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domenica 27 novembre 2022

TRASCENDI E SALI - Alessandro Bergonzoni

giovedì 24 novembre serata a teatro: Alessandro Bergonzoni presenta lo spettacolo "trascendi e sali". un monologo pieno di ironia, allegria e riflessioni, che porta a stupirti delle cose, ma anche di noi stessi, di come la nostra mente riesca a seguirlo nei sui voli pindarici. Due ore di discorso a braccio giocando con le parole, allusioni, doppi sensi. Giocando con la semantica e la semiotica come quando ti senti raccontare "l'anziano che ha sorpreso un ladro in casa... Lo ha sorpreso ballando per tre ore nudo sul tavolo ... e il ladro se n'è andato senza rubare niente..." un lungo applauso finale con tre chiamate a salutare questo ecclettico autore.

venerdì 11 novembre 2022

Pomeriggio letterario

Questo pomeriggio nell'accogliente saletta d'incontri della "Piola libreria di Catia" in via Bibiana 31 a Torino abbiamo assistito alla presentazione delle opere di Davide Lajolo ora ripubblicate dalla casa editrice Baima Rocchetti. A parlarci di questo grande scrittore sua figlia Laurana ed una vecchia simpatica conoscenza, lo scrittore e giornalista Bruno Gambrotta.
Insieme hanno rievocato le tappe principali dela vita di Davide lajolo in relazione soprattutto ai suoi romanzo. Nelle loro parole sono passati tanti ed importanti personaggi della cultura del 900 cosicché Lajolo pur essendou un autore apparentemente di provincia risulta invece essere ben inserito a tutto tondo nel panorama della recente letteratura italiana. In particolare legami sia territoriali che generazionali con altri due grandi scrittori delle Langhe e Monferrato ovvero Cesare Pavese e Beppe Fenoglio. Questi scrittori condividevano tantissimo anche se in vita non sono mai stati particolarmente vicini tanto che la figlia ha ricordato il rinpianto del padre di non aver poturo conoscere personalmente Femoglio e chiarire i motivi della stroncatura che Lajolo stesso fece dei "23 gg di Alba" uscita nei primi anni 50. Lajolo fu anche il primo biografo di Cesare Pavese, in un libro che la figlia ricorda scritto di getto. Il padre che fu giornalista e direttore dell'unità di Milano venne promosso alla carica di deputato, attività che non gradi mai. Proprio in quesgli anni Lajolo trovò uno sfogo nella laboriosa scrittura della biografia di Beppe Fenoglio che comparve proprio negli anni 70 quando la fama di Fenoglio ebbe forse il momento di oscurità maggiore almeno per il grande pubblico. Eppure Lajolo, come affermato dalla figlia, rimpiangeva non aver cooosciuto Fenoglio tanto è vero che in questa biografia vive una specie di dialogo fra il padre e il grande scrittore di Alba. In realtà l'occasione della ripubblicazione con Baima dell'opera di Lajolo parte da un libro fra i meno conosciuti "come e perchè, cronache del monferrato": la stessa figlia è rimasta stupita dalla scelta dell editore, ma riconosce che a distanza di anni e in un clima diverso è un libro dal fascino particolare, che sembra voler fissare in modo deciso la sua appartenenza al mondo contadino del monferrato. Nel raccontare la genesi dei libri che ha accompagnato la storia della vita del padre, Laurana ci ha donato molti aneddoti ed episodi, sono così comparsi tra di noi anche le memorie di noti personaggi come Norberto Bobbio, Luigi Longo, Elio Vittorini, Luigi Einaudi, ed altri. Nella chiacchierata in cui Bruno Gambarotta portava avanti la sua intervista si è parlato anche di altri libri di DAvide Lajolo già usciti nella ristampa: Il volume "i Mè" e la biogtafia di Beppe Fenoglio quest'ultima con il curioso sottotitolo antinconvenzionale di "un guerriero di Crownell sulle colline delle Langhe". I racconti sono stati davvero appassionanti infatti il tempo è trascorso velocemente e, credo, con la soddisfazione di tutti.

Saverio Grave: Delitto sulla terra rossa

Oggi vi racconto un romanzo scritto da una giovane autrice Laura Graziano che ho avuto la fortuna di conoscera mesi fa lla presentazione della sua opera presso la libreria La piola di Catia, una libreria alternativa che anima il nostro quartiere, Borgo Vittoria, con bellissime iniziative. Una di queste è l'incontro letterario con gli scrittori. Il pomeriggio trascorso in compagnia di Laura Graziano è stato molto piacevole, ed interessante ascoltare come nasce un personaggio e le ambientazioni del romanzo. Ora è trascorso un po' di tempo da quando ho ultimato la lettura del romanzo ma non ho avuto molto tempo per pubblicarne tempestivamente la recensione, quindi provvedo ora.
Il romanzo descrive la vita di un paesino delle Langhe: Saliceto paese di circa 1200 anime in provincia di Cuneo. Un paese con la sua parrocchia, il prete, la perpetua, il ricco castellano, il gentiluomo di campagna che qui si è ritirato dopo una vita misteriosa ed avventurosa e questo è Saverio Grave, personaggio schivo ed enigmatico. Al centro del racconto anche Valeria la giovane nipote in visita dallo zio dopo la laurea in psicologia.ed altri piccoli personaggi che si ritrovano nei paesi delle Langhe, la famiglia contadina ma col figlio un po' delinquente, i vacanzieri e i cittadini che si godono la campagna. in questo tranquillo scenario Saliceto viene scosso per un fatto delittuoso, un cadavere viene ritrovato nel campo sportivo. Il commissario di polizia Trespoli ha poca esperienza nei delitti di sangue e pertanto il questore insiste affinchè cerchi l'aiuto di Saverio Grave, che come Nero Wolfe non esce di casa, o quasi per cui Valeria si comporta come Archie Goodwin, l'assistente di Wolfe, e lavora in tandem con i commissario. Non svelo oltre per non rovinare la sorpresa, i segreti ed i colpi di scena. La scrittura è semplice ed agile, i luoghi ben delineati e sebbene i personaggi siano semplici ma in numero più che sufficente per sviluppare una trama avvincente , manca un po la tensione del racconto ricompensata poi dall'inattesa scoperta dell'assassino Un' osservazione di tipo sociologico: il prete riflette appieno la chiesa attuale, non si vede mai celebrare una messa o quasi ma dai paesani è visto come una specie di animatore sociale, feste, eventi sportivi. Questo porta a pensare su cosa sia diventata la chiesa cattolica oggi. Complessivamente il romanzo merita di essere letto come un ottimo passatempo di una giovane autrice a cui aguro i milgiori successi.

venerdì 4 novembre 2022

Oggi giro nell'Astiiano, per la precisione a San Damiano D'Asti dove abbiamo visitato il mercatino dell'antiquariato che ha animato le vie del centro storico. E' stata anche l'occasione per visitare una chiesetta che normalmente ho sempre trovato chiusa, si tratta della chiesa di San Giuseppe fondata nel 1715.
L'interno in stile barocco è affrescato dai fratelli Pozzi di Bergamo , all'esterno la caratteristica è la cupola ovale, composta da 3000 tavolette di cotto e abbellita da una torre campanaria di fine 1700.
Dopo aver curiosato qua e là fra le bancarelle, non poteva mancare un saluto al paese paterno, Celle Enomondo dove il sole ha creato bellissimi riflessi autunnali non sfuggiti al mio occhio

mercoledì 2 novembre 2022

Val Varaita: Pontechianale

La gita che oggi vi racconto ci ha portati nell'ultimo comune della Valle Varaita che s'incontra prima di arrivare in Francia ed è formato da diverse frazioni disposte intorno al lago artificiale di Castello.
Dopo essere stato un dominio dei vecovi di Torino nel 1700 passò al Regno Sabaudo. Il comune è insetito nel circuito dei borghi più belli d'Italia. Infatti il borgo è reso caratteristico dalla piccola chiesa di San Antonio col suo campanile a vela e all'interno un ciclo di affreschi purtroppo un po' malmessi risalenti alla prima metà del XV secolo.
Anche la chiesa di San Lorenzo presenta aspetti curiosi come l'altare
Sempre a Pontechianale interessante anche la visita al Museo del costume e dell'artigianato tessile della VAlle Varaita
Anche in questa località oltre alla natura troviamo anche arte, storia e tradizione e per questo ritengo sia una meta interessante sia nel periodo primaverile che in quello estivo per fuggire anche dall afa delle città.

martedì 1 novembre 2022

Ognissanti

In una notte dove in molti scherzano con l'horror mascherandosi da streghe e zombies, il 31 di ottobre, aderendo ormai alla tradizione commerciale di Halloween preferisco riscoprire una tradizione italiana della religione cattolica: i Santi La festa di Ognissanti che si celebra il 1° novembre celebra l gloria di coloro che quotidianamenten hanno vissuto nella santità. Pur trattandosi di una festa, lo spirito non è certo gioioso, bensì si visitano in questi giorni i nostri cari defunti nei cimiteri omaggiandoli con fiori. Le prime commemorazioni dei santi risalgono al IV secolo, celebrate in Antiochia la domenica successiva alla Pentecoste, fu poi papa Gregorio III a spostarla facendo riferimento alla data di consacrazione della cappella di san Pietro alle religuie di tutti i Santi. In Italia la festa di Ognissanti è alquanto sentità perchè molti sono anche i santi italiani, tra i più venerati ricordiamo San Pio da Pietrelcina, Don Bosco, San Francesco, Sant'Antonio, santa Rita, santa Rosalia, santa Chiara, sino ai più recente ed amato San Giovanni Paolo II.

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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