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Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità

This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


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venerdì 31 dicembre 2010

BUON ANNO!!!!

SINCERI AUGURI DI BUON ANNO
PER TUTTI COLORO CHE VISITANO
QUESTO BLOG
A U G U R I

giovedì 23 dicembre 2010

Avigliana

Ecco un collage di foto scattate in una domenica dicembrina ad Avigliana: il lago, le papere, i portici, la chiesa di Santa Maria e il suo presepe. Avigliana è un comune a circa venti chilometri da Torino, all'inizio della Valle Susa, a circa 400 metri s.l.m. circondata da colline moreniche, eposizionata tra il Lago Grande e il Lago Piccolo ed attraversata dal fiume Dora Riparia un affluente del Po. La città conserva un centro storico medievale.
Le prime testimonianze di presenza umana risalgono al periodo neolitico, epoca della quale sono state trovate tracce di palafitte nelle paludi nei pressi dei laghi. In epoca romana assistette al passaggio delle legioni di Costantino provenienti dalle Gallie ed allo scontro con quelle di Massenzio. Secondo alcune fonti anche lo scontro del 750 fra le truppe di Pipino il Breve, il re dei Franchi e quelle di Astolfo, il re dei Longobardi avvenne nei pressi della città. Successivamente la storia di Avigliana risulta essere strettamente legata all'Abazia benedettina di Novalesa. Le scorribande dei Saraceni si susseguirono poi sino al X secolo. Dall'XI secolo in poi la città è sottoposta ad assedi da parte di Enrico VI per ottenere diritti su Avigliana.
Intorno al 1300 Avigliana diede i natali ad Amedeo VII detto il Conte Rosso che divenne una delle principali personalità di casa Savoia.
La visita della città è interessante: il castello di Avigliana di cui rimangono le rovine fu prigione di Filippo II di Savoia Acaia, poi condannato a morte per tradimento, condanna che venne eseguita per annegamento nelle fredde acque dei laghi, ed infatti una leggenda racconta che il suo spirito vaghi ancora sulle acque dei laghi.
Da vedere la chiesa di San Giovanni del XIII secolo con all'interno alcune tele del pittore Defendente Ferrari. Alla destra della Chiesa un edificio particolare a piante ottagonale con decorazioni in cotto era destinato ad accogliere un orologio installato nel 1330 circa, primo orologio pubblico in Piemonte e secondo in Italia dopo quello di Milano.
In piazza del municipio un profondo ed ampio pozzo risalente al 1300, addentrandosi nelle vie del borgo costeggiate da case medievali si giunge sino ad una via che sbuca di fronte ad una torre molto ben conservata che probabilmente faceva parte del sistema difensivo della Città. La strada scende poi ripidissima verso un altro gioiello architettonico medioevale: Piazzetta Santa Maria. La piazza fu sede del primo mercato cittadino. All'angolo della Piazza un palazzotto seicentesco molto ben conservato, decorato con bellissimi graffiti, termina alla sommità con un loggiato ad archi. Su questa piazza si aprivano in epoca medioevale piccole botteghe. Risalendo brevemente, vi è la Chiesa di Santa Maria Maggiore, di origini antichissime, che ebbe il suo momento di massimo splendore quando fu elevata dal Pontefice Alessandro III alla dignità di collegiata.
Se è interessante la passeggiata nel centro storico o borgo vecchio, soprattutto a dicembre quando è movimentata da un curioso mercatino natalizio, non ci si può perdere un passeggiata lungo il lago ed una visita al piccolo e pittoresco santuario della Madonna dei Laghi.
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mercoledì 22 dicembre 2010

dipingere le ore

Orologio in porcellana dipinto con motivo floreale, rose e miosotis, rifinito con profili in oro zecchino.

.... e porcellane

Un'altro quadretto su porcellana, una marina, realizzato come oggetto bomboniera per matrimonio. Mentre sotto un tagliere ornamentale per cucina con soggetto a papaveri.

porcellane dipinte

Un po' per volta attingo al mio archivio fotografico di porcellane che ho dipinto per le necessità più svariate, ovvero per regali, su ordinazione, o per fiere.

Questo ad esempio è un cagnolino di ceramica salvadanaio decorato con miosotis, ossia i "non ti scordar di me"....

Questi invece sono una mia interpretazione dei famosi angeli...

martedì 21 dicembre 2010

un pensiero da portare al collo

Una mia amica che si diletta nell'infilare perle e perline mi ha omaggiato di una bella collanina nei miei colori preferiti, il viola e l'azzurro.
Vi posto la foto della collana che presenta una lavorazione tubolare, con inserti simmetrici di perline azzurre. La foto purtroppo non rende giustizia del gioco di colori.
Katia che è l'artefice di questo girocollo realizza anche braccialetti e portachiavi sempre con la tecnica tubolare, monocolori o con scritte, oppure braccialetti elastici di perline con i colori delle squadre di calcio. Se qualcuno è interessato può prendere contatto con me.

sabato 18 dicembre 2010

Torta cioccolato e pere

220 gr di farina 2 uova 60 gr di burro 1 vasetto di yogurt 35 gr di cacao amaro in polvere 120 gr di zucchero 1 bustina di lievito in polvere 2 pere 1 bicchierino di ruhm
Sbucciare le pere e tagliarle a dadini. Sistemarle in una ciotala con del rhum.
A parte mescolare il burro, lo zucchero, le uova, aggiungere la farina e lo yogurt. Unire il cacao e mescolare in modo da amalgamare bene. Aggiungere metà delle pere e il rhum. Mescolare ancora.
Imburrare la tortiera e versarvi l'impasto. Aggiungere il resto delle pere e spolverare di zucchero. Infornare a 180 gradi per 45 minuti in forno preriscaldato e ... buon appetito.

mercoledì 15 dicembre 2010

Natale... ancora presepe

Ecco le foto del presepe, quello tradizionale che ogni anno faccio a casa dei miei.
Al centro la stalla con la natività, gli angeli, i suonatori ... qui sono anche già arrivati i magi ... a sinistra la fontana, in lontananza un borgo di case ai piedi delle montagne. A destra ancora montagne e il borgo di pescatori. Tutto intorno pastori, pecorelle, cammelli, e altri personaggi. Il presepe ha due meccanismi: la fontana che funziona ad acqua vera e la barca dei pescatori che oscilla su e giù. Ogni anno vario qualcosa, l'anno scorso ad esempio avevo fatto anche il falò con l'effetto del fuoco acceso. Sulla fontana e sulla stalla la lanterna accesa. Lucine fisse nelle casette del borgo e tutto intorno catene di luci a illuminare il presepe notturno.

sabato 11 dicembre 2010

sul filo dell'ondas

Ebbene sì, ho terminato la sciarpa! Lo dico per coloro che in questi giorni mi hanno chiesto a che punto ero. Appena posso aggiungerò a questo post la foto del lavoro finito. La realizzazione è semplice: il filato che appare come una fettuccia, va allargato in modo da vedere la rete. Si usano ferri o n 4 oppure 5. Si punta il ferro sul bordo della retina e si fa una maglia a diritto come se si lavorasse un qualsiasi altro filato. Poi si punta il ferro a distanza di 2 oppure 2,5 cm e si lavora la maglia successiva. E così via per tutte le maglie, ovvero 9, puure 11, come si preferisce. Terminato il ferro si volta il lavoro e si può scegliere come continuarlo. Infatti se lavoriamo tutti i ferri a diritto avremo l'effetto onde sia sul diritto che sul rovescio del lavoro. Se invece vogliamo un lato liscio ed uno ad onde, lavoreremo un ferro a diritto e uno a rovescio. Il lavoro prosegue per tutto il gomitolo e si chiude chiudendo ogni maglia come per qualsiasi altro lavoro a maglia. Esistono diversi tipi di filati che fanno quest'effetto. io ho usato la katia ondas, la sua fettuccia una volta allargata offre una bella retina ampia. In altri filati, mi pare si chiamino "carioca", la retina è meno ampia e l'onda mrimane più piccola e corta. A seconda delle case produttrici poi esiste in tinta unita o sfumata. Insomma ci sono onde per tutti i gusti. :-)

giovedì 9 dicembre 2010

IO E DEWEY, Myron Vicki e Witter Bret

Ho trovato l'edizione economica di questo romanzo e il gattone rosso in copertina mi ha affascinata.
Vi è narrata la storia di un paese americano, Spencer, che diventa famoso per la presenza di un gatto nella locale biblioteca pubblica.
La narrazione inizia col ritrovamento di un gattino di poche settimane abbandonato nel cassonetto per la restituzione dei libri della biblioteca. Il gatto viene adottato dalla bibliotecaria e per questo chiamato Dewey, come la notazione con cui viene identificata la collocazione dei volumi nelle biblioteche. Ben presto il gattino è amato da tutti i frequentatori della biblioteca e anche da ogni abitante di Spencer, diventando così la mascotte della biblioteca tanto che le principali reti televisive americane realizzarono su di lui alcuni servizi. La sua storia e la sua fama accompagna per circa vent'anni la storia dell'intero paese.
Il romanzo è piacevole, mai scontato, incrocia le avventure del gatto trovatello con le vicende degli abitanti del paese.
La storia è reale e non è pura fantasia, Dewey Read More Books, questo il suo nome completo, è davvero esistito e a lui è dedicato anche un sito che potete visitare a questo indirizzo www.deweyreadmorebooks.com/deweyvideos.php.
Il romanzo è scorrevole ed è consigliabile a tutti, amanti dei gatti e non.

mercoledì 8 dicembre 2010

Natale si avvicina...

Come tradizione vuole, all'Immacolata si prepara il santo Natale con il presepe o l'albero. Io li faccio tutti e due. Mi piacciono entrambi. Questa foto immortala l'albero e il presepe che ho fatto nella casa dove vivo con mio marito: il presepe è molto veloce da fare, un po' più complicato l'albero per i tanti addobbi, luci e fili dorati. Invece fra qualche giorno farò il presepe a casa di mia mamma... lo faccio sempre con soddisfazione perchè è un presepe tradizionale con tante statuine, la fontanella dell'acqua, la barca sul lago, le luci nelle casette e nel castello e il fuoco nell'accampamento.

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Award...

Award...
assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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