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martedì 11 settembre 2012

I mosaici di Tournus

Nell'itinerario delle nostre vacanze francesi vi è la località di Tournus in Borgogna,  di cui oggi vi voglio parlare perchè ci ha sorpreso con i bellissimi mosaici che si trovano nella chiesa abbaziale di San Filiberto datata intorno all'anno 1000 e nella quale sono conservate le reliquie del santo a cui è dedicata.
La chiesa è in stile romanico, con una semplice facciata in pietre, all'interno la navata centrale e le laterali sono molto alte.
Abazia di San Filiberto ripresa dal deambulatorio

Dietro all'altare vi è un deambulatorio semicircolare, con delle cappelle, in una di queste appunto sono conservate le reliquie di San Filiberto. Il pavimento del deambulatorio è a mosaico risalente al XII secolo che rappresenta dei medaglioni raffiguranti i segni zodiacali, come questo che rappresenta  il mese di giugno.




Simili mosaici si trovano anche in nord Italia, nell'Abazia di Fruttuaria a San Benigno Canavese dove in fase di rifacimento della pavimentazione della chiesa è stato rinvenuto un pavimento musivo raffiguante volatili e animali fantastici, come i grifoni.


Fruttuaria - San Benigno Canavese (TO)


Altri ancora sono stati rinvenuti nelle edificazioni precedenti all'attuale cattedrale di san Giovanni a Torino. Mosaici meno colorati che usano solo tessere in bianco e nero e che si trovano tra il campanile e la cattedrale, protetti da una copertura in vetro.


Torino - mosaici cattedrale di San Giovanni

sabato 8 ottobre 2011

vacanze e loisir creatif

Sicuramente queste sono state le vacanze più complete che io e mio marito abbiamo fatto insieme. Questo perchè oltre a visitare luoghi nuovi a vedere le bellezze artistiche abbiamo avuto modo di ammirare paesaggi naturali, tradizioni e un maggior contatto con le popolazioni grazie alla scelta di soggiornare in bed & breakfast. Tutti e tre molto curati e particolari ed in uno di questi ho scoperto che la padrona di casa ha una mia passione: i lavori all'uncinetto. La nostra stanza era infatti abbellita da alcuni lavori: un paio di cappelli inamidati, un cestino inamidato

Mentre nella sala di lettura erano esposti altri lavori:

mercoledì 14 settembre 2011

Girano le pale girano... del mulino ad acqua

Una tappa davvero pittoresca è stata quella a L’Isle-sur-la-Sorgue.
Questo paese è attraversato da parecchi canali che fanno sembrare la città una piccola Venezia.
Arriviamo in questo posto intorno alle 19, la luce del sole all'orizzonte scalda il paesaggio, ammiriamo le case con i terrazzini che danno sui canali, e scopriamo che ci sono molte ruote ad acqua ancora funzionanti, ricorperte di muschio.

Passeggiare fra i canali è rilassante ed è l'occasione per fermare in uno scatto fotografico qualche angolo particolarmente pittoresco come questo negozio di antiquariato.

giovedì 8 settembre 2011

Le Thor


Un'altra nostra meta è stato il piccolo borgo di Le Thor.
Le sue origini risalgono al medioevo, la sua chiesa Notre-Dame-du-lac è un vero bijou, bagnata dalla Sorgue nella quale si riflette la chiesa stessa edificata nel XII secolo. La Chiesa la troviamo chiusa e così ci dobbiamo accontetare di ammirarla da fuori e di scattare qualche foto del fiume con le paperette e del portale a sud per il bell'ornato che attrae sempre i turisti.
Il borgo merita una visita anche per la bella torre con l'orologio municipale e il campanile in ferro battuto.
Non potendo visitare la Chiesa lasciamo il borgo e ci dirigiamo verso un'altro paese caratteristico, ovvero L'isle_sur_la_sorgue, ma di questo posto molto grazioso regno di antiquari e dove trovate ancora funzionanti le vecchie ruote ad acqua dei mulini vi parlerò prossimamente.

giovedì 1 settembre 2011

Vaucluse

Il Vaucluse è una zona della Francia che può essere definita la Provenza nella sua espressione più pittoresca: con i paesini che si riempiono di vita nei giorni di mercato, con le campagne colorate dalle tonalità della lavanda e dei vigneti. La capitale di questa regione è Avignone, ma anche altri centri sono interessanti: Orange col suo teatro romano, Carpentras famosa per la sua antica comunità ebraica, Fontaine de Vaucluse, Gordes, Roussillion e tanti tipici paesini provenzali. Facendo base a Pernes abbiamo visitato la città di Carpentras.
Questa città che fu un centro commerciale al tempo dei greci e capitale del territorio papale del Comtat Venaissin nel 1300, divenne il rifugio degli ebrei espulsi dai territori governati dalla corona francese, linguadoca e provenza, dove poterono vivere protetti dal papa. Interessante, anche se noi risiamo riusciti a vederla solo di fuori è la cattedrale dedicata a St. Siffrein, in stile gotico. La città ha tanti angoli interessanti e ricchi di storia: fontane, l'antica sinagoga, il municipio, l'hotel de Dieu....
Caratteristica golosa: a Carpentras trovate i Berlingots che sono una specialità tipica. Si tratta di caramelle di pasta di zucchero di vari colori e ai vari gusti (menta, melone, mandarino, limone, anice), striate di bianco e la pasticceria più rinomata che li produce (specializzata anche in frutta candita) è Clavel in Avenue du Marché. Successivamente la nostra giornata è continuata con la visita della città di Orange.
Se non fosse stato per i romani Orange sarebbe rimasta una città piuttosto ordinaria, però del passaggio dei romani ci è rimasto un bel teatro progettato per contenere fino a 10.000 persone, visitabile a pagamento, e nel quale nel periodo estivo si tengono delle manifestazioni quali concerti di musica classica ed operistica. Molto bello è l'arco di trionfo in ottime condizioni, adornato con bassorilievi che ricordano le vittorie di giulio Cesare sui Galli del 49 aC Ad una trentina di chilometri da Orange abbiamo visitato Vaison la Romane. Ci siamo arrivati in pieno giorno di mercato e non è stato facile trovare parcheggio per l'auto. Mentre il maritino cercava di sistemare l'auto io ne ho approfittato per gironzolare tra le bancarelle. C'era un po' di tutto, fischietti e richiami per animali, originali giochi in legno per bambini, cappelli e coloratissime borse di paglia intrecciata, tessuti provenzali, ceramiche nei colori tipici della zona, solari e caldi. Parcheggiata l'auto abbiamo visitato la cittadina che ha la caratteristica di avere un centro medioevale, in alto sulla collina dove si trova il castello e il tipico campanile provenzale in ferro battuto, ma anche un borgo sul fiume Ouveze raggiungibile attraversando il ponte romano. Nel borgo lungo il fiume, attraversato tutto il mercato, abbiamo raggiunto i siti dove si possono ammirare le rovine. Questo doveva essere una zona commerciale ai tempi dei romani, è possibile vedere come i locali nei quali venivano vendute le merci fossero tutti simili ed affacciati sulla via, c'erano le terme ed anche la palestra.
La giornata è terminata rientrando a Pernes Les Fontaines dove abbiamo cenato nella pizzeria della piazzetta e con una passeggiata alla ricerca delle sue 40 fontane.

domenica 28 agosto 2011

provenza e Camargue

Eccomi qui a raccontarvi le mie vacanze... quest'anno Francia: Provenza e Camargue. Sono sempre dell'idea che l'Italia sia molto bella dal punto di vista naturalistico ed interessante oltre che ricca di siti culturali, ma sono le strutture alberghiere che non funzionano, pochi servizi dietro la richiesta di tanti euro.
La nostra è stata una vacanza itinerante: due giorni qua, tre giorni là, altri due giorni là.... Partiti da Torino in auto la nostra prima meta è stata Pernes Les Fontaines nella regione della Provenza, dipartimento del Vaucluse, praticamente ai piedi del monte Ventoux.
A Pernes abbiamo alloggiato in un gradevole B&B all'interno di un ampio giardino coltivato a ulivi. Avevamo a disposizione una sala verandata per la colazione, una stanza con servizi e una terrazza privata. La casa era arredata in stile provenzale raffinato con una particolare attenzione a piccoli particolari.

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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