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mercoledì 13 febbraio 2019

La canzone delle mascherine -



                                                                                                                                                    
Un saluto a tutti voi;
dite un po' chi siamo noi?
Ci guardate poi ridete?
Oh! mai più ci conoscete!
Noi scherziamo senza far male,
Viva, viva il Carnevale!
Siamo vispe mascherine,
Arlecchini e Colombine,
diavolini, follettini,
marinai
bei ciociari
comarelle
vecchierelle:
noi scherziam senza far male,
Viva, Viva il Carnevale!
Vi doniamo un bel confetto,
uno scherzo, un sorrisetto;
poi balliamo
poi scappiamo.
Voi chiedete: Ma chi siete?
Su pensate, indovinate.
Siamo vispe mascherine,
Arlecchini e Colombine,
diavolini, follettini,
marinai
bei ciociari
comarelle
vecchierelle:
noi scherziam senza far male,
Viva, Viva il Carnevale!





mercoledì 25 aprile 2018

25 aprile - San Marco

 San Marco

Tira e para, finalmente
Sto bel zorno rivarà
E 'na nova vita sente
Sta magnifica cità.

Certi tempi xe finii
Nè mai più ritornarà.
Via, da bravi! Stemo unii:
ne l'union la forza sta.

Xe sto popolo risorto
L'è, de colpo, in pie saltà:
falso xe che el fusse morto,
solo el jera indormensà.

Nicoloti e Castellani
Da sentir più no se gà
Semo tuti veneziani,
tuti fioi de sta Cità.

E San Marco benedetto
Sempre più el benedirà
El so popolo dileto
Che l'ha sempre venerà.

lunedì 2 aprile 2018

Dall'uovo di Pasqua

 Dall'uovo di Pasqua


Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,
abbasso la guerra”.
-
Gianni Rodari


sabato 31 marzo 2018

La Pasqua dei poveri

         La Pasqua dei poveri


Forse per noi che non abbiam pane,
forse più bella è la tua Santa Pasqua,
o Gesù nostro, e la tua mite frasca
si spande, oliva, nelle stanze quadre.
Povero il cielo e povere le stanze,
Sabato Santo, il tuo chiaror ci abbaglia,
e il nostro cuore fa una lenta maglia
col cielo, che ne abbraccia le speranze.
Semplice vita, alle nostre dimande
tu ci rispondi: Su, coraggio, andate!
Noi t'ubbidiamo; e questa povertà
non ha bisogno più d'altre vivande.
Noi siamo tanti quanti alla campagna
sono gli uccelli sulle mosse piante,
cui sembra ancor che le parole sante
giungan col vento e l'acqua che li bagna.
A noi non visti, nelle grige stanze,
miriadi in mezzo alla città che fuma,
Sabato Santo, la tua luce illumina
solo le mani, unica festa, stanche.
A noi la pace che verrà, operosa
già dentro il cuore e sulla mano sta,
che ti prepara, o Pasqua, e che non ha
che il solo pane per farti festosa.

Carlo Betocchi (1899 -1986)

domenica 25 marzo 2018

RADONITZA (Annuncio della Pasqua ai morti)

 Radonitza
 
 
    Vento di primavera
traslucido come spada:
esilia dal sépalo affilato
 il boccio cremisi che ancora trema,
come dall’anima lo spirito,
il sangue dalla vena.
L’inverno, occulto stelo
che cullò le intenzioni, incubò le mortali esitazioni,
falcia senza un grido;
le psichiche vecchiezze recide
dalla terribile vita.
Pasqua d’incorruzione!
Nel vento di primavera
l’antica chiesa indivisa
 annuncia ai morti che indivisa è la vita:
su lapidi d’ipogei
posa i sepali che ancora tremano
e al centro, al plesso, al cuore,
là dov’è sepolto il Sole,
 là dov’è sepolto il Dono,
 il piccolo uovo cremisi del perenne tornare,
  dell’umile, irriconoscibile
 trasmutato tornare.
Pasqua che sciogli ogni pena!
Cristina Campo (1923 - 1977)

sabato 31 dicembre 2016

buon anno

L'anno nuovo


Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno”
ieriparole.it/poesie/filastrocche/poesia-93132>

mercoledì 22 ottobre 2014

L'Autunno .... secondo Emily Dickinson

L’estate è finita
Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello.

Emily Dickinson


Pian della Mussa - ottobre 2014


sabato 24 maggio 2014

Il talento delle donne .... un piacere per gli occhi

Quest'oggi mi sono rifatta gli occhi.... Ho ammirato cose bellissime, ed ora cerco di rendervi partecipi di queste emozioni.
Complice, finalmente, una calda e luminosa giornata, ho deciso di fare un salto in centro Torino dove in questo week end si sta svolgendo la manifestazione Flor 2014. 





Partendo da piazza Carlo Alberto e poi proseguendo per l'omonima via era tutta una sfilata di bancarelle e gazebo floreali, una gioiosa fantasia di colori e varietà' vegetali. 


Ma e' al civico 16 di via Carlo Alberto che mi attendeva una piacevole sorpresa. Infatti, all'interno delle sale del piano nobile del palazzo Birago di Borgaro era in corso l'iniziativa "Il talento delle donne", che proseguira' sino a domani, domenica 25 maggio 2014, con orario 10-20. 



Se domani sarete in città' vi consiglio di fare un salto, non solo perche' e' l'occasione per visitare le bellissime sale affrescate di un palazzo storico del settecento torinese,  ideato dall'architetto Filippo Juvarra, ma perche' nella cornice di queste sale sono esposti lavori di pittura, calligrafia, ricamo, uncinetto e altre attività' artistiche/creative di donne che oltre alla loro attività' di imprenditrici hanno coltivato le loro passioni.
E, dettaglio non da poco, visita del palazzo e mostra sono assolutamente gratuite!


Le donne talentuose in questione sono Laura Milano, Giovanna Boschis, Gabriella Gai e Rita Dovolich riunite grazie all'APID, associazione delle donne imprenditrici.

Laura Milano ha una lunga esperienza da imprenditrice nel campo delle porcellane d'arte ed ha parallelamente sviluppato la passione per la pittura e la calligrafia. A palazzo Birago espone acquerelli dedicati a fiori o emozioni  armoniosamente incorniciati da brani di poesie e canzoni in bella calligrafia.
Laura  Milano sta ora allestendo un nuovo spazio in Torino per la vendita di porcellane bianche e dipinte a mano,un atelier per personalizzazioni di oggetti e calligrafia. 
Chi fosse interessato all'acquisto delle sue opere o  alla frequenza di corsi di pittura o calligrafia può' rivolgersi a Bevilacqua@inrete.it

I prossimi post saranno dedicati alle altre donne espositrici....per ora vi offro solo un assaggio delle loro creazioni... Per stimolarvi a visitare questa bella mostra dedicata alle cose belle. A presto





venerdì 28 febbraio 2014

Maschere - D. Volpi


Oggi è giovedì grasso ed è un'ottima occasione per dedicarvi una poesia sul Carnevale che sta per finire...

Maschere

Sono una maschera dotta e sapiente
chiacchiero molto, concludo niente!

Son di Bologna un gran dottore,
mi sottopongono ogni malore,
ed io con l’abile mia parlantina
sputo sentenze di medicina.
Curo il malato col latinorum
per omnia saecula saeculorum!
Sono una maschera multicolore
di professione fo il servitore.
Mia prima origine fu bergamasca,
ma non avendo mai un soldo in tasca
vissi a Venezia come emigrante.
Son litigioso, furbo, intrigante,
ma sono il principe dei birichini!
Sono una maschera sempre affamata
biancovestita e mascherata.
Mia patria è Napoli, dove perfetti
nascono i piatti degli spaghetti.
Son della terra delle canzoni,
son del paese dei maccheroni,
son specialista in bastonate:
quante ne ho prese tante ne ho date! 
-
D. Volpi




lunedì 6 gennaio 2014

La Befana - G Pascoli


Viene viene la Befana,
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! la circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana.

Ha le mani al petto in croce,
e la neve è il suo mantello
ed il gelo il suo pannello
ed è il vento la sua voce.
Ha le mani al petto in croce.

E s'accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso or più lontano.
Piano piano, piano piano.

Che c'è dentro questa villa?
uno stropiccìo leggiero.
Tutto è cheto, tutto è nero.
Un lumino passa e brilla.
Che c'è dentro questa villa?

Guarda e guarda... tre lettini
con tre bimbi a nanna, buoni.
Guarda e guarda... ai capitoni
c'è tre calze lunghe e fini.
Oh! tre calze e tre lettini...

Il lumino brilla e scende,
e ne scricchiolan le scale:
il lumino brilla e sale,
e ne palpitan le tende.
Chi mai sale? chi mai scende?

Co' suoi doni mamma è scesa,
sale con il suo sorriso.
Il lumino le arde in viso
come lampana di chiesa.
Co' suoi doni mamma è scesa.

La Befana alla finestra
sente e vede, e s'allontana.
Passa con la tramontana,
passa per la via maestra,
trema ogni uscio, ogni finestra.

E che c'è nel casolare?
un sospiro lungo e fioco.
Qualche lucciola di fuoco
brilla ancor nel focolare.
Ma che c'è nel casolare?

Guarda e guarda... tre strapunti
con tre bimbi a nanna, buoni.
Tra le ceneri e i carboni
c'è tre zoccoli consunti.
Oh! tre scarpe e tre strapunti...

E la mamma veglia e fila
sospirando e singhiozzando,
e rimira a quando a quando
oh! quei tre zoccoli in fila...
Veglia e piange, piange e fila.

La Befana vede e sente;
fugge al monte, ch'è l'aurora.
Quella mamma piange ancora
su quei bimbi senza niente.
La Befana vede e sente.

La Befana sta sul monte.
Ciò che vede è ciò che vide:
c'è chi piange, c'è chi ride:
essa ha nuvoli alla fronte,
mentre sta sul bianco monte.
                  -
          G. Pascoli

domenica 5 gennaio 2014

La Befana - di G. Gozzano



Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati

a metter la scarpetta
che invita la Vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.

Ognun, chiudendo gli occhi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino

alla grande vetrata,
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.

Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.

Che visione incantata
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi

degli angeli festanti
ne' lor candidi ammanti.
Bambini! Gioia e vita
son la vision sentita

nel loro piccolo cuore
ignaro del dolore.


lunedì 30 dicembre 2013

G. Rodari - L'anno nuovo

Indovinami, indovino,
tu che leggi nel destino:
l'anno nuovo come sarà?
Bello, brutto o metà e metà?
Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un Carnevale e un Ferragosto
e il giorno dopo del lunedì
sarà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell'anno nuovo:
per il resto anche quest'anno
sarà come gli uomini lo faranno!
-
G. Rodari





sabato 2 novembre 2013

2 novembre



AL CIMITERO
 
Chi entra non faccia rumore.
Preghi, che Dio l'ascolti,
per tanti cuori sepolti,
per chi è ora seminato
in questo lembo di prato.
Tutti abbiamo da ricordare
qualcuno che non può tornare.

- Renzo Pezzani -

giovedì 3 ottobre 2013

OTTOBRE


Ottobre…. Quando ero bambina era il mese nel quale s’iniziava la scuola, il 1° ottobre.

Ora invece i ragazzini iniziano le scuole a settembre, riducendo di qualche settimana le vacanze rispetto quelle di quarantanni fa. La maestra allora era una sola, con una classe che contava dai 20 ai 25 bambini italiani ma di estrazioni diverse. Un anno la mia classe, sto parlando di elementari, ha ospitato per qualche mese , quattro bambini del circo, erano molto socievoli e allegri, è stata una bella esperienza.

Nonostante ora vi siano più bambini ma anche più maestri e  s’insegnino le lingue straniere e l’informatica già alle elementari, ho come la sensazione che però l’insegnamento di un tempo fosse migliore. Mi ricordo che era la maestra ad insegnarci educazione civica con le cose basilari, come cosa fare per attraversare una strada ed era sempre la maestra la figura più amata e temuta, dal suo colloquio il sabato con i genitori dipendeva l’eventualità di una lavata di capo da parte della mamma o del papà. Peccato che non più così oggi: a forza di telefono azzurro neppure più lo scapellotto e il divieto di vedere la tv sono più ammessi,rappresentano una violenza su minori. Anzi, ora è la maestra che ha qualcosa da temere dai genitori: “ma come mio figlio non raggiunge la sufficienza, ed è indisciplinato? ma come si permette, è la maestra che è stronza” e oltre ad un richiamo dal preside  deve stare attenta che qualcuno non la “gonfi”. W la scuola!  ! !
 
 

giovedì 12 settembre 2013

Attilio Bertolucci - Settembre

Chiaro cielo di settembre
illuminato e paziente
sugli alberi frondosi
sulle tegole rosse
fresca erba
su cui volano farfalle
come i pensieri d’amore
nei tuoi occhi
giorno che scorri
senza nostalgie
canoro giorno di settembre
che ti specchi nel mio calmo cuore.
-
Attilio Bertolucci
 
 

mercoledì 4 settembre 2013

Alfonso Gatto - Arietta Settembrina

Ritornerà sul mare
la dolcezza dei venti
a schiuder le acque chiare
nel verde delle correnti.

AI porto, sul veliero
di carrubbe l’estate
imbruna, resta nero
il cane delle sassate.

S’addorme la campagna
di limoni e d’arena
nel canto che si lagna
monotono di pena.

Così prossima al mondo
dei gracili segni,
tu riposi nel fondo
della dolcezza che spegni.
-
Alfonso Gatto


martedì 14 maggio 2013

Emily Dickinson - come i bambini - As Children bid the Guest "Good Night"

Vi propongo oggi alcuni versi scritti da Emily Dickinson.



Come i bambini augurano"buonanotte" all'ospite e
imbronciati si allontanano,
i miei fiori dischiudono le graziose labbra,
e quindi indossano la camicia da notte.

Come i bambini fanno capriole
al risveglio contenti che il giorno sia arrivato,
i miei fiori da cento culle guarderanno curiosi,
e si alzeranno di nuovo.




AS children bid the guest good-night,
And then reluctant turn,
My flowers raise their pretty lips,
Then put their nightgowns on.
As children caper when they wake,       
Merry that it is morn,
My flowers from a hundred cribs
Will peep, and prance again.




domenica 6 gennaio 2013

I re Magi

I Re Magi
 
Era una notte azzurra
con tante stelle in cielo;
sopra le dune sparse
palme dal lungo stelo.
Dolce silenzio.
 I Magi
sopra cammelli bianchi
seguivan la cometa...
felici e un poco stanchi.
Venivan da lontano,
da regni d'oltremare,
scrutavan l'orizzonte
desiosi d'arrivare.
Ecco Betlemme alfine;
ecco, nella capanna,
un tenero Bambino
in braccio alla sua Mamma.
I vecchi Re si prostrano
e ognuno di loro
offre un suo dono splendido:
incenso, mirra e oro.
Cantano intorno gli angeli:
"All'umile Giudeo
s'inchinano i potenti:
Gloria in excelsis Deo!"
 
 

La Befana - G. Pascoli

La BEFANA 
La Befana

Viene viene la befana,
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.

Viene viene la Befana!

E s'accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso, or più lontano,
piano, piano, piano, piano.
 
 

sabato 5 gennaio 2013

I magi - A. S. Novaro

I Magi
 
La carovana
non è lontana
dei Magi d'Oriente.
Scalpitìo di cavalli si sente,
suoni di pifferi, confuse
aria di cornamuse.
I re portano tesori
su cavalli bardati d'argento,
e i pastori a passo lento
ingenui cuori
 
 

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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