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Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità

This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


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martedì 24 aprile 2012

una coccinella per me ...

Devo  ringraziare http://laborsadimary.blogspot.it/ che mi ha conferito questo simpatico premio...


chissà che davvero porti fortuna, ne abbiamo sempre bisogno.

Il premio implica di raccontare se stessi specificand tre cibi che si ama... tre sono un po' pochi, vediamo:
1) i risotti: ai formaggi, al radicchio, allo zafferano, alle fragole... tutti!
2) i dolci, anche qui non vogli fare ingiustizie, mi piacciono senza preferenze!
3) i buoni vini, con una preferenza per quelli del nord ma solo perchè li conosco di più di altri.

E adesso assegnamo questo premio ad altri 10 blog..... a chi lo do? ohi ohi... dev proprio scegliere:

      1 - http://www.cucinandoassaggiando.com/
      2 - http://lealidellefarfalle.blogspot.it/
      3 - http://blogpericoncorsidipoesia.blogspot.it/
      4 - http://dolcizie.blogspot.it/
      5 - http://fili-di-parole.over-blog.it/
      6 - http://lericettedilella.blogspot.it/
      7 - http://www.ticucinocosi.com/
      8 - http://lamiacucinaa1600.blogspot.it/
      9 - http://dolcifolliedianna.blogspot.it/
    10 - http://ricetteecorse.blogspot.it/

cia a tutte e buna fortuna!

giovedì 19 aprile 2012

Caseificio Spadi Enzo e la stagionatura in grotta

Ho gironzolato un po' sul sito del Caseificio Spadi Enzo ed ho trovato molto interessante il metodo della stagionatura in grotta ovvero una pratica antica di maturazione del formaggio che ha origine
nelle regioni centrali italiane quali Lazio e Toscana.
Nei tempi antichi quando ancora i frigoriferi non esistevano, la gente conservava formaggi, salumi e alimenti nelle cantine dove il buio, l'umidità e la temperatura permettevano non solo la conservazione nel tempo ma anche una particolare maturazione del prodotto che lo rendeva migliore nel sapore e nella consistenza.
Nella zona della maremma e dell'alto Lazio dove geologicamente la montagna è fatta di una pietra "morbida" da scavare e dove era facile trovare delle cavità formatesi naturalmente, nacque "la stagionatura in grotta". La grotta ancor meglio della cantina o dei moderni frigoriferi crea un microclima particolare grazie alla sua speciale umidità, temperatura, microflora batterica oltre alla stessa composizione dell'aria. Sembra di esagerare ma una boccata d'aria nel cuore della montagna a un altro "sapore" in confronto ad altri ambienti.
I posti dove viene fatta questa stagionatura in grotta sono posti anche molto belli da visitare, piccoli villaggi o paesi antichi nell'Italia centrale dove il tempo sembra essersi fermato e dove le tradizioni gastronomiche fanno parte così intimamente del tessuto cittadino che sono inattaccabili da qualsiasi moda temporanea determinata da questa o quest'altra catena di fast food. Luoghi nella zona di Valentano dove ancora le madri e le nonne fanno la sfoglia e il ragù fatto in casa per il pranzo con un bel bicchiere di vino per accompagnare il tutto e per merenda ma anche per colazione, ci si gusta due belle fette di pane con prosciutto e pecorino stagionato in grotta.
Il Caseificio Spadi Enzo vanta professionalità ed esperienza nel campo  della produzione, stagionatura ed affinatura dei formaggi, una garanzia di qualità che  chi acquista questi formaggi non può fare a meno di notare!
    I prodotti che il Caseificio stagiona in grotta sono:
 il NOCETTO un pecorino che viene adagiato su un  letto di foglie di noce all'interno della grotta e ricoperte da un ulteriore strato delle stesse. Le foglie estremamente aromatiche trasferiscono nel tempo il loro aroma e il loro sentore nel gusto del formaggio anche grazie alle proprietà microclimatiche della grotta. il prodotto viene poi incartato con foglie di noce ed è pronto al consumo.
il GROTTA un  pecorino che viene fatto riposare 120 giorni durante i quali le forme vengono giornalmente girate ed unte con olio di lino, in modo che la crosta sia sempre elastica. 
il GIGANTE ovvero pecorini del peso di 10 kg lasciati riposare in grotta non meno di 160 giorni;
il CENERINO ricoperto secondo un'usanza medioevale da cenere di legno fornita dai panifici della zona;
il PAGLIA E FIENO che riposa nella grotta per 90 giorni in mezzo alla paglia e al fieno acquisendo un aroma rustico;
il VINACCIA ovvero forme di pecorino stagionate per un certo periodo in grotta vengono messe all'interno di botti di rovere dove riposa la vinaccia del morellino di scansano. dopo poche settimane il retrogusto del famoso vino toscano è già presente all'interno del formaggio ed è facilmente distinguibile
insomma tanti formaggi per tutti i gusti ma soprattutto da leccarsi i baffi... vi consiglio di visitare il sito del Caseificio Spadi Enzo è ricco di curiosità e di ottimi prodotti.

lunedì 16 aprile 2012

tempo di asparagi...gustosi con ricotta salata del Caseificio Spadi enzo

Eccomi qua ...
questa stagione ci offre delle verdure particolari come gli asparagi.


L'asparago è una pianta della famiglia delle Liliacee, e la parte commestibile è costituita dai germogli o turioni che spuntatno alla base dei rizomi legnosi.
La forma è caratteristica e allungata.
 Vi sono diverse varietà ovvero quelli verdi, quelli bianchi di Bassano, quelli violetti come quello napoletano e quelli selvatici o di campo.
Dovete acquistarli freschi quindi devono avere le punte diritte e chiuse, devono essere croccanti se provate a spezzarle e i gambi devono essere lucidi e senza screpolature. Si puliscono asportando la parte iniziale del gambo che di solito è legnosa.
Quest'oggi gli asparagi, io ho utilizzato quelli verdi, li ho usati per insaporire un piatto di gnocchi, ne ho ricavato infatti una crema. Ecco come si fa:
Pulite una decina di asparagi ed una patata e cuoceteli in una pentola a pressione, io riempio la pentola pressione con due dita d'acqua e uso un cestello per la cottura al vapore. Quando la pentola a pressione inizia a "fischiare" togliete dal fuoco.
Prendete gli asparagi e tagliateli a tocchetti, tenendo da parte qualche punta per la decorazione del piatto, e metteteli insieme alla patata in una ciotola abbastanza profonda dove procederete a frullarli con un minipimer.

Io ho aggiunto, per avere un sapore ancora più gustoso, un cucchiaio di granella di nocciole


Ho frullato fino ad ottenere una bella crema.
Ho fatto bollire una pentola di acqua salata ed ho versato i gnocchi. Pochi minuti e quando hanno iniziato a venire a galla li ho scolati, impiattati e conditi con la crema di asparagi, le punte lasciate intere, un filo d'olio di oliva estravergine ed una generosa grattata di ricotta salata prodotta  dal Caseificio Spadi Enzo di Roccastrada....





e voilà un piatto veloce, semplice, sano, buono  e italiano!!!

Visitate il sito del Caseificio Spadi Enzo troverete tradizione e genuinità



giovedì 12 aprile 2012

Pranzo di Pasqua 2012

Finalmente riesco a postare le foto del pranzo di Pasqua.
Come gli anni scorsi ho realizzato tutto in casa, semplicemente,  per me e per mio marito.
Ecco il menu:
Bauletti di bresaola suletto di insalata verde
salame cotto
pasticcio di agnolotti caserecci
Orata al cartoccio e aromi
Colomba

Il pasto è stato accompagnato da vini italiani:
un Nero d'Avola per le prime portate  mentre al momento del dolce un buon prosecco.
Nei prossimi giorni vi spiegherò i singoli piatti.
                                                        
BUONA  PASQUA

e dopo le feste... pulizia del forno!!!!

In questi giorni di  festa il forno ha fatto il suo dovere ed ora è giusto procedere alla sua pulizia per averlo nuovamente profumato e splendente, pronto per accogliere nuove portate da cuocere.
Certo la pulizia del forno è un’incombenza alquanto antipatica che di solito, almeno a me succede così, si rimanda. Ma rimanda oggi, rimanda domani, il forno non si pulisce da solo.
Per fortuna esistono prodotti come Emulsio ilSalvambiente Sgrassatore. Supermarsiglia, efficace al 100% su unto, grasso e sporco ostinato.




Lo potete usare su tutte le superfici dure che necessitano di essere sgrassate a fondo.

Il flacone si può riutilizzare tantissime volte e si comprano solo le ricariche, così la spesa è più leggera, risparmi e in più riduci gli imballi in plastica aiutando l’ambiente. Una soluzione semplice ed efficace come un normale sgrassatore

Ecco come si prepara:- Inserire la ricarica nel flacone. Non tagliarla.
- Riempire interamente il flacone con acqua.
- Avvitare il tappo e agitare bene.
- Il detergente è pronto!
- Utilizzare come un normale detergente.
- Risciacquare

mercoledì 11 aprile 2012

frittata economica

Vi ho spiegato come ho fatto le colombe nelle quali ho utilizzato solo i tuorli d'uovo e tre albumi per la glassa.
Con i restanti albumi, mi spiaceva gettarli via, sarebbe oltretutto stato antieconomico perchè con essi e l'aggiunto di un uovo intero si può fare una deliziosa frittata. Ecco cosa ci serve:
Albumi
1 uovo intero
delle erbe per frittata
un pizzico di cerea
un cucchiaino di curcuma Tec Al
una bella grattata di parmigiano o grana
sale e pepe q.b.

Una volta sbattuti gli albumi e l'uovo unire gli altri ingredienti, aggiustare di sale e pepe, aggiungere un cucchiaino di curcuma radice polvere Tec -Al che oltre al sapore conferisce un piacevole colore dorato anche se i tuorli sono in "minoranza" :-)
A questo punto si procede come una normale frittata meglio se in una padella antiaderente.... ed ecco qua la frittata economica... vi assicuro che ottima gustosa e anche salutare in quanto a basso contenuto di colesterolo.



martedì 10 aprile 2012

tempo di colomba pasquale - 3 e ultima fase

Eccomi qui, vi ho lasciato giusto il tempo di festeggiare la Pasqua, lo so che però eravate curiose di sapere come sono venute le colombe!!!! ecco allora la terza ed ultima parte.
Intanto nei giorni scorsi mi sono procurata delle forme in cartone di media dimensione così da non avere  problemi ad infornarne un paio contemporaneamente.
Imburrato lievemente le forme ho provveduto a suddividere nelle tre colombre l'impasto.
Per la glassa ho utilizzato tre albumi  messi da parte, dal momento che per l'impasto ho usato solo i tuorli, e 100 g di zucchero a velo. Ho montato gli albumi con lo zucchero e poi li ho versati sulle tre colombe. A tutte e tre ho aggiunto della granella di nocciole, mentre solo a due ho posto sopra alla glassa delle mandorle intere.

Infine, preparare il forno preriscaldandolo a 180 ° C e poi dentro la prima! e nel giro di qualche minuto inizia a crescere...


Dopo circa 20 minuti, apriamo il forno e copriamo con un foglio di stagnola, questo fa sì che la glassa non diventi troppo scura. Continuaiamo la cottura per altri 30 minuti. Per verificare la cottura fate la prova dello stuzzicadente, infilzate la colomba con uno stuzzicadente se rimane pulito è cotta!
E via con le altre due!
Insomma al termine delle cotture mi sono trovata con tre belle colombe da 600 g l'una... una spolverata di zucchero a velo ed ecco a voi le mie colombe:

venerdì 6 aprile 2012

Grandinata su Torino ... interrompe anche la partita

Siamo ad Aprile, pochi giorni da Pasqua ma al clima caldo dei giorni scorsi, caldo record per il periodo, questa sera è arrivata la doccia fredda... o meglio la grandinata.
Guardate come si presentava il mio balcone!!!
E i miei poveri narcisi tete-a-tete!!!!

La grandinata ha anche interrotto la partita Torino-Reggina...pensate un po'!

giovedì 5 aprile 2012

Tempo di colomba pasquale - 2^ fase

Oggi ho provveduto a fare il secondo impasto con i seguenti ingredienti:

100 g di zucchero
60 g di acqua
200 g farina 00
100 g burro
280 g di canditi
3 tuorli
aroma di mandorla
sale

Si scioglie lo zucchero nell'acqua e lo si unisce al primo impasto e a questo si uniscono i  tuorli, si mescola con il frullatore con ganci e si unisce la farina setacciata. Lavorare il tutto  a lungo in modo che risulti tutto ben amalgamato, aggiungere un pizzico di sale, una fialetta di aroma alla mandorla (ma se preferite potete usare la vaniglia o il limone, questo dipende dai vostri gusti), aggiungete il burro ammorbidito e continuate ad amalgamare sino ad ottenere un composto cremoso al quale aggiungerete i canditi.





A piacere potete usare cedro candito o arancio o canditi misti e anche uvetta. Io ho preferito cedro e arancio. Amalgamate ancora con il frullatore a ganci e a questo punto occorre far riposare l'impasto per agevolare la seconda lievitazione.
Ed ecco come appare dopo un'ora di lievitazione:
A domani per la terza ed ultima fase ...

tempo di colomba pasquale - 1a fase

Anche quest'anno non comprerò la colomba. Basta con questi prodotti industriali, olii vegetali, olii di palma e chissà che altro! Come l'anno scorso la faccio da me.
La mia colomba è fatta in più fasi.
La prima fase prevede un impasto che al termine risulta così, vellutato, elastico ma non appiccicoso.


Ingredienti usati nella prima fase dell'impasto:
20 g di lievito di birra
4 tuorli d'uovo
125 g di acqua tiepida
125 g di burro ammorbidito
90 g di zucchero
100 g di farina 00
400 g di farina manitoba

Iniziamo con lo sciogliere il lievito in acqua tiepida e nel frattempo separare i tuorli dagli albumi e tenerli a parte.
Aggiungere al lievito una parte dei tuorli e lo zucchero mescolando con una impastatrice o con un frullatore con i ganci.
Unire un po alla volta la farina setacciandola in modo che non si formino grumi.Quando questa si è amalgamata nell'impasto unire i restanti tuorli, e il burro ammorbidito e impastare, impastare, impastare. Il segreto è impastare a lungo  fino a quando si ottiene un impasto morbido ma non appiccicoso.
A questo punto lo si fa riposare a temperatura ambiente, magari coprendo il contenitore con la stagnola o la pellicola per alimenti.
Io ho terminato la prima fase alle 21, e ora siccome non inizierò la seconda prima di domani pomeriggio, ho riposto il contenitore in frigorifero affinchè non lieviti troppo.... e vi assicuro che è già cresciuto di molto.











mercoledì 4 aprile 2012

Risotto alle fragole

Ho un po' di post arretrati da proporvi....su consiglio della mia collega Loredana ho sperimentato il riso alle fragole, piatto che è un cavallo di battaglia della figlia Sara, e che gentilmente mi ha passato la ricetta.

un piatto che ha decisamente un sapore di primavera!!!

E adesso vi propongo la ricetta, un po' modifica rispetto all'originale, o perchè  faccio qualche ritocco nelle dosi o perchè mi trovo in casa qualche ingrediente diverso ma affino.

Ingredienti per 4 persone:
240 g Riso per risotti
250 g di fragole
50 g di burro
1 cipolla media
1 bicchiere di vino rosso
40 g di parmigiano reggiano
brodo vegetale q.b.

Pulire e lavare le fragole, tagliare a tocchetti risparmiandone 4 che lascerete intere per decorare quando alla fine impiatterete.
Pulire e tritare la cipolla, e farla rosolare a fuoco basso con il burro. Io di solito la faccio appassire in poco meno di un dito d'acqua e poi aggiungo o l'olio o il burro per rosolarla.
Quando la cipolla si è dorata aggiungete il riso che deve tostare per alcuni minuti avendo l'accortezza di mescolarlo per far sì che tutto il riso venga tostato. La tostatura del riso consente a questo di prendere subito il bollore senza rilasciare troppo amido.
A questo punto versiamo il bicchiere di vino rosso, io ho usato quello che di norma beviamo pasteggiando ovvero del grignolino. Fatelo evaporare  ed iniziate a versare un mestolo di brodo sul riso. Ne aggiungerete un'altro quando questo sia stato assorbito  e via di questo passo, un mestolo alla volta, a cottura quasi ultimata aggiungete le fragole a fettine  e mescolando delicatamente continuate la cottura. Le fragole conferiranno un bel colore al riso e anche un piacevole profumo. A cottura ultimata, a fuoco spento aggiungete il parmigiano grattugiato e mantecate. Lasciate riposare qualche minuto e impiattate decorando  i piatti con le fragole tenute da parte.
Un piatto di realizzazione semplice ma d'effetto sofisticato. Vi farà fare bella figura!

martedì 3 aprile 2012

Nuova collaborazione - Caseificio Spadi Enzo

Sono molto contenta di presentarvi una nuova collaborazione, questa volta con il Caseificio Spadi Enzo di Roccastrada in provincia di Grosseto che mi ha gentilmente inviato i suoi prodotti.
Ho ricevuto quattro tipi diversi  di formaggio:
il Grotta - pecorino stagionato in grotta
Pecorino stagionato Dop
Caciotta mista alta Maremma
Ricotta salata


Grazie al Caseificio Spadi Enzo

Naturalmente non ho resistito alla curiosità e alla golosità, perchè a me i formaggi piacciono davvero molto, e questi vi assicuro sono davvero eccellenti!!!
Del resto non poteva che essere così considerando l'esperienza di quest'Azienda, infatti la Famiglia Spadi è legata alla lavorazione del latte e del formaggio da tempo ormai immemorabile. Gli antenati Spadi, originari di Marradi, un paesino nell'appennino toscano  tra Firenze e Faenza, facevano quella che veniva chiamata "la transumanza", ovvero in inverno raggiungevano le coste tirreniche in maremma, dove il clima più mite permetteva pascoli più verdi ed in estate tornavano verso le fiorite montagne dell'appennino. Erano circa due settimane di cammino a piedi, con tutti i pericoli e le difficoltà che si potevano incontrare sulle strade rurali dell'Italia antica. Negli anni ‘40 Angelo Spadi trovò moglie a Roccastrada, un pittoresco paesino medioevale  sulle colline tra Siena e Grosseto, dove decise di stabilirsi sfruttando il mestiere che aveva praticato fin da bambino ovvero fare il formaggio.
    Il primo "caseificio" non si può neanche chiamare tale: era una soffitta in cui venivano portati a braccio secchi di latte, versati poi in un pentolone gigante dove avveniva la cagliata. Il piccolo Enzo Spadi allora bambino guardava con ammirazione suo padre Angelo che come per magia trasformava  il latte, in qualcosa di solido, il formaggio. Le delizie prodotte in questa piccola "fucina" dei sapori andavano a ruba nel paesino di Roccastrada e presto la voce si sparse nelle zone limitrofe tanto che a comprare "formaggio Spadi" arrivava pure gente da Siena o da Grosseto. Spadi Angelo decise quindi di dedicare tutto a questo mestiere e portare l'attività in un fabbricato per aumentare la produzione. Per un ex-pastore questo era un investimento enorme ma i fatti gli dettero ragione.
Nel 1977 Enzo Spadi prese in mano le redini dell'attività continuando con la stessa passione il vecchio mestiere del casaro lasciatogli dal padre. Nel 1997 il Caseificio Spadi Enzo si è trasferito in un nuovo stabilimento più grande, destinando il vecchio alla produzione della ricotta e si è dotato di un sistema moderno di produzione che non esclude, anzi, migliora l’arte delle mani esperte del casaro.
In totale l’area coperta del reparto produzione è di 1500 mq con 22 addetti fissi più alcuni stagionali.
Nel corso degli anni il caseificio si è specializzato nella produzione di formaggi di latte ovino, formaggi a base di latte misto ovino/bovino e di ricotta ottenuti sempre con lavorazioni seppure molto standardizzate con forte richiamo alla tradizione.



Invito tutte/i voi a visitare il loro sito e a scoprire i prodotti
http://www.caseificio-spadi.it
e anche  la loro pagina facebook, cliccando su "mi piace"
http://it-it.facebook.com/pages/Caseificio-Spadi-Enzo/347241325415

lunedì 2 aprile 2012

La speranza che va oltre la fine - Poesia di Carol WojtYla

In occasione del settimo anniversario della morte di Carol Wojtyla vi propopngo una sua meditazione:


La speranza che va oltre la fine

Sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra,
in mezzo corrono macchine, partono razzi interplanetari...
dappertutto un moto centrifugo,
(l'uomo... sola scheggia di mondo che abbia un moto diverso...)
questo moto non giunge al nucleo immortale,
non libera dalla morte -
(l'uomo... sola scheggia di mondo che abbia un moto diverso...)
sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra,
e non distolgo il pensiero dal Tuo Volto
che il mondo non mi svela.
                           -
                 Carol Wojtyla

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Award...

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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