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giovedì 9 febbraio 2023

REGGIA DI VENARIA: i giardini d'inverno

Con l'occasione della visita alla mostra di John Constable e complice la bella giornata di sole abbiamo approfittato per fare una bella passeggiata nei giardini della Reggia di Venaria. Sorpassata la torre dell'orologio si entra nella corte d'onore dove al centro si ammira la fontana del cervo
mantenedo la destra e passando di fianco all'edificio Juvarriano si cammina sulle mura castellamontiane che fiancheggiano nella parte in alto il giardino a fiori e nella parte più in basso la peschiera e dove si ammira il giardino delle sculture fluide di Giuseppe Penone
Direzione verso la luce è un opera dell'artista contemporaneo Giuseppe Penone si tratta di una scultura in bronzo a forma di albero di dodici metri che si estende in verticale alla ricerca della luce e che libera vapori mentre Idee di pietra è un opera raffigurante un albero di bronzo che sostiene una pietra tra i rami si giunge cosi alla fontana d'ercole e alla allea centrale con il canale e i cigni.
Le stampe rappresentano la fontana d'ercole com era stata concepita a suo tempo: progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte fu realizzata intorno al 1670, era un teatro d'acque formato da due scalinate che circondavano la vasca centrale e univano il giardino basso con quello alto. Al centro della vasca la statua dell'Ercole che vince il mostro di Idra e intorno statue di sirene e tritoni con uno sfondo di grotte.

domenica 5 febbraio 2023

Una domenica a : Avigliana

E' domenica, sebbene l'aria sia fresca splende un sole che riscalda gli animi, l'occasione è buona per fare un giro appena fuori città. Avigliana è un paese a circa venti chilometri da Torino gradevole per trascorrere una giornata in riva al lago, o meglio ai laghi perchè ne troviamo ben due, il lago Grande e il lago Piccolo. Questa cittadina si trova nella val susa ed è davvera interessante da visitare in quanto si tratta di un vero e proprio gioiello medievale. Vi consiglio infatti di visitare il borgo storico, sarà come fare un salto nel Medioevo, torri, mura e porte che un tempo facevano parte delle mura difensive e archi e bifore in cotto creano angoli suggestivi. Purtroppo rimangono solo alcune rovine del castello posto sulla sommità dell'abitato. La visita di Avigliana non è completa senza una bella passeggiata lungo le sponde del lago Grande con le sue passerelle sospese , papere e gallinelle che popolano queste acque e non può dirsi conclusa sa non comprende la visita al Santuario della Madonna dei Laghi che si affaccia in posizione panoramica sulla sponda del Lago Grande. La chiesa fu costruita nella prima metà del 1600 legata alla devozione della Madonna del Latte, un'immagine dipinta su un pilone lungo la strada che collegava Avigliana a Giaveno e che ora è inglobato in una cappella della Chiesa. Secondo la tradizione, davanti a questa immagine pregò Bona di Borbone, sposa di Amedeo VI, il conte Verde. La principessa sabauda voleva a tutti i costi un figlio maschio: nel 1360 il desiderio si esaudì ed ella diede alla luce Amedeo VII, detto il ConteRosso.
E infine una pausa sulla terrazza vista lago, ci sta proprio bene, magari davanti a un caffè e qualche dolcetto.

mercoledì 2 novembre 2022

Val Varaita: Pontechianale

La gita che oggi vi racconto ci ha portati nell'ultimo comune della Valle Varaita che s'incontra prima di arrivare in Francia ed è formato da diverse frazioni disposte intorno al lago artificiale di Castello.
Dopo essere stato un dominio dei vecovi di Torino nel 1700 passò al Regno Sabaudo. Il comune è insetito nel circuito dei borghi più belli d'Italia. Infatti il borgo è reso caratteristico dalla piccola chiesa di San Antonio col suo campanile a vela e all'interno un ciclo di affreschi purtroppo un po' malmessi risalenti alla prima metà del XV secolo.
Anche la chiesa di San Lorenzo presenta aspetti curiosi come l'altare
Sempre a Pontechianale interessante anche la visita al Museo del costume e dell'artigianato tessile della VAlle Varaita
Anche in questa località oltre alla natura troviamo anche arte, storia e tradizione e per questo ritengo sia una meta interessante sia nel periodo primaverile che in quello estivo per fuggire anche dall afa delle città.

domenica 3 aprile 2022

ANCORA NOVARA


 Dopo essere stata a Novara per ammirare le opere della mostra "il mito di Venezia" ci siamo tornati per visitare il suo centro, ammirarne i palazzi ed i negozi.

Dopo aver parcheggiato a fianco del castello abbiamo fatto una passeggiata sino alla libreria Lazzarelli, la mi a libreria preferita, mi incanto ogni volta davanti alle sue vetrine e alle bancarelle che sono sistemate sotto i portici davanti al negozio: ce n'è peer tutti i gusti.

un caffe e un paio di paste dal Fornaio e poi a visitare San Gaudenzio, sempre tutta da ammirare dentro e fuori.











L'altare dell'Angelo in marmo rosso di Verona con  le colonne in  marmo nero di Varenna, ha al centro  la tela di Giacinto Brandi raffigura l'angelo custode che tiene per mano il bambino e lo trascina dal buio del pericolo al luminoso bene, in un volo dalla terra al cielo


Sicuramente da non perdere nella visita della basilica è il polittico di Gaudenzio Ferrari racchiuso in una bella cornice di legno dorato settecentesca con angeli telamoni sormontati  da capitelli e bocche di leone, 


Nell'altare della circoncisione troviamo opere dei Fiammenghini  i fratelli Giovanni Battista e Giovanni Mauro della Rovere, nel grande tela tra i personaggi inseriti in un'elegante architettura barocca si riconosce Gesù bambino, san Giuseppe, la Madonna ma anche la Sibilla che indica dietro di sè il libro della sapienza pagana


All'interno della Basilica si trova la statua del Cristo Salvatore, in bronzo ricoperto di lamine d'oro alta quasi 5 mesi, che in origine es-ra posta sulla cupola, dove ora si trova una moderna copia in vetroresina .


La visita di Novara non poteva non passare per il bel negozio della Camporelli in vicolo Monte Ariolo, ditta famosa in città per i biscottini tipici che nascono dall'esperienza di cinque generazioni.

Concludiamo la visita tornando verso il parcheggio ttraversando il rigoglioso parco cittadino che circonda il castello





Abbiamo trascorso un bel pomeriggio... anche mooolto dolce :-)


sabato 5 febbraio 2022

NOVARA - LA GALLERIA DI ARTE MODERNA GIANNONI

 Dopo aver visitato la mostra il Mito di Venezia, abbiamo deciso di approfittare dell'occasione offerta dal biglietto di ingresso di tale mostra che consente anche l'ingresso alla poco lontana Galleria Giannoni.

Infatti addentrandosi nel centro di Novara e precisamente nel cortile del Broletto si accede a questa galleria.



Il Broletto è un complesso di edifici medievali di stili differenti che racchiudono un cortile interno: il palazzo più antico è quello detto "del comune", poi troviamo il palazzo del Podestà caratterizzato da un porticato sovrastato da monofore  con decorazioni i n cotto, il palazzo dei "Referendari" senza un porticato che si apre sul cortile. All'interno di questo complesso è ospitta la galleria Paolo  e Adele Gianoni che si compone di 13 sale dove sono esposte circa 800 opere. 

La galleria inizia con una prima sezione dedicata al Risorgimento infatti nella  prima sala è esposta la grande tela di Giovanni Fattori "cavalcata di soldati nel bosco"


Ma vi sono anche due  dipinti di piccolo formato rappresentanti "La madre al campo" di Domenico Induno






e la "sentinella Garibaldina", di Gerolamo Induno ed altre 15 opere








La Sezione 2 è dedicata al tema "dal racconto del passato alla registrazione della vita moderna", troviamo qui la tela di Angelo Anchini "Circus Romanus" rappresentante una donna stesa  in un'arena dell'antica Roma


in "Ancora un bacio" l'artista Italo Nunes Vais è rappresentato l'abbraccio affettuoso di due donne


invece di Daniele Ranzoni troviamo il ritratto del "cagnolino bianco della principessa Troubetzkoy


Un'opera che a me piace molto è  "Idillio" di Bartolomeo Giuliano





















La terza sezione è dedicata al tema della "natura in poesa e del paesaggio in plen air"è qui che troviamo raffigurazioni di paesaggi e composizioni naturaliste come "il torrente " di Guglielmo Ciardi



"Paesaggio del lago Maggiore nei dintorni di Steesa" di Guido Boggiani dove il gioco di luce fra il cielo e la superficie dell'acqua rappresentano la sensibilità naturalistica dell'artista


Questo dipinto è "La spiaggia di Alassio" di Emilio Gola




Interessante, in questa sezione, anche il dipinto "Sul lago di Mergozzo" di Paolo Sala


Lo studio e la riproduzione pittorica  della figura umana è sicuramente  uno dei temi dell'Ottocento e del primo Novecento, e ad essa è dedicata la Sezione 4 della galleria
Tra i dipinti esposti in questa sezione sicuramente quelli che mi hanno colpito di più sono "Bebè convalescente" di Roberto Fontana
E "Ave Maria" di Angelo Dall'oca Bianca
La sezione 5 ospita opere dedicate al passaggio dall'intimismo quotidiano al simbolo.
Molto fresco questo "ritratto di signora" di CAmillo  Innocenti


Interessante  anche il bozzetto in gesso per un monumento funerario intitolato "Le madri" di Leonardo Bistolfi

Il dipinto invece s'intitola "la fioraia" ed è un'opera di Enrico della Leonessa

La 6 Sezione è dedicata al divisionismo, sono infatti molte le opere nella galleria Giannoni dedicate al divisionismo, evidentemente  il collezionista apprezzava molto questa tecnica
"LA Lavandaia (cadono le foglie)" di Giovanni Battista Ciolina
"processione in val Vigezzo" di Carlo Fornara

e ancora di Carlo Fornara "il carbonaro"
ed infine "sinfonia del mare" di Filiberto Minozzi

Seguono poi nella sezione 7 alcune opere dedicate alle avanguardie ma io non le apprezzo molto per cui devo confessare che non vi ho dedicato molta attenzione, così pure come le opere sulle inquitudini del secolo breve della sezione 8



 



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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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