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Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità

This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


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lunedì 11 febbraio 2013

Sono qui.... arrivo con la neve

Non sono sparita... ho solo molti post arretrati da finire e pubblicare, ho fatto tante cose, e quale occasione migliore della prima nevicata di febbraio per rifarmi viva eh eh

intanto vi posto queste foto che ho scattato oggi  in giro per Torino, non molto definite perchè il mio telefonino è un po' vecchietto e un po' ciofeca.... vi assicuro che certi scorci della città erano davvero fiabeschi.
a presto cari amici....

sabato 2 febbraio 2013

una bimba con il carboncino

Quest'oggi pubblico questo ritratto di bimba che ho fatto al carboncino e fissato con l'apposito spray


sabato 26 gennaio 2013

Disegno ... una passione in più

Il mio blog parla di passioni, on pensiate che la mia sia presunzione, è semplicemnte curiosità, per tutto quanto è creativo. Come si fa, cjossà come viene, ci riuscirò, sono i quesiti che mi pongo e sono l'occasione per mettermi alla prova.
Oggi vi parlerò di disegno. Adoro disegnare e non potrebbe essere diversamente, dipingendo su tela e porcellana il primo passo è proprio il disegno, un abbozzo del soggetto che si vuole rappresentare. Ed è stato disegnando che ho trascorso i momenti più difficili della mia vita, perchè mi ha aiutato tantissimo a superarli.
Disegno a matita, a carboncino, oppure con matite colorate, ed ora vi mostrerò alcuni miei disegni....
 
un tenero micetto
 
 
oppure una femme fatale...
 

mercoledì 9 gennaio 2013

Cinema subalpino - Cabiria

Con il nuovo anno ho deciso di parlarvi di  un'altra mia passione, i film, in particolare quelli girati nella mia città. E' ormai da una decina di anni che Torino sempre più spesso fa da sfondo a importanti produzioni cinematografiche, ribadendo i suoi fulgori di inizio secolo quando nella capitale subalpina operavano diverse case di produzione cinematografica.
Colgo quindi l'occasione  per parlarvi di questi film, e di raccontarvi qualche curiosità oltre a farvi scoprire qualche angolo inedito della mia città. Mi sembra giusto iniziare questo ciclo di post dedicati ai film  "torinesi" da un colossal di inizio secolo.

CABIRIA - 1914
Il primo film di successo di cui si ha memoria che fu girato a  Torino fu Cabiria di Giovanni Pastrone. Fu un film muto del 1914 girato negli studi dell’Itala Film di Torino (oltre che in Tunisia e nelle valli di Lanzo) e sceneggiato oltre che da Pastrone da Gabriele D’Annunzio. Questi  scelse il titolo, Cabiria “nata dal fuoco” e si occupò delle didascalie. Il film è caratterizzato dal fatto che fu realizzato con tecniche di ripresa innovative per quei tempi, e divenne un vero e proprio colossal.
 
La trama narra di una ragazza vissuta ai tempi della guerra punica, figlia del ricco Batto, che viene salvata dall’incendio della sua casa dovuto all’eruzione dell’etna grazie alla sua nutrice. Nella fuga nutrice e bambina vengono portate a Cartagine e vendute come schiave a Kartalo che decide di immolare la bambina al Dio Moloch. La nutrice riesce ad incontrare il romano Fulvio Axilla che interviene durante la cerimonia del sacrificio e riesce a salvare la bambina. Intanto in Italia  Annibale varca le Alpi con i suoi elefanti, mentre Fulvio Axilla scappa via mare da Cartagine non prima di aver affidato Cabiria a Sofonisba la figlia di Asdrubale e sorella di Annibale. Nella sua fuga Axilla incontra Batto, padre di Cabiria, che viene così a conoscere che la figlia creduta morta vive invece a Cartagine. Passano gli anni, Scipione l’Africano, arriva a Cartagine con Axilla e assale il campo nemico. Sofonisba in un sogno rivive il mancato sacrificio di Cabiria, e temendo l’ira del Dio Moloch decide di far sacrificare la ragazza che nel frattempo è diventata la sua serva. La ragazza riesce a sfuggire ancora una volta al suo triste destino, Sofonisba  le accorda la grazia e la offre in sposa a Axilla.
 
Per chi appassionato di cinema venga a Torino, non può esimersi dal visitare il museo del cinema allestito dal 2000 all'interno della Mole Antonelliana. Nella sala principale detta Sala del Tempio ci si può riposare su divanetti  e ammirare proiezioni di film su schermi giganti, proprio sotto l'occhio vigile dell'idolo del film Cabiria.
 

domenica 6 gennaio 2013

I re Magi

I Re Magi
 
Era una notte azzurra
con tante stelle in cielo;
sopra le dune sparse
palme dal lungo stelo.
Dolce silenzio.
 I Magi
sopra cammelli bianchi
seguivan la cometa...
felici e un poco stanchi.
Venivan da lontano,
da regni d'oltremare,
scrutavan l'orizzonte
desiosi d'arrivare.
Ecco Betlemme alfine;
ecco, nella capanna,
un tenero Bambino
in braccio alla sua Mamma.
I vecchi Re si prostrano
e ognuno di loro
offre un suo dono splendido:
incenso, mirra e oro.
Cantano intorno gli angeli:
"All'umile Giudeo
s'inchinano i potenti:
Gloria in excelsis Deo!"
 
 

La Befana - G. Pascoli

La BEFANA 
La Befana

Viene viene la befana,
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.

Viene viene la Befana!

E s'accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso, or più lontano,
piano, piano, piano, piano.
 
 

sabato 5 gennaio 2013

I magi - A. S. Novaro

I Magi
 
La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori
 
 

martedì 1 gennaio 2013

filastrocca di Capodanno - G. Rodari

Filastrocca di Capodanno
Filastrocca di Capodanno
fammi gli auguri per tutto l’anno:
Voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,
Voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera,
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente

Buon anno, buon 2013!!!!

BUON 2013 A TUTTI !!!

lunedì 31 dicembre 2012

L'anno nuovo - G. Rodari

L’anno nuovo

Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno”.

mercoledì 26 dicembre 2012

una poesia di Natale al giorno - E' nato





E’ nato! Alleluia!
E’ nato il sovrano bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
La notte che già fu sì buia
risplende di un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaie
suonate! Squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma come nei libri hanno detto
da quattromill’anni i profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Da quattromill’anni s’attese
a quest’ora su tutte le ore.
E’ nato, è nato il Signore!
E’ nato nel nostro paese.
Risplende d’un astro divino
la notte che già fu sì buia.
E’ nato il Sovrano Bambino,
è nato! Alleluia, alleluia!
 
 

martedì 25 dicembre 2012



Auguri
 
Buon Natale
 
a tutte le mie amiche
 
e amici di blog

lunedì 24 dicembre 2012

 
 
Per chi domani scarterà qualche atteso regalo... serena notte

martedì 18 dicembre 2012

una poesia di Natale al giorno - Lo zampognaro

Lo zampognaro

Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“ Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“ Voglio che i bimbi trovino,

quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
“ Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso,
il bianco, il moro, il giallino “.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente:
se ci diamo la mano
i miracoli si fanno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
 
-
G. Rodari
 
 

lunedì 17 dicembre 2012

sciarpa handmade...finalmente le foto

Eccomi qui a parlarvi ancora di regali: come vi dicevo nei giorni scorsi quest'anno ho optato per regali fatti con passione con le mie mani, un po' per regalare qualcosa  di sè, un po' per risparmiare che di questi tempi non fa male, ma anche, perchè no, sentire più vivo il senso del Natale come sacrificare qualcosa di sè, ad esempio il tempo impiegato per sferruzzare, e donarlo ad altri.
Ad alcune persone ho deciso di regalere degli scaldacolli fatti ai ferri con un filato in voga, insomma, alla moda eh eh. Parlo dei filati a rete che molti lanifici hanno prodotto proprio per creare scaldacolli, sciarpe oppure voulant con i quali abbellire maglie o anche borsette.
Questo gomitolo è solo uno dei due che ho usato per uno scaldacollo nel colore verde,  tanto di moda quest'anno. Si tratta del filato Cabaret che è una rete abbastanza grande rifinita con dei piccoli ponpon piatti e sfumata in toni chiari e scuri.
Questo è il risultato della lavorazione, che ho scelto di fare su entrambi i lati a diritto, così da ottenere l'effetto volant da entrambi i lati dello scaldacollo. Insomma, si ottiene un effetto più vaporoso.
Ecco qua:

domenica 16 dicembre 2012

Anticipazioni e ricerca di idee


Mancano solo dieci giorni  al  Santo Natale....
ho quasi terminato la realizzazione dei regali, e sto pensando a cosa poter cucinare di buono. Le idee sfogliando le riviste sono tante, patè di pollo con pistacchi, una ricetta bella anche da vedere, o sformatini di salmone (lo sformatino piace sempre) e come primo? le crespelle o è meglio i tortelli con provola e speck? o una crema di castagne con i funghi per essere più originali?
Di sicuro c'è il dolce che sarà tradizionale, ovvero un panettone e molto  probabilmente sarà un panettone che mi è stato regalato da mia cognata.
Questo dolce anzichè panettone è chiamato focaccia, ma la sua forma è identica ad un panettone alto milanese ed  è una specialità di Tabiano, in Emilia.  



La sua pasta,  che richiede 36 ore di lavorazione,  è arricchita da frutta a pezzettoni e da una spruzzata di sciroppo, scelto secondo la varietà di Focaccia, nel mio caso è al maraschino, ma le fanno anche al Grand Marnier, alla Birra e al The Verde.
La peculiarità di questo dolce è di avere  una percentuale di grassi molto inferiore al panettone classico (che per legge deve avere una quantità di materia grassa non inferiore al 16%), invece la focaccia è più leggera con solo l'11,3% di  materia grassa, avendo ridotto la dose di burro, nonostante ciò è un prodotto di pasticceria parecchio goloso.
Insomma la focaccia al maraschino è una certezza, per ora l'unica del pranzo di Natale, per il resto ci penso  e vi farò sapere. E voi cosa cucinerete per il 25?
   




E' arrivata la neve....

Siamo a dicembre e dopo averla evocata tanto ecco è arrivata la neve!
Ieri mattina  ho alzato le tapparelle e ... sorpresa, il balcone era tutto bianco!
Ma anche i tetti e le strade.... la mia auto sotto alcuni centimetri di neve candida.

E questa mattina invece ho scattato, fuori città, questa bella foto, una romantica chiesetta, un abete e la neve che da ieri ancora non si è del tutto sciolta.

giovedì 13 dicembre 2012

santa Lucia e ... arrivano i regali

Ciao a tutte/i, sono stata assente un  po' perchè il lavoro in ufficio, e la preparazione dei regali fatti handmade mi ha preso abbastanza tempo.  Aggiungiamoci poi che ho qualche problema con blogger nel caricare le foto, (praticamente non mi consente più di caricarle direttamente dal pc e pur usando come host lo spazio foto in libero, a volte l'operazione non riesce. Non ho ancora capito perchè).
Ma a parte questo eccomi qui.
Santa Lucia è il santo del giorno, già in passato ve ne ho parlato e qui riscrivo perchè il giorno di Santa Lucia è in molte località italiane il giorno in cui ci si scambia i regali.



e a proposito di regali ecco cosa ho pensato di regalare per questo Natale.
Ho pensato a qualcosa di utile, che potessi fare di persona e che quindi parlasse di me.
Ho realizzato con dei filati moda delle sciarpe e degli scaldacolli ai ferri  che sono un toccasana per chi come me e come le mie amiche lavora alla scrivania molte ore in un ufficio dove la spending review tiene basso il riscaldamento.
Ho unito quindi l'utile al dilettevole, in quanto sferruzzare queste sciarpe mi ha permesso di regalarmi momenti di vero relax, e presto, blogger permettendo vi mostrerò le foto dei miei lavori. 
 

mercoledì 12 dicembre 2012

Una poesia di Natale al giorno - il mago di Natale

 
 
 
Il mago di Natale
S'io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l'alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all'Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po' di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
 
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d'ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an'roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s'intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l'albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l'albero del panettone
in viale Buozzi
l'albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all'albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
 
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l'albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago. 
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.

lunedì 10 dicembre 2012

una poesia di Natale al giorno - Filastrocca di Natale


Filastrocca di Natale

 

Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.

 
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
 
 

sabato 8 dicembre 2012

mercoledì 5 dicembre 2012

Una poesia di Natale al giorno - A Gesù Bambino -U. Saba




A Gesù Bambino
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’i o sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.
 
 
 
 

martedì 4 dicembre 2012

Luci d'artista a Torino

Si avvicina il periodo delle feste natalizie   e come ogni anno ormai dal 1998 Torino s'illumina non di decorazioni banali ma di luci d'autore, una trentina di artisti hanno creato in questi anni, con la luce, delle opere d'arte che ogni anno, intorno al mese di novembre, vengono montate nelle vie e nelle piazze della città. Sino al 13 dicembre queste installazioni artistiche luminose saranno visibili, ed è carino passeggiare nel centro di Torino e cercarle.
In queste foto vi propongo solo alcune delle installazioni: partendo dall'alto da sinistra verso destra, Vele di Natale di Vasco Are quest'anno esposte in via Lagrange, Luci in bici di Martino Gamper  in piazzetta Madonna degli angeli, Planetario di Carmelo giammello in via Roma, e infine il racconto Luì e l'arte di andare nel bosco di Luigi Mainolfi che troverete in via Maria Vittoria.

domenica 2 dicembre 2012

Una poesia di natale al giorno - Dicembre

In questo periodo che dovrebbe preparare alla gioia, per qualcuno, della rinnovata nascita di Gesù, per altri, al ricevimento dei regali, in quest'anno che per tanti italiani è stato difficile voglio fare un regalo ai miei compagni di blog, semplice ma spero gradito: ogni giorno una poesia riferita al Natale augurando con esse un momento di serenità e relax.




Io son Dicembre, vecchietto, vecchietto,
l'ultimo figlio dell'anno che muore.
Ma quando nasce Gesù benedetto
reco nel mondo la pace e l'amore.
Porto col ceppo girando i camini
dei bei regali ai bimbi piccini.
 
 
 
 

lunedì 19 novembre 2012

Vitello tonnato

Il vitello tonnato mi riporta alla mia infanzia, io che ero poco amante della carne, non che ora lo sia, lo mangiavo con gusto e con la soddisfazione di mia mamma. E allora come fare in casa un buon vitello tonnato, che per altro è un piatto tipicamente piemontese?
Prendete un taglio di bovino, va molto bene il magatello, ponetelo in una pentola con dell'acqua salata, insime ad una carota, a dei gambi di sedano, una cipolla, due foglie di alloro, un rametto di rosmarino, e cuocetelo a fuoco basso per quasi due ore, dopodichè fatelo raffreddare nel suo brodo, in modo che non si asciughi.
Prendete 150 g di tonno, io preferisco quello sott'olio, 3 acciughe gia in filetti, 10 capperi, 3 tuorli d'uovo sodi, e poneteli in una ciotola con un cucchiaio di olio d'oliva meglio se extravergine, e un paio di cucchiai del brodo di cottura. Frullate il tutto con un mixer di quelli ad immersione sino a quando otterrete una bella salsa cremosa.
Scolate la carne e affettatela. Dovrete tagliare delle fette non troppo spesse e ricoprirle della salsa. Potrete guarnire come meglio credete, io amo usare qualche cappero sotto sale che faccio rinvenire in acqua fresca.
 
 
 

sabato 17 novembre 2012

l'invidia

Su li stessi scalini de la chiesa
c'è uno sciancato co' la bussoletta
e una vecchia co' la mano stesa.
Ogni minuto lo sciancato dice:
- moveteve a pietà d'un infelice
che sò tre giorni che nun ha magnato... -
E la vecchia barbotta: - Esaggerato!
-
Trilussa
 

Oggi voglio parlarvi di uno dei peccati capitali, che penso sia parecchio  diffuso e pure antico: L'invidia.
L'invidia può essere definita cone un sentimento d'insoddisfazione e risentimento, di astiosa irritazione di fronte alla fortuna, al benessere, al successo  o a qualità altrui, che ovviamente l'invidioso non ha, oppure ha ma non è capace di valorizzare.
Dante collocò gli invidiosi nel secondo girone del Purgatorio, con le palpebre cucite con fil di ferro perchè in vita avevano guardato con invidia alle condizioni altrui.
L'atteggiamento dell'invidioso  è quello di sentirsi umiliato e quindi di svalutare chi ha di più,  cercare giustificazioni per i suoi successi ipotizzando possibili ammanicamenti e privilegi,  danneggiarlo e denigrarlo sino a volerne la  sconfitta.
Le persone invidiose dovrebbero riflettere meglio su cosa possiedono  e cosa invece non hanno giungendo alla conclusione che l’indispensabile nella vita ce l'ha ciascuno di noi e molte cose sono davvero superflue. Personalmente mi domando come si possa essere invidiosi di qualcuno che ad esempio ha una grande casa, o un'auto di lusso o una eccellente posizione lavorativa, senza tener conto di che situazione globale viva quella persona, forse ha una bella casa,  sì ma la sua vita è stata segnata da lutti, da malattie, dalla solitudine.   Perchè allora invidiarlo solo per un aspetto? Insomma, io sono convinta che per invidiare qualcuno bisogna che questi possegga tante qualità da essere quasi perfetto: deve avere bellezza, salute, intelligenza, ricchezza e successo. Allora vale la pena rodersi d'invidia, altrimenti lasciamo perdere!
D'altro canto l'invidia secondo me nasce dal fatto che alcuni di noi danno troppa importanza al giudizio degli altri, magari di persone quasi sconosciute o che ragionano spinte da  pregiudizi, e questo a mio parere è molto sbagliato perchè non fa altro che condizionarci e omologarci ad altri diventando la copia di un'altro mentre invece dovremmo, anche se può sembrare difficile,  cercare di essere noi stessi, unici, e diversi dalla massa.
Voi che ne pensate?
 
 
 


venerdì 9 novembre 2012

Cosciotti di lepre con patate al forno


Questo collage vi illustra il piatto che ho realizzato in questi giorni di autunno... cosciotti di lepre accompagnati da patate al forno.
Naturalmente io ho cucinato i cosciotti perchè era la parte della lepre che avevo a disposizione ma la ricetta è valida anche per la lepre intera.
Ingredienti
chiaramente è necessario avere la lepre... in questo caso i cosciotti che metteremo in un recipiente di ceramica immersa in abbondante vino rosso, al quale aggiungeremo un cucchiaio di bacche di ginepro, chiodi di garofano, foglie di alloro e altri gusti che vi aggradano (rosmarino, salvia, etc), 3 scalogni affettati finemente, 4 carote a rondelle. Lasciamo il tutto a riposare e frollare per due giorni in frigorifero in questo modo ammorbidiremo la carne e toglieremo quel sapore troppo selvatico che talvolta questo tipo di carni hanno.


Prendete un tegame abbastanza capiente e scaldate dell'olio con una noce di burro e fatevi rosolare i cosciotti scolati dal vino aromatizzato.Quando la carne sarà rosolata aggiungete a poco a poco il vino e gli aromi e continuate la cottura a fuoco lento, aggiungendo il vino man mano che quello precedente si consuma sino a terminarlo del tutto e voltanto i cosciotti per una cottura omogenea. Nel tegame dovrete avere la carne cotta ma morbida, lo scalogno e le carote cotte le potete frullare inmodo da ottenere un buon fondo che accompagnerà la carne. Per le patate, una volta sbucciate e tagliate a fette tutte dello stesso spessore, le porrete nella leccarda ricoperta di carta da forno, se volete aggiungete rosmarino e appena un filo d'olio e infornate nel forno preriscaldato a 180°C. Cuocete per circa 15 minuti, poi io per com'è il mio forno (tende a cuocere di più nella parte anteriore vicino allo sportello) volto la leccarda e continuo la cottura per altri 15 minuti. Impiattare cosciotti con il loro fondo di cottura e le patate al forno e ... buon appetito.

sabato 3 novembre 2012

tre al prezzo di uno !

Tre al prezzo di uno, ovvero tre romanzi raccolti in un sol volume  al costo di 5.90 euro.
Un prezzaccio, una super offerta per questo libro che nasce dalla creatività di Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice,  vincitrice del premio selezione Bancarella nel 2009 con SOS Amore,  ha pubblicato per Newton Compton editori tre romanzi che raccontano le peripezie sentimentali e lavorative, i sogni e le delusioni  di Monica, giovane donna italiana che vive a New York.
Mi piaci da Morire
L'amore non fa per me
L'amore mi perseguita
 
sono i titoli di questi romanzi in stile romantico inglese, leggeri e ironici. caratterizzati da una scrittura scorrevole che fa venir voglia di vedere come finisce. Pubblicati nel 2005 da allora sono arrivati alla diciottesima ristampa.
Li consiglio per una lettura spensierata nonostante vengano toccati anche temi attuali. Buona lettura!

venerdì 2 novembre 2012

2 novembre

Questa volta vi propongo questa poesia famosa di Totò, mi pare proprio adatta alla ricorrenza odierna.... ed è anche un modo per riflettere sulla vita e sul nostro modo d'essere.
 
A' Livella
Ogn'anno, il due novembre, c'è l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.
Ogn'anno, puntualmente, in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado, e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.
St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio
(Madonna!) si ce penzo, che paura!
ma po' facette un'anema e curaggio.
'O fatto è chisto, statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io, tomo tomo, stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.
"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del '31".
'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele, cannelotte e sei lumine.
Proprio azzeccata 'a tomba 'e 'stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata, senza manco un fiore;
pe' segno, sulamente 'na crucella.
E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola, che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!
Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo 'stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i 'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura... nnanze 'e cannelotte.
Tutto a 'nu tratto, che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje: stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato... dormo, o è fantasia?
Ate che fantasia; era 'o Marchese:
c'o' tubbo, 'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'na scopa mmano.
E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?
Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo... calmo calmo,
dicette a don Gennaro: "Giovanotto!
Da Voi vorrei saper, vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir, per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va, sì, rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava, sì, inumata;
ma seppellita nella spazzatura!
Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo, quindi, che cerchiate un fosso
tra i vostri pari, tra la vostra gente".
"Signor Marchese, nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo, obbj'... 'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".
"E cosa aspetti, oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"
"Famme vedé... piglia 'sta violenza...
'A verità, Marché, mme so' scucciato
'e te senti; e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...
Ma chi te cride d'essere... nu ddio?
Ccà dinto, 'o vvuo capi, ca simmo eguale?...
...Muorto si' tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato è tale e qquale".
"Lurido porco!... Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri, nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale... Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo... 'int'a cervella
che staje malato ancora È fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?... è una livella.
'Nu rre, 'nu maggistrato, 'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto, 'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò, stamme a ssenti... nun fa' 'o restivo,
suppuorteme vicino - che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie... appartenimmo â morte!".
 
                            -
              Antonio De Curtis               
 
 
La livella
Ogni anno, il due novembre, c'è l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno deve fare questa gentilezza;
ognuno deve avere questo pensiero.
Ogni anno, puntualmente, in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado, e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo di zia Vincenza.
Quest'anno m'è capitata un'avventura ...
dopo aver compiuto il triste omaggio
(Madonna!) se ci penso, che paura!
ma poi mi diedi anima e coraggio.
Il fatto è questo, statemi a sentire:
si avvicinava l'ora di chiusura:
io, piano piano, stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.
"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del '31".
Lo stemma con la corona sopra a tutto ...
...sotto una croce fatta di lampadine;
tre mazzi di rose con una lista di lutto:
candele, candelotte e sei lumini.
Proprio accanto alla tomba di questo signore
c’era un'altra tomba piccolina,
abbandonata, senza nemmeno un fiore;
per segno, solamente una piccola croce.
E sopra la croce appena si leggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardandola, che pena mi faceva
questo morto senza neanche un lumino!
Questa è la vita! tra me e me pensavo...
chi ha avuto tanto e chi non ha niente!
Questo pover'uomo s'aspettava
che anche all’altro mondo era pezzente?
Mentre rimuginavo questo pensiero,
s'era già fatta quasi mezzanotte,
e rimasi chiuso prigioniero,
morto di paura... davanti alle candele.
Tutto a un tratto, che vedo da lontano?
Due ombre avvicinarsi dalla mia parte...
Pensai: questo fatto a me mi pare strano...
Sono sveglio...dormo, o è fantasia?
Altro che fantasia! Era il Marchese:
con la tuba, la caramella e il pastrano;
quell’altro dietro a lui un brutto arnese;
tutto fetente e con una scopa in mano.
E quello certamente è don Gennaro...
il morto poverello... il netturbino.
In questo fatto non ci vedo chiaro:
sono morti e si ritirano a quest’ora?
Potevano starmi quasi a un palmo,
quando il Marchese si fermò di botto,
si gira e piano piano... calmo calmo,
disse a don Gennaro: "Giovanotto!
Da Voi vorrei saper, vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir, per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va, sì, rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava, sì, inumata;
ma seppellita nella spazzatura!
Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo, quindi, che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente".
"Signor Marchese, non è colpa mia,
io non vi avrei fatto questo torto;
mia moglie è stata a fare questa fesseria,
io che potevo fare se ero morto?
Se fossi vivo vi farei contento,
prenderei la cassa con dentro le quattr'ossa
e proprio adesso, in questo stesso istante
entrerei dentro a un'altra fossa".
"E cosa aspetti, oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"
"Fammi vedere! prendi 'sta violenza...
La verità, Marchese, mi sono stufato
di ascoltarti; e se perdo la pazienza,
mi dimentico che son morto e son mazzate!
Ma chi ti credi d'essere...un dio?
Qua dentro, vuoi capirlo che siamo uguali?...
...Morto sei tu , e morto son pure io;
ognuno come a un altro è tale e quale".
"Lurido porco!... Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri, nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".
"Ma quale Natale, Pasqua e Epifania!!!
Te lo vuoi ficcare in testa... nel cervello
che sei ancora malato di fantasia?...
La morte sai cos’è?... è una livella.

Un re, un magistrato, un grand’uomo,
passando questo cancello, ha fatto il punto
che ha perso tutto, la vita e pure il nome:
non ti sei fatto ancora questo conto?
Perciò, stammi a sentire... non fare il restio,
sopportami vicino - he t'importa?
Queste pagliacciate le fanno solo i vivi:
noi siamo seri… apparteniamo alla morte!"

mercoledì 31 ottobre 2012

Vi presento il mio UFO

Questa sera un vero scoop.... vi voglio svelare un segreto che tengo chiuso in un cassetto da qualche tempo... vi mostro il mio UFO.
Non abbiate paura non vi propongo un incontro del terzo tipo, del resto sono sicura che non sono l'unica ad avere un UFO in casa! ho scoperto gironzolnado per i blog che dicesi Ufo lavori di ricamo o maglia non finiti.
Chissà quante di voi hanno un Unfinisched object in qualche cassetto?!
il miom è questo, l'avevo iniziato anni fa, ed è proprio all'inizio, mi piacerebbe portarlo avanti:


questo è lo schema

martedì 30 ottobre 2012

cheese cake salato, pomodorini ed olive

Questo autunno è davvero ancora molto caldo, non sembra autunno e allora  un piatto fresco e veloce da realizzare ci sta ancora bene. Colorato, profumato e adatto a tutta la famiglia.
Ingredienti:
fette biscottate
ricotta
pesto genovese
pomodorini
olive
Le fette biscottate le ho usate sbriciolate e amalgamate al burro per creare la base della torta. una volta sbriciolate le fette e mescolate al burro ammorbidito ho aggiunto un mio ingrediente segreto (ma visto che ci leggono in pochi ve lo dirò, granella di nocciola). A parte lavorate la ricotta con il pesto alla genovese, in modo da ottenere una crema omogenea. Spalmate questa crema sulla base di fette biscottate che avete creato  e sopra ponete dei pomodorini affettati. guarnite con basilico e olive snocciolate. fate riposare in frigo e servite.

venerdì 26 ottobre 2012

cavolini di bruxelles ripieni

Pulite i cavolini di Bruxelles, lavateli e lessateli. Meglio ancora sarebbe farli cuocere a vapore, come ho fatto io, mettendoli sopra una reticella immersa in due dita d'acqua e poi nella pentola a pressione.

Una volta cotti, si taglia la sommità e si svuotano. Questi "ritagli" vanno messi in una casseruola, con sale  e pepe e fatti cuocere mescolando affinchè si asciughino.Aggiungere  la panna e 20 grammi di burro, ed un bel cucchiaio di curcuma in polvere. Mescolate e continuare la cottura ancora per qualche minuto. Prendete i cavolini svuotati e  riempiteli con il composto precedentemente preparato.

Potete guarnire i cavolini in maniera semplice appoggiandoli a foglie di lattuga sul piatto da portata.... e poi
.... Buon appetito

lunedì 22 ottobre 2012

Ninna Nanna - R. M. Rilke

ancora una poesia intitolata Ninna nanna...                               
                                
Se un giorno io ti perda, 
potrai dormire senza che io spanda,
come il tiglio la sua fronda,
sopra di te il mio bisbiglio?

Senza ch'io vegliando
Quasi come palpebre parole
Sulle tue membra, sui tuoi seni,
sulla tua bocca deponga.
Senza che a chiave io ti chiuda e ti lasci
Sola con tutto ciò ch’è tuo,
come un giardino fitto di melisse
e di anice stellato.
-
Rainer Maria Rilke

domenica 21 ottobre 2012

punto croce monocromo - cuore

Vi propongo un nuovo schema da ricamare in monocromo con il colore che preferite per questo genere di lavori.
Tra l'altro questo schema può essere utilizzato anche per realizzare un bel lavoro al filet.
E allora, buon lavoro....
 
 

venerdì 19 ottobre 2012

William Blake - Ninnananna

Ninnananna
 
Sogni dolci, formate un'ombra
sopra la testa del mio bell'infante;
sogni dolci di ruscelli ameni
accanto a raggi di luna, felici, silenti.
 
Dolce sonno, con morbide piume
tessi una corona d'infante per la tua fronte;
Dolce sonno, angelo mite,
sospenditi sopra il mio bimbo felice.
 
Dolci sorrise, nella notte
libratevi sopra il mio diletto
dolci sorrisi, sorrisi della mamma,
che tutta la santa notte incantano.
 
Dolci gemiti, sospiri come di colomba,
non scaccino il torpore dai tuoi occhi.
Dolci gemiti, sorrisi più dolci,
che tutti i miti gemiti incantano.
 
Dormi, dormi, bimbo felice,
tutto il creato dormì e sorrise;
dormi, dormi, un sonno felice,
mentre per te piange tua madre.
 
Dolce bimbo, nel tuo volto
posso rintracciare l'immagine divina.
Dolce bimbo, una volta, come te,
il tuo creatore giacque e pianse per me,
 
Pianse per me, per te, per tutti,
quando fu un piccolo infante,
tu sempre vedi la sua immagine,
un volto celeste che sorride su di te,
 
Sorride su di te, su me, su tutto;
egli divenne un piccolo infante.
I sorrisi di bimbi sono i suoi sorrisi,
che al cielo e alla terra danno pace.
-
Willian Blake

martedì 16 ottobre 2012

William Blake - gioia d'infante

Gioia d'infante
 
"Non ho nome: ho appena due giorni di vita".
Come ti devo chiamare?
"Sono felice,
Gioia è  il mio nome"
Che la dolce gioia sia la tua sorte!
 
Bella gioia!
Dolce gioia che hai solo due giorni,
dolce gioia ti chiamo:
e tu sorridi
mentre io canto,
che la dolce gioia sia la tua sorte!
-
William Blake
 

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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