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Benvenuti nel mio blog!

Welcome! ... Bienvenue chez moi! ... Willkommen!... dobrodošli! ... Bienvenida! ...

Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità

This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


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mercoledì 11 maggio 2011

Privacy

Non so voi, ma a me è già la quarta volta che capita...
squilla il cellulare, un numero è visualizzato sul display.
Non è tra quelli in rubrica quindi non viene visualizzato alcun nome corrispondente...
boh... chi sarà??? eppure, tolta la vodafone che è il mio gestore, le persone che hanno il mio numero sono tutte presenti in rubrica. Rispondo o non rispondo? ...
Sarei tentata di no, ma la parte ansiosa di me salta fuori e mi dice :"..- e se fosse qualch'uno che mi avvisa che qualche parente non sta bene ed ha bisogno di me?" e così rispondo, e un buongiorno caloroso, affabile, mi accoglie dall'altra parte e aggiunge "sono il signor Pincopincopallo dello staff elettorale di Piripicchiotillo, del partito di nonproprioincentronontroppoadestramaunpomenodisinistraforseunpopiùsu la disturbo (aaahhh dunque lo sai che mi disturbi, penso già spanzientita non tanto perchè magari non sei del mio partito preferito, se mai ne avessi uno, ma perchè mi chiami su un numero strettamente personale, sono le tre del pomeriggio e sono in ufficio a lavorare), la disturbo per informarla che il nostro candidato Parepacchio Piripicchiotillo organizza per domani sera una festa di fine campagna elettorale presso il cinema Victoria dove presentarà i punti del suo programma. Pensa di poter intervenire?...
Ora mi chiedo, dove cavolo l'hanno preso il mio numero, che ho sempre negato l'autorizzazione ad inserirlo negli elenchi????
e dove sta di casa la privacy?
E' ormai più rara della pietra filosofale, e prossimamente se si sopravviverà alla distruzione del mondo prevista dai Maya per il 2012, diverrà anche oggetto di una speciale puntata di Voyager!
Essì, perchè in campagna elettorale è buono e giusto che sti can-didati o i loro galoppini ci rompano gli zebedei cercandoci anche sul cellulare e in qualsiasi orario in barba alla privacy e alla buona educazione, ma poi se un giorno dovessimo contattare noi l'eletto, eh cari miei, persino nel suo ufficio si farebbe negare, figurarsi avere il suo numero di telefono personale... sa, c'è la privacy, ci verrà risposto... la privacy che come l'araba fenice risorgerà a elezioni terminate.

martedì 10 maggio 2011

Nuovo look per le mie ali....

Dopo un anno era giusto fare un restyling ed ecco come si presenta il mio blog dopo un lifting e un po' di colore.... Che ne dite?

1 compliblog

Eccomi arrivata al primo giro di boa del mio blog! E' trascorso un anno da quando aprivo le aliallafantasia e iniziavano le prime visite alle mie pagine. In un anno sono arrivata ad avere 21 follower e 3100 visitatori che hanno letto i miei post un po' da tutto il mondo. 
Qualcuno potrebbe obiettare che 3100 non siano una gran cifra ma tutto è relativo nel senso che considerando il poco tempo che sono riuscita a dedicare a questo blog e al fatto che non ho utilizzato le strategie consigliate dal web per aumentare le visite, come ad esempio indire concorsi, candy, sal, round robin e chi più ne ha ne metta, per me aver raggiunto 3100 è un traguardo sorprendente e che mi colma di soddisfazione, così come mi hanno fatto immensamente piacere i commenti delle mie care amiche incontrate in rete. Grazie quindi a tutti coloro che mi hanno seguita e naturalmente alla mia metà che mi ha pazientemente sostenuto in questo anno. Grazie e Buon compliblog!

domenica 8 maggio 2011

Torino - Adunata Alpini e giro d'Italia

Aprile e maggio sono per Torino due mesi ricchi di eventi in questo 2011.
Nell'ambito dei festeggiamenti dei 150 anni dell'unità d'Italia venerdì pomeriggio si è tenuta l'esibizione delle freccie tricolori
Sabato la vicina Venaria Reale è stata lo scenario della prima tappa del 94° Giro d'Italia, partita dalla corte d'onore della reggia e conclusasi in piazza vittorio Veneto a Torino. Domenica invece è stato il giorno della sfilata degli alpini, evento centrale della 84esima adunata degli alpini, ecco alcune fotografie che ho scattato alla vigilia della sfilata
Quante penne! un milione di persone a Torino nel fine settimana secondo i dati forniti dal comune di cui 500.000 alpini. E non è finita: infatti dal 20 al 22 maggio si terrà il raduno dell'Arma della Cavalleria, dal 10 all'11 giugno sarà la volta del raduno dell'Arma dell'Areonautica a all'Aviazione dell'Esercito. Dal 15 al 19 si svolgerà il 59° raduno nazionale dei Bersaglieri, e ancora dal 25 al 26 giugno saranno di scena i Carabinieri, mentre a settembre si svolgerà il raduno dei vigili del fuoco.

mercoledì 4 maggio 2011

4 maggio 1949 - per ricordare il grande Torino

Un grande scrittore come Giovanni Arpino è stato l'autore di una bella poesia, in piemontese, per ricordare le imprese del grande Torino, la squadra di calcio che furoreggiava negli anni successivi alla grande guerra e che purtroppo morì nell'incidente aereo di Superga del 4 maggio 1949
Me Grand Turin Ross come 'l sangh, fòrt come 'l barbera veuj ricordete adess, mè grand Turin. An coj ani 'd sagrin unica e sola, la Toa blëssa a j’era I vnisìo dal gnente, da guèra e fam - carri bestiame, tessere, galera - fratej mòrt an Russia e Partigian famije spantià, spërduva ògni bandiera. I j’ero pòver, livid, ësbaruvà gnanca 'n sòld ësla pel, e për rusché it duvavi surié, brighé, preghé fin-a l’ùltima gusa dël tò fià Fumé a vorìa dì na cica an quat për divertisse, i dovìo rìje 'd pòch, pë mangé, i mangiavo fin-a ij gat i j’ero gnun: ij furb come ij fabiòch Ma na fior i 'l l’avìo e it j’ere Ti Turin, tajà 'nt l’assel, a l’era Toa bravura gioventù nòsta, che tuti ij sagrin it portavi vìa con Toa fàcia dura. Toa fàcia d’uvrié, mè Valentin mè Castijan, Riga, Lòik e col pistin ëd Gabèt, ch’a -j fasìa vnì tuti fòl con vint drìbling, e peui a l’era gòl. Filadèlfia ! Ma chi a sarà 'l vilan a ciame-lo un camp? L’era na cun-a dë speranse, 'd vita, 'd rinassensa, l’era sugné, crijé, l’era la lun-a l’era la stra dla nòsta chërdensa It l’has vinciù 'l mond a vint ani it ses mòrt Mè Turin grand mè Turin fòrt Giovanni Arpino _ Giovanni Arpino
Mio Grande Torino Rosso come il sangue forte come il Barbera voglio ricordarti adesso, mio grande Torino. In quegli anni di affanni unica e sola la tua bellezza era. Venivamo dal niente, da guerra e da fame - Carri bestiame, tessere, galera - fratelli morti in Russia e partigiani, famiglie separate, perduta ogni bandiera Eravamo poveri, lividi, spaventati, neanche un soldo sulla pelle e per lavorare dovevi sorridere, brigare, pregare fino all'ultimo tuo fiato. Fumare voleva dire una cicca in quattro, per divertirsi, dovevamo ridere di poco, per mangiare, mangiavamo perfino i gatti, non eravamo nessuno: i furbi come gli sciocchi. Ma avevamo un fiore ed eri tu, Torino, tagliata nell'acciaio era la tua bravura, gioventù nostra che tutti i dispiaceri portavi via con la tua faccia dura. La tua faccia d'operaio, mio Valentino! mio Castigliano, Riga, Loik, e quel pignolo di Gabetto, che faceva venire tutti matti con venti dribbling ed era già gol. Filadelfia! Ma chi sarà il villano a chiamarlo un campo? Era una culla di speranze, di vita, di rinascita, era sognare, gridare, era la luna, era la strada della nostra fede. Hai vinto il Mondo, a vent'anni sei morto. Mio Torino grande Mio Torino forte. _ Giovanni Arpino

martedì 3 maggio 2011

Sformatino di cavolfiore

Sformatino di cavolfiore Per il mio menu di Pasqua uno dei piatti era appunto lo sformatino di cavolfiore. Non è nè laborioso nè difficile da fare ed è un piatto che si presenta bene e offre molta soddisfazione sia alla cuoca che ai commensali. Ingredienti: 200 gr di cavolfiore 80 gr di emmental 1 bicchiere di latte 2 uova intere 30 gr di farina 50 gra di burro noce moscata Cosa serve, beh intanto il cavolfiore, che va pulito e diviso in tanti ciuffetti che devono essere sbollentati a vapore (io uso la pentola a pressione col cestello per le verdure) per 10-15 minuti. Poi bisogna sciogliere il burro, aggiungere la farina setacciandola, e versare il latte caldo. Poi si fa cuocere il tutto per circa 5 minuti rimescolando affinchè non si creino grumi. si aggiunge il sale e anche un pochino di noce moscata. Praticamente facciamo una besciamella. A questa besciamella aggiungiamo dell'emmental tagliato a dadini e lo facciamo sciogliere lentamente a fuoco bassissimo, eventualmente possiamo anche spegnere la fiamma. Una volta sciolto il formaggio si aggiungono le uova e si mescola il tutto. Si imburrano quindi gli stampini, si dispone sul fondo un po' di questa besciamella al formaggio e poi si prende una o due cimette di cavolfiore, dipende da quanto sono grandi e da quanto è capiente lo stampino, e le si pone al centro di questo ricoprendo con dell'altra besciamella al formaggio. A questo punto gli stampini si cuociono a bagno maria per circa 30-40 minuti in forno preriscaldato. Possono essere serviti da soli oppure accompagnati ad una salsa a base di coriandolo (1 limone, sale, pepe, coriandolo macinato, vino bianco, 2 tuorli) o una salsa agli asparagi (asparagi lessati e saltati in olio e soffritto di cipolla, frullati e una spruzzata di grana).

domenica 1 maggio 2011

Eccomi arrivata al primo giro di boa del mio blog! E' trascorso un anno da quando aprivo le aliallafantasia e iniziavano le prime visite alle mie pagine. In un anno sono arrivata ad avere 22 follower e 3110 visitatori che hanno letto i miei post un po' da tutto il mondo. Qualcuno potrebbe obiettare che 3100 non siano una gran cifra ma tutto è relativo nel senso che considerando il poco tempo che sono riuscita a dedicare a questo blog e al fatto che non ho utilizzato le strategie consigliate dal web per aumentare le visite, come ad esempio indire concorsi, candy, sal, round robin e chi più ne ha ne metta, per me aver raggiunto 3100 è un traguardo sorprendente e che mi colma di soddisfazione, così come mi hanno fatto immensamente piacere i commenti delle mie care amiche incontrate in rete. Grazie quindi a tutti coloro che mi hanno seguita e naturalmente alla mia metà che mi ha pazientemente sostenuto in questo anno.
Grazie e Buon compliblog!

Beatificazione Karol Wojtyla

Domani domenica 1 maggio 2011 dalle 9 alle 12e30 diretta televisiva su RaiUno della Santa Messa di Beatificazione di Giovanni Paolo II, in diretta da piazza San Pietro in Roma
Nell'attesa vi lascio con una poesia scritta da Karol Wojtyla che è diventata musica grazie a l''interpretazione di Placido Domingo.
Risuona Anima mia La mia felicità ti esalti, mio Signore Perchè hai dilatato il mio petto in un canto Il volto mio si tuffa nell'azzurro La melodia è piovuta qui E le mie corde ha attraversato Risuona anima mia La gloria del Signore L'immensa poesia Risuona anima mia In te la gloria del tuo Signore La sua Sapienza angelica La mia giovinezza hai cinto del tuo ritmo E l'hai resa ardente con un calice di vino Benedico adesso la tua semina Son io la terra dei tuoi campi Son io la roccia che scolpisci Risuona anima mia La gloria del Signore L'immensa poesia Risuona anima mia In te la gloria del tuo Signore La sua sapienza angelica Io camminerò Sui sentieri tuoi Un inno canterò A te, unico Risuona anima mia In te la gloria del tuo Signore Nell'inno che io canterò.

sabato 30 aprile 2011

cappellini con signore...

Cappellini con signore... sono stati loro oltre agli sposi a monopolizzare l'attenzione durante il matrimonio reale di William e Kate, i tanti cappellini stravaganti, stilizzati, piumati, asimettrici che hanno adornato le invitate.... e ce ne sono proprio per tutti i gusti!!!

venerdì 29 aprile 2011

Maser - villa Barbaro

Le mete più belle della nostra breve vacanza primaverile sono state sicuramente le ville venete.
Abbiamo visitato Villa Maser, Villa Emo, Villa Valmarana ai Nani, Villa Almerico Capra e villa Contarini.
Oggi vi parlo di Villa Maser. Villa Maser o meglio Villa Barbaro a Maser è uno dei capolavori di Andrea Palladio e al suo interno si trovano gli affreschi di Paolo Veronese. Giunti in prossimità della villa si scorge, accanto alla strada che da Asolo porta a Crocetta del Montello, il tempietto che assolveva alla funzione di cappella della villa ma anche di chiesa parrocchiale per il paese.
Lasciandoci alle spalle il tempietto che non è visitabile una strada laterale leggermente in salita ci porta all'ingresso della villa dove rose e glicini rampicanti danno il benvenuto nel cortile di entrata.
Una volta passati in biglietteria si sale una scaletta che immette nelle sale di visita. Per entrare occorre indossare delle pantofolone di feltro fornite dall'organizzazione per non rovinare i pavimenti. La visita è senza guida, ma con l'ausilio di una breve ma esaustiva dispensa con la descrizione delle sale. Alcuni affreschi non sono stati restaurati per far comprendere quanto erano stati rovinati negli ultimi anni dell'800 quando gli affreschi furono graffiati per sovrapporvi nuove decorazioni secondo la moda del tempo.
La visita parte dalla crociera dove alle pareti sono raffigurati dei paesaggi campestri abbelliti da rovine classiche, i paesaggi sono intervallati da figure di suonatrici. A due finte porte si affacciano un paggio ed una bambina.

Dalla Crociera si accede a due stanze: la stanza di bacco adornata da paesaggi con tralci di vite, animali simbolici e figure monocrome e di fronte a questa stanza si trova quella del tribunale d'amore dove è raffigurata una giovane sposa a fianco del marito di fronte ad un giudice e a fianco di Venere che suggerisce alla sposa prudenza nel parlare.
Dalla crociera si entra poi in un salone chiamato L'Olimpo tramite il quale si può uscire in giardino e trovarsi di fronte al Ninfeo con le statue delle divinità dell'Olimpo che contornano una grotta all'interno della quale una di queste abbraccia una brocca dalla quale in origine sgorgava l'acqua che riforniva la villa.

Nel salone dell'Olimpo è raffigurato un balcone dal quale si affaccia la padrona di casa, la nutrice e i tre figli; da questo salone si aprono due stanze. La prima quella del cane è così chiamata perchè su di una delle pareti dipinte a trompe d'oeil con paesaggi è raffigurati un cagnolino. L'altra stanza è quella della Lucerna, in questa è raffigurato Dio Padre che spunta tra le nubi, la Fede col calice in mano e una Bibbia aperta ai piedi indica la via verso l'Eternità alla Carità che conduce il Peccatore mentre con un piede calpesta, disprezzandole, gioielli preziosi. Accanto, un putto regge una Lucerna sempre accesa.
Terminata la visita alla villa si può fare una breve passeggiata tra i vigneti per raggiungere una barchessa nella quale è ospitata la collezione di carrozze d'epoca provenienti da tutto il mondo e alla quale si accede con lo stesso biglietto pagato per la villa. La visita è gradevole, sia per la villa che offre scenari da favola sia per le carrozze, sono davvero tante e alcune molto particolari.

giovedì 28 aprile 2011

29 aprile - Le nozze reali inglesi

Sono già alcune settimane che se ne parla, del matrimonio dei reali inglesi principe William, figlio di Lady Diana e di Carlo, e Kate Middleton. Gossip su chi saranno gli invitati, dove gli sposi trascorreranno la luna di miele, lo shopping di Kate ma nel web esiste già una parodia delle future nozze reali realizzata dall'agenzia pubblicitaria Saatchi&saatchi utilizzando i sosia dei principali personaggi... In attesa del vero matrimonio ve la propongo. Buon divertimento.

1 maggio 2011 - Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II

Il prossimo 1° maggio, nella domenica in Albis, avverrà la beatificazione di Papa Wojtyla. Il processo di beatificazione si è chiuso lo scorso gennaio ed era stato aperto in seguito alla guarigione dal morbo di Parkinsons di una suora francese Marie Simon Pierre. Giovanni Paolo II è stato il 264° (263°Successore di Pietro), nacque a Wadowice il 18 maggio 1920 e fu eletto il 16 ottobre 1978. Nel suo Pontificato ha compiuto 146 visite pastorali in Italia e 104 i suoi viaggi apostolici nel mondo. Ha scritto 14 encicliche, 15 esortazioni apostoliche, 45 lettere apostoliche e 5 libri, ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione nelle quali ha proclamato 1338 beati e 51 canonizzazioni per un totale di 482 santi. Considerando anche quello di san Pietro, il Pontificato di Giovanni Paolo II, lungo 26 anni, 5 mesi e 17 giorni, è al terzo posto tra i Pontificati più lunghi della storia, dopo appunto san Pietro,e dopo papa Pio IX. Alla vigilia della beatificazione tanti sono i libri che sono stati dedicati a Papa Wojtyla quali ad esempio Vivi dentro di noi di Aleksandra Zapotoczny che raccoglie le testimonianze che hanno portato alla sua beatificazione, Perchè Santo,di Slawomir Oder e Saverio Gaeta ovvero la testimonianza del postulatore della sua beatificazione, Papa Wojtyla scrive che raccoglie le lettere che scrisse ai bambini, ai giovani, alle donne, agli anziani, alle famiglie e poi ancora 99 domande su Wojtyla del vaticanista Marco Tosatti che rivela invece episodi del pontificato poco noti, e infine ciao Karol, contiene lettere, pensieri preghiere, messaggi di fiducia, di ringraziamento e disegni dei fedeli dedicati a papa Wojtyla e raccolti dai Papaboys. In ultimo una curiosità: a Paliano in provincia di Frosinone, per la beatificazione, la diocesi di Palestrina allestirà in strada un fumetto di mille tavole da un metro l'uno, ovvero un fumetto lungo un chilometro, sui momenti più importanti della vita di Giovanni Paolo II.

eventi mediatici, tra sacro e profano

Questa settimana sono previsti due importanti eventi di natura diversa ma che comunque sono molto attesi e che interesseranno ed emozioneranno molti.
Il matrimonio di William e Kate che avverrà domani nell'Abbazia di Westminster e la beatificazione di Giovanni Paolo II che verrà celebrata nella Basilica di San Pietro in Roma domenica 1 maggio.
In entrambi i casi si tratterà di eventi mediatici, infatti per entrambi saranno previsti collegamenti televisivi e sicuramente si tratterà di notizie che monopolizzeranno le due giornate.

martedì 26 aprile 2011

Il grande caldo, William P. McGivern

Mesi fa ho trovato nelle offerte del supermercato un volumetto non troppo spesso nè sottile, un romanzo giallo di William P. McGivern dal titolo "il grande caldo". Mi ha incuriosito il titolo ma poi ho scoperto, leggendolo, che l'espressione il grande caldo "The big Heat" significa nel gergo della malavita americana l'elevarsi del livello di guardia della polizia nei confronti della criminalità. La trama racconta del sergente Bannion che si trova ad indagare sul presunto suicidio di un ex collega di nome Duncan. L'amante del morto, Lucy,racconta a Bannion che Duncan era sul libro paga del boss Lagana, ma dopo il colloquio con Bannion, Lucy viene assassinata. Bannion scopre così una fitta rete criminale che avvolge nelle maglie della corruzione gran parte della città Per questo motivo l'inchiesta gli viene sottratta, ma il detective decide di proseguire le indagini da solo e in un attentato progettato ai suoi danni, resta invece uccisa sua moglie. Cacciato dalla polizia per la testardaggine a continuare le indagini, Bannion decide di farsi giustizia da solo, aiutato dalla donna del capo degli scagnozzi del boss Lagana, che è stata sfigurata in volto dal caffè bollente gettatole in faccia dal violento amante. Da questo giallo è stato tratto anche un film nel 1953.
Una trama ancora oggi originale, una scrittura scorrevole di quelle che prendono il lettore e lo stimolano a proseguire la lettura per vedere come va a finire.

lunedì 25 aprile 2011

Asolo e Cittadella

Ritornando ai giorni di vacanza trascorsi a Bassano e dintorni oggi vi parlo di Asolo e Cittadella.
Asolo è ritenuto uno dei borghi più belli d'Italia. Asolo deriva il suo nome da Asylum ovvero rifugio, un luogo dove vivere in pace. Ed infatti ad Asolo si "rifugia" Eleonora Duse, una volta lasciate le scene, a 51 anni. Cosa si vede d'interessante ad Asolo: Entrando in Asolo s'incontra palazzo Polo con le sue finestre a trifora,la fontanella zen e poi si prosegue sino alla piazza centrale del paese dedicata a Garibaldi con l'antica fontana col leone di S. Marco. Al nostro arrivo la piazza è occupata dalle bancarelle degli antiquari. Scendendo alcun i gradini si entra nella Cattedrale dove all'interno si trova l'Assunta, un capolavoro di Lorenzo Lotto.Usciti dalla Chiesa si sale leggermente al castello della Regina Cornaro che ora è sede di un ristorante. In via Canova si trova la casa della Duse, facilmente visibile per la sua facciata rossa, mentre salendo per via dante si ammira Villa Scotti-Pasini e proseguendo per la salita, dopo 200 gradini che noi non abbiamo percorso, si arriva alla Rocca. Lasciata Asolo ci siamo spostati a Cittadella. Questa è una delle numerose città murate venete, certo tra le più ben conservate in Europa essendo stata fortificata nel 1200.
Cittadella fu a lungo contesa fra Scaligeri e Carraresi, per poi far parte dei possedimenti dei Carraresi il cui simbolo, il carro, campeggia su una delle antiche porte della città. Infatti sono ancora visibili le porte della città dalle quali chiunque anticamente avesse voluto entrare avrebbe dovuto prima passarne i ponti levatoi. Noi giungiamo a Cittadella mentre associazioni di volontariato vivacizzano la città con bancarelle, banda e majorette.

25 aprile: Non solo Pasquetta... per non dimenticare!

66° anniversario della Liberazione d'Italia: Il 25 aprile 1945 Partigiani e Alleati, entrarono vittoriosi nelle principali città italiane, dando il via al processo di liberazione dell'Italia e alla fine del periodo nazi-fascista.

Tavola di Pasqua

Ecco come si presentava ieri, giorno di Pasqua, la tavola che ho apparecchiato per me e mio marito. Prosciutto cotto alla brace, pancetta coppata, uova tonnate, melanzane grigliate sott'olio, tortino di cavolfiori, e colomba.
Quando ho scattato la foto non avevo ancora pronto il primo, fagottini ripieni di prosciutto crudo che ho servito con una leggera salsa agli asparagi... e poi frittatine di erbette...romantiche.... il tutto accompagnato da vino Nebbiolo.... ... e da un dolce moscato per la colomba. Tranne gli affettati e i fagottini il resto è stato fatto tutto con le mie mani sabato pomeriggio. Sono molto soddisfatta ...inutile dire che abbiamo spazzolato tutto con gusto!

Lunedì dell'Angelo....

Oggi è festa: è il lunedì dell'Angelo così chiamato perchè si ricorda l'incontro dell'angelo con le donne che accorsero al sepolcro. Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salome andarono al sepolcro di Gesù con degli olii aromatici per imbalsamarne il corpo. Vi trovarono il grande masso che chiudeva l'accesso alla tomba spostato; smarrite e preoccupate apparve loro un angelo che disse: "Non abbiate paura! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto" (Mt28,5-6).
Per sottolineare questo giorno ho scelto un dipinto di guidolino di Pietro anche chiamato Fra' Giovanni da Fiesole ma più conosciuto col nome di Beato Angelico, sia per l'emozionante religiosità di tutte le sue opere sia per le sue personali doti di umanità ed umiltà. Il dipinto è La Risurrezione e le Marie al Sepolcro, e si trova nel convento di San Marco a Firenze.

domenica 24 aprile 2011

Buona Pasqua

Con questa bella immagine della Resurrezione dipinta da Giotto nella Cappella degli Scrovegni di Padova vi auguro una serena Pasqua.

sabato 23 aprile 2011

Sabato spadellando il menu di Pasqua

Eccomi qui finalmente a dedicare un po di tempo al mio blog. Oggi pomeriggio sono stata impegnata ai fornelli. Quest'anno niente ricette delle sorelle Simili, nè tratte da altri ricettari, solo piatti semplici e solo fatti da me, melanzane grigliate sottolio, frittatine di erbette, sformato di cavolfiori, uova tonnate, una pasta ripiena come primo, affettati e poi il dolce tradizionale : la colomba. Quest'anno la colomba non l'ho acquistata nè al supermercato nè in pasticceria. ho provato a farla da me. Un po' laboriosa, dal momento che sono una impiegalinga, sì avete letto bene non ho sbagliato a scrivere, sono una impiegalinga ovvero una impiegata casalinga, dopo otto ore d'ufficio non rimane molto tempo e molta voglia per la cucina, però per Pasqua si può fare. La colomba,come dicevo, è un po' laboriosa in quanto per la lievitazione va iniziata un giorno prima e prevede tre impasti. Insomma ecco l'anteprima di alcune mie preparazioni di oggi: frittatine a cuore....
sformatini di cavolfiore ancora a bagno maria nel forno...
La colomba
Purtroppo mi sono dovuta arragiare con la forma perchè non sono riuscita a trovare i pirottini di carta, così ho improvvisato con una teglia di alluminio. Diciamo che non è perfetta ma la tradizione è salva.
Domani non resta che assaggiare la colomba... vi raccoterò!

venerdì 22 aprile 2011

Venerdì Santo

Venerdì Santo
Nulla, credi, è più dolce per i nostri occhi di questo giorno senza sole,
con i monti velati di viole perché la primavera non si mostri.
Venerdì Santo! E ieri sera tu ti rimendavi quest'abito, tutto grigio,
 un abito come a mezzo lutto per la morte del povero Gesù...
Traevi dalla tua cassa di noce qualche grigio merletto secolare:
così vestita, accoglierà l'altare la buona amante con le mani in croce...
Prega per me, prega per te, pel nostro amore, per nostra cristiana tenerezza,
per la casa malata di tristezza,
e per il grigio Venerdì che muore: Venerdì Santo, entrato in agonia,
non ha la sua campana che lo pianga... come un mendico,
cui nulla rimanga, rassegnato si muore sulla via...
Prega, e ricorda nella tua preghiera tutte le cose che ci lasceranno:
anche il ramo d'olivo che l'altr'anno ci donò, per la Pasqua, Primavera.
Quante volte l'olivo benedetto vide noi moribondi nel piacere,
e vide le nostre due anime, in nere vesti, per noi pregare a capo al letto!
E pregavamo, come se morisse qualcuno: un poco, sempre, morivamo:
Ma sempre sull'aurora nuova, il ramo d'olivo i liei amanti benedisse!
Ora col nuovo tu lo cambierai:
anche devi pregare per gli specchi velati, per i libri, per i vecchi abiti che tu più non vestirai... E' sera: un riso labile si perde sulle tue labbra,
mentre t'inginocchi: io guardo, dietro la veletta, gli occhi... due perle nere in una rete verde.

 
- Fausto Maria Martini

mercoledì 20 aprile 2011

Dall'uovo di Pasqua Dall'uovo di Pasqua è uscito un pulcino di gesso arancione col becco turchino. Ha detto: "Vado, mi metto in viaggio e porto a tutti un grande messaggio". E volteggiando di qua e di là attraversando paesi e città ha scritto sui muri, nel cielo e per terra: "Viva la pace, abbasso la guerra".
- Gianni Rodari

lunedì 18 aprile 2011

Gateau al formaggio

Ecco una ricetta che ho estratto dal ricettario "cucina borghese" di Giovanni Vialardi. Certo i tempi son cambiati, pensare oggi di usare in un'unica ricetta 2 etti di burro sarebbe un vero attentato al colesterolo, per cui chi volesse provare a realizzare questa ricetta dovrebbe ritoccare le dosi.

sabato 16 aprile 2011

Thissenkrupp - la sentenza

Oggi ho seguito con interesse il servizio giornalistico con cui veniva data la notizia della condanna a 16 anni di carcere per l'amministratore delegato della Thissenkrupp per la morte di 7 operai nel dicembre 2007 a Torino. Una sentenza che se passerà in giudicato è importante perchè introduce per la prima volta nel diritto del lavoro il reato di omicidio volontario con dolo in quanto l'amministratore sapeva dei pericoli nell'acciaieria ma decise di ignorarli e di rinviare l'adozione di alcuni provvedimenti perchè lo stabilimento di Torino sarebbe stato chiuso a breve. E' così che a seguito di un'incendio 7 uomini del turno di notte del 6 dicembre 2007 morirono chi sul posto chi dopo giorni di lenta agonia in ospedale, un unico sopravvissuto. Una sentenza importante che però, come ha sottolineato il pm Raffaele Guariniello, non è una vittoria, infatti chi non c'è più non può essere restituito ai propri cari. Una sentenza che è anche stata resa in tempi brevi, segno che quando i giudici non sono impegnati in questioni di lana rubyna riescono anche a dare soddisfazione ai cittadini in tempi accettabili.

venerdì 15 aprile 2011

Facendo base a Bassano...

La nostra piccola vacanza inizia arrivando a Marostica in provincia di Vicenza, dove decidiamo di fermarci ammagliati dal colpo d'occhio della cittedella murata che racchiude castello inferiore, cinta muraria e castello superiore.
Parcheggiata l'auto nell'ampio parcheggio sotto le mura, siamo entrati nella piazza del castello inferiore, quella famosa per la scacchiera sulla quale ogni anno pari si disputa la partita di scacchi a personaggi viventi in ricordo della partita giocata nel lontano 1454 tra i due pretendenti della bella Lionora figlia del castellano di Marostica.
Ammiriamo infatti il castello "da basso" fatto costruire da Can Grande della Scala, che si affaccia sulla piazza porticata. Di fronte al castello, dall'altra parte della piazza, il palazzo del Doglione con la torre dell'Orologio. Percorrendo le vie dietro al Doglione si raggiunge la Chiesa della Madonna del Carmine, la Chiesa di S. Antonio Abate e poi percorrendo la passeggiata dei carmini si sale al castello superiore.

E' sabato 9 aprile, la giornata è splendida ma caldissima, sembra un caldo luglio e sono le prime ore del pomeriggio, abbiamo trotterrellato per visitare Marostica e ci siamo fermati solo per il pranzo, dopo qualche foto decidiamo di riprendere la strada che ci porterà a Bassano, la nostra meta e nei prossimi giorni punto di partenza per la visita dei dintorni.
Bassano del Grappa è una località veramente piacevole, con un proprio fascino grazie al famoso Ponte Vecchio, le distillerie, le ceramiche... una città che verso sera si anima, la gente si raduna agli angoli delle vie e poi sul ponte per il rito dell'aperitivo o per un bicchierino di grappa che scalda gli animi, fa alzare i toni di voce e ... infrangere qualche bicchiere sulle pietre del vecchio ponte degli alpini.

giovedì 14 aprile 2011

meritate vacanze...

Eccomi ci sono...
sono tornata dopo alcuni giorni di vacanza.
che cos'ho fatto? Beh prima di tutto sono stata lontana dal lavoro per qualche giorno, mi sono rilassata, mi son goduta questo anticipo d'estate, sono stata all'aperto a passeggiare all'aria aperta, ho visto posti nuovi, curiosi, interessanti, e in ultimo, ma non d'importanza, sono stata col mio maritino in una romantica vacanza. Vi racconterò....

martedì 5 aprile 2011

parliamo di minuta

La "Cucina Borghese" di Vialardi prosegue con una serie di minute, ovvero elenchi delle portate a seconda dell'occasione per la quale si prepara il pranzo.

lunedì 4 aprile 2011

la casalinga di un tempo

Tratto dal mio "Cucina Borghese" di Giovanni Vialardi.

sabato 2 aprile 2011

bomboniere

La bella stagione che sta arrivando è sempre occasione di cerimonie come battesimi, matrimoni e comunioni. Ecco alcune idee per chi in queste occasioni desidera dare ai propri parenti, amici, invitati qualcosa di fatto in casa, con le proprie mani e con un occhio al budget: insomma originalità e risparmio.
Cosa occorre? tulli tondi o quadrati, bianchi o colorati, fiori di seta o secchi, nastri, confetti... e un pizzico di fantasia e manualità.

venerdì 1 aprile 2011

Ricettario...reale

Ho trovato tra i cimeli di famiglia una chicca per gli amanti delle tradizioni e delle curiosità.... un ricettario del 1884 "CUCINA BORGHESE" di Giovanni Vialardi.
In questo periodo di festeggiamenti e rievocazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia, molti ristoranti torinesi, soprattutto quelli storici, presentano menù e ricette tratte dai libri di Vialardi.
Giovanni Vialardi fu cuoco al servizio della Real Casa Savoia dal 1831 sino al 1853, ovvero dal regno di Carlo Alberto a quello di Vittorio Emanuele II.
Nel 1854 pubblicò "Trattato di cucina, Pasticceria moderna, Credenza e relativa Confettureria" con oltre 2000 ricette del Regno di Sardegna ovvero piemontesi, valdostane, nizzarde, genovesi e sarde.Nel 1864 pubblicò "Cucina Borghese semplice ed economica" corredato di illustrazioni, ricette di cucina, piatti adatti alla cura omeopatica e per il digiuno. Le ricette contenute hanno le quantità espresse secondo il sistema metrico decimale adottato dai Savoia nel 1845. E' proprio questo volume di 470 pagine che ho nelle mie mani e di cui inizio con il presentarvi la copertina.

martedì 29 marzo 2011

Torino - museo nazionale del risorgimento

Sabato scorso ci siamo presi una mattina tutta per noi e abbiamo curiosato a Palazzo Carignano il nuovo allestimento del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano; una trentina di sale ordinate per periodo storico sino alla prima guerra mondiale, contenenti cimeli, abiti d'epoca, bandiere, carrozze, dipinti, documenti, divise, armi etc etc. Ovviamente il pezzo forte del museo è l'aula del parlamento subalpino, nella sala elittica seicentesca progettata da Guarino Guarini, sala nella quale l’8 maggio 1848, si insediarono i 204 deputati del Regno Sardo, avanguardia storica del primo Parlamento Italiano.
Un'idea del museo la trovate in questo semplice filmato

lunedì 28 marzo 2011

Di che colore è il cavallo bianco di Garibaldi?

Di che colore è il cavallo bianco di Garibaldi?
Così recita un indovinello tranello della mia gioventù.... e la risposta parrebbe semplice e banale: bianco. Ma ne siamo certi?
Ci raccontano gli storici che, sbarcato a Marsala nel maggio 1860, Garibaldi ricevette in dono da un marchese locale una cavalla bianca che chiamò come la città siciliana. Marsala, la cavalla, lo accompagnò nelle sue avventure sino nel 1876 quando questa morì all'età di circa 30anni. Ora, come mai nelle raffigurazioni dello storico incontro di Garibaldi e Vittorio Emanuele II avvenuto presso Teano il 26 ottobre 1860, Garibaldi monta un cavallo nero/fulvo?

Qui invece il dipinto di Carlo Ademollo, L'incontro di Teano.

What color is the white horse of Garibaldi? So says a trick riddle of my youth .... and the answer would seem simple and obvious: white. But are we sure? Historians tell us that landed at Marsala in May 1860, Garibaldi received a gift from a local Marquis a white horse named as the Sicilian town. Marsala, the horse, accompanied him in his adventures until it died in 1876 at the age of about 30 years. Now, why in the representations of the historic meeting of Garibaldi and Vittorio Emmanuele II took place at Teano October 26, 1860, Garibaldi riding a black/reddish horse? In the pictures painting by Pietro Aldi in Palazzo Pubblico in Siena, and the painting of Charles Ademollo.

domenica 27 marzo 2011

c'est typique italienne....

Vi racconto un episodio accadutomi ieri... percorrevo con mio marito via Garibaldi, via pedonale del passeggio, dello shopping, e di collegamento con i vari punti di interesse turistico del centro città. Alle mie spalle un gruppo di turisti francesi attira la mia attenzione quando una voce di donna esclama "c'est typique italienne ce n'est pas bon!" indicando un fast food self service nato sulla scia del più famoso mc americano. E vabbè, è un fast food con tutti i pro e tutti contro che questo tipo di locale ha ma ci sarebbero almeno due punti da chiarire. Principalmente il concetto che questo tipo di ristorazione è tutt'altro che tipico italiano ma nasce negli anni cinquanta in California e i piatti proposti nulla hanno a vedere con la tradizione italiana, quindi l'affermazione corretta sarebbe stata non è tipico italiano, ed eventualmente aggiungere, non è buono. Il secondo punto da chiarire è questa continua presunzione francese di essere migliori: nei formaggi, nel vino, ed ora anche nella cucina.... presunzione molto discutibile.
Se è vero che l'Unesco ha riconosciuto il pasto francese come patrimonio dell'Umanità con la motivazione "stare bene insieme, il piacere del gusto", è anche vero che nel novembre 2010 la Dieta Mediterranea è divenuta anch'essa Patrimonio mondiale dell’umanità premiando il nostro stile alimentare (il termine "dieta" deriva dall'etimo greco "stile di vita") basato essenzialmente su prodotti puri, ovvero, olio extravergine d’oliva, cereali, pesce, vino e verdure e frutta di stagione. Aggiungiamo poi che la cucina italiana è apprezzata e imitata in tutto il mondo grazie ai suoi prodotti genuini e alla sua grande varietà di piatti nati dai diversi contributi delle culture e dei popoli che nei diversi periodi storici vi si sono succeduti come celti, greci, etruschi, romani, longobardi, arabi, normanni, austriaci, spagnoli... E allora evviva l'Italia non solo per il suo 150à anniversario dell'Unità ma anche per il fritto misto alla piemontese, brasato al barolo, Bagna caoda, agnolotti, finaziera piemontese, gnocchi al castelmagno, vitello tonnato, gorgonzola, stracchino, taleggio, tortelli di zucca, agoni incarpione, panettone, cassoeula, canederli, risi e bisi, fegato alla veneziana, sarde in saor, focaccia di recco, trenette al pesto, torta pasqualina, prosciutto crudo di Parma, anolini, tortellini, vincisgrassi, olive all'ascolana, maccheroni alla chitarra, abbacchio alla cacciatora, coda alla vaccianara, saltinbocca alla romana, baccalà in guazzetto, bucatini all'amatriciana, la pastiera napoletana, pizza, impepata di cozze, spaghetti allo scoglio, anguilla marinata, sanguinaccio, strufoli, zeppole, sfogliatelle, morzeddu, frittole, orecchiette, taralli, cannoli siciliani, cassata, pasta alla norma, arancini di riso, caponata, malloreddus, porchetta, e si potrebbe continuare per ore. ... bon appétit

sabato 26 marzo 2011

Rose

Ancora uno schema, una composizione di rose, rosa e gialle, un bel ricamo per un quadro, per una tenda, un cuscino, un centro tavola... tante idee

venerdì 25 marzo 2011

bye bye ufficio... ci si rivede lunedì

... E anche questo venerdì è arrivato, la settimana di lavoro in ufficio è terminata e mi aspetta un week end pieno di tante cose: acquisti, pulizie, ma anche incontri con gli amici e un po' di tempo per il mio amore... no stavolta non intendo il ricamo, ma proprio il mio adorato maritino.
Vi lascio la foto della veduta che ho dal mio ufficio, un giardino fiorito nel centro città.
Buon week end!

Italia di cioccolata - CioccolaTO'

Per i festeggiamenti del 150° anniversario dell'unità d'Italia, in uno stand posizionato in Piazza Vittorio Veneto ecco l'Italia di cioccolato fondente, 13 metri e 14 tonnellate. Sullo stivale sono stati riprodotte sculture di cioccolato dei principali monumenti italiani: Mole antonelliana, Duomo di Milano, Colosseo, Bronzi di Riace, etc etc... un'Italia per golosi.

25 marzo 2011 - Annunciazione del signore

Oggi per il calendario liturgico si festeggia la solennità dell'Annunciazione del Signore Ave, speranza nostra, ave, benigna e pia, ave, piena di grazia, o Vergine Maria. Ave, fulgida rosa, roveto sempre ardente, ave, pianta fiorita dalla stirpe di Iesse.
In te vinta è la morte, la schiavitù è redenta
ridonata la pace aperto il paradiso. O Trinità santissima, a te l'inno di grazie, per Maria nostra Madre, nei secoli dei secoli. Amen.
L'Annunciazione di Orazio Gentileschi esposta presso la Galleria Sabauda di Torino http://www.museitorino.it/galleriasabauda/

un bel paesaggio

una casetta dai tetti rossi, un giardino fiorito e in lontananza un lago, forse, un cielo azzurro... un bel paesaggio da ricamare

giovedì 24 marzo 2011

papaveri

Anche se siamo appena entrati nei mesi primaverili, un bel papavero che occhieggia da questo post ci preannuncia le belle giornate di sole che ci aspetteranno.

mercoledì 23 marzo 2011

martedì 22 marzo 2011

ancora uno schema floreale... d'annata

Continuo col presentare le pagine dell'album di ricamo del 1965... ecco una bella composizione di crochi

lunedì 21 marzo 2011

21 Marzo - Equinozio di Primavera

Che dice la pioggerellina di Marzo? Che dice la pioggerellina di marzo, che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto, sui bruscoli secchi dell’orto, sul fico e sul moro ornati di gèmmule d’oro? Passata è l’uggiosa invernata, passata, passata! Di fuor dalla nuvola nera, di fuor dalla nuvola bigia che in cielo si pigia, domani uscirà Primavera guernita di gemme e di gale, di lucido sole, di fresche viole, di primule rosse, di battiti d’ale, di nidi, di gridi, di rondini ed anche di stelle di mandorlo, bianche... Che dice la pioggerellina di marzo, che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto, sui bruscoli secchi dell’orto, sul fico e sul moro ornati di gèmmule d’oro? Ciò canta, ciò dice: e il cuor che l’ascolta è felice. Che dice la pioggerellina di marzo, che picchia argentina sui tegoli vecchi del tetto, sui bruscoli secchi dell’orto - Angiolo Silvio Novaro

sabato 19 marzo 2011

19 marzo - TORINO inaugurazione museo automobile

Riapre oggi a Torino dopo 4 anni di lavori il Museo Nazionale dell'Automobile: 19000 metri quadrati, un itinerario di scenografie e contributi multimediali dedicati all'auto e alla sua evoluzione. Oltre 200 auto di 85 marche provenienti da 8 paesi: Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Spagna, Polonia e Stati uniti.
Tra i modelli più preziosi l'automobile a vapore progettata da Virginio Bordino nel 1854, il primo modello di Peugeot circolante in Italia nel 1892, poi il modello d'esordio della Fiat ossia la Fiat 4HP, l'Itala appartenuta alla Regina Margherita, l'Isotta Fraschini di Rodolfo Valentino, la Cisitalia del 1948 della quale un esemplare è esposto a New York nel museo di Modern Art e tanto altro ancora.

Rose

venerdì 18 marzo 2011

Torino - 150° anniversario unità d'Italia

Dopo giorni di pioggia una bella giornata di sole ha accompagnato i festeggiamenti per i 150 anni dell'unità d'Italia e la giornata torinese del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Torinesi, turisti stranieri, scolaresche hanno atteso il presidente davanti a Palazzo Madama e poi davanti a Palazzo Carignano sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Una giornata da immortalare in questo collage:

andando indietro nel tempo

Che giornata proficua!!!Ho messo ordine fra libri, riviste e carte varie e cosa ho trovato? un bellissimo album di schemi per ricami a punto croce, niente popodimenoche del 1965, sarà appartenuto a mia mamma, e allora ecco che ho deciso di condividerlo un po' per volta con voi

giovedì 17 marzo 2011

Fratelli d'Italia

Tutti, o quasi, sanno che l'inno italiano è "Fratelli d'Italia" e che fu scritto da Goffredo Mameli... ma quanti conoscono il nome di chi lo ha musicato?
Fratelli d'Italia venne scritto nell'autunno del 1847 da un giovane genovese, Goffredo Mameli appunto, ma fu musicato da Michele Novaro, che nato a Genova dopo gli studi di composizione si trasferì a Torino per lavorarvi come tenore al teatro regio.
Sotto i portici di via Barbaroux sul calpestio dell'ingresso di un negozio al numero civico 4, in occasione delle olimpiadi invernali del 2006 è stata posta la lapide della foto che ricorda il maestro Michele Novaro.
*** Presque tous sait que l'hymne italien est "Fratelli d'Italia» et a été écrit par Goffredo Mameli ... mais combien connaissent le nom de la personne qui a ecrit la musique? "Fratelli d'Italia" a été écrit par un jeune Génois, Goffredo Mameli précisément, dans l'automne de 1847, mais il a été mis en musique par Michele Novaro, qui était né à Gênes, après avoir étudié la composition, il s'installe à Turin pour travailler comme un ténor au Théâtre Royal. Sous les arcades de Via Barbaroux sur le trottoir à l'entrée d'une boutique au numéro 4, à l'occasion des Jeux olympiques d'hiver de 2006 a été posée la plaque commémorant le professeur Michele Novaro. *** The Italian hymn "Fratelli d'Italia" was written by Goffredo Mameli ... but how many know the name of the person who wrote the music? "Fratelli d'Italia" in the autumn of 1847 was written by a young Genoese, Goffredo Mameli, but was set to music by Michele Novaro, who was born in Genoa, after studying composition, he moved to Turin to work as a tenor at the Theatre Royal. Under the arcades of Via Barbaroux on the pavement of the entrance of a shop at number 4, on the occasion of the 2006 Winter Olympics has been given the commemorating plaque of the teacher Michele Novaro.

17 marzo.... festa nazionale

Preghiera per l'Italia
Proteggi, o Signore, la Patria nostra che amiamo e serviamo. Proteggi l'Italia che è stata grande nei secoli gloriosi. Proteggi l'Italia nei suoi Eroi, nei suoi Genii,
nei suoi Santi, nei suoi bimbi, nelle sue donne e nelle sue madri,
nel lavoro quotidiano dei suoi figli. Rendici sempre più coscienti del suo nome e della sua storia. E fa che ognuno sia degno d'esser figlio dell'Italia nostra. Proteggi la Patria nostra e fa che sia fiera,
ma non superba, forte, ma non violenta, distributrice di amore, di bellezza,
di giustizia a tutte le genti,
come Frate Francesco l'ha sognata e Dante l'ha cantata.
E così sia.
-
Nino Salvaneschi

martedì 15 marzo 2011

Ai tempi di Torino capitale d'Italia....

In questo periodo in cui si fa tanto parlare di risorgimento, di unità d'Italia, a me sorge una curiosità, ma quando la capitale era Torino, quando c'erano i Savoia e la corte, cosa si mangiava? Sicuramente tra Sei e Settecento Torino capitale del Ducato di Savoia era una città in evoluzione: si arricchiva di palazzi, di chiese, di piazze, di ville di collina e palazzine di caccia. Costruzioni sfarzose con scenografici giardini e giochi d'acqua per celebrare la potenza sabauda, e fu appunto
nella seconda metà del Settecento che nacque la cucina piemontese.Le ricette erano tratte da “Il cuoco piemontese”, pubblicato a Torino nel 1776 introdusse i nuovi principi culinari appresi a Parigi, reinterpretando le ricette e sostituendo gli ingredienti originali con quelli che meglio corrispondevano al temperamento piemontese, più facili da reperire o che semplicemente venivano giudicati di migliore qualità: la birra lasciò spazio all’acquavite di vino, il vino bianco secco prese il posto dello champagne, le varietà di cipolle d’Ivrea e i cardi di Chieri furono preferiti a tutti gli altri, etc.

Una portata sabauda che potrebbe essere cucinata ai giorni nostri è "Carciofi alla galeotta", per realizzarla occorre pulire i carciofi e tagliarli in quattro, eliminando la barba interna. Sbiancarli con il limone e metterli in una pentola con un trito di scalogno, prezzemolo, funghi, uno spicchio d'aglio intero, una fetta di limone e un po' d'olio. Durante la cottura versare un mestolo di brodo di carne e sfumare con un bicchiere di vino bianco. Una volta cotti servire con succo di limone.

Che ne dite di provare? io uno di questi giorni lo farò e vi farò sapere.

Marzo 1821 Soffermàti sull’arida sponda, Vòlti i guardi al varcato Ticino, Tutti assorti nel novo destino, Certi in cor dell’antica virtù, Han giurato: Non fia che quest’onda Scorra più tra due rive straniere; Non fia loco ove sorgan barriere Tra l’Italia e l’Italia, mai più! L’han giurato: altri forti a quel giuro Rispondean da fraterne contrade, Affilando nell’ombra le spade Che or levate scintillano al sol. Già le destre hanno stretto le destre; Già le sacre parole son porte: O compagni sul letto di morte, O fratelli su libero suol. Chi potrà della gemina Dora, Della Bormida al Tanaro sposa, Del Ticino e dell’Orba selvosa Scerner l’onde confuse nel Po; Chi stornargli del rapido Mella E dell’Oglio le miste correnti, Chi ritogliergli i mille torrenti Che la foce dell’Adda versò, Quello ancora una gente risorta Potrà scindere in volghi spregiati, E a ritroso degli anni e dei fati, Risospingerla ai prischi dolor: Una gente che libera tutta, O fia serva tra l’Alpe ed il mare; Una d’arme, di lingua, d’altare, Di memorie, di sangue e di cor. Con quel volto sfidato e dimesso, Con quel guardo atterrato ed incerto, Con che stassi un mendico sofferto Per mercede nel suolo stranier, Star doveva in sua terra il Lombardo; L’altrui voglia era legge per lui; Il suo fato, un segreto d’altrui; La sua parte, servire e tacer. O stranieri, nel proprio retaggio Torna Italia, e il suo suolo riprende; O stranieri, strappate le tende Da una terra che madre non v’è. Non vedete che tutta si scote, Dal Cenisio alla balza di Scilla? Non sentite che infida vacilla Sotto il peso de’ barbari piè? O stranieri! sui vostri stendardi Sta l’obbrobrio d’un giuro tradito; Un giudizio da voi proferito V’accompagna all’iniqua tenzon; Voi che a stormo gridaste in quei giorni: Dio rigetta la forza straniera; Ogni gente sia libera, e pera Della spada l’iniqua ragion. Se la terra ove oppressi gemeste Preme i corpi de’ vostri oppressori, Se la faccia d’estranei signori Tanto amara vi parve in quei dì; Chi v’ha detto che sterile, eterno Saria il lutto dell’itale genti? Chi v’ha detto che ai nostri lamenti Saria sordo quel Dio che v’udì? Sì, quel Dio che nell’onda vermiglia Chiuse il rio che inseguiva Israele, Quel che in pugno alla maschia Giaele Pose il maglio, ed il colpo guidò; Quel che è Padre di tutte le genti, Che non disse al Germano giammai: Va’, raccogli ove arato non hai; Spiega l’ugne; l’Italia ti do. Cara Italia! dovunque il dolente Grido uscì del tuo lungo servaggio; Dove ancor dell’umano lignaggio Ogni speme deserta non è; Dove già libertade è fiorita, Dove ancor nel segreto matura, Dove ha lacrime un’alta sventura, Non c’è cor che non batta per te. Quante volte sull’Alpe spiasti L’apparir d’un amico stendardo! Quante volte intendesti lo sguardo Ne’ deserti del duplice mar! Ecco alfin dal tuo seno sboccati, Stretti intorno a’ tuoi santi colori, Forti, armati de’ propri dolori, I tuoi figli son sorti a pugnar. Oggi, o forti, sui volti baleni Il furor delle menti segrete: Per l’Italia si pugna, vincete! Il suo fato sui brandi vi sta. O risorta per voi la vedremo Al convito de’ popoli assisa, O più serva, più vil, più derisa Sotto l’orrida verga starà. Oh giornate del nostro riscatto! Oh dolente per sempre colui Che da lunge, dal labbro d’altrui, Come un uomo straniero, le udrà! Che a’ suoi figli narrandole un giorno, Dovrà dir sospirando: io non c’era; Che la santa vittrice bandiera Salutata quel dì non avrà.
-
Alessandro Manzoni

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