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domenica 24 agosto 2014

Entrecasteaux... 4 giorni di festa per il santo patrono

Quest'estate una delle nostre mete è stata Entrecasteaux dove abbiamo trovato un bel B&B (ma di questo vi parlerò nei prossimi post).
Entrecasteaux si è rivelato una vera sorpresa.
Un piccolo  villaggio  nella valle della Bresque dominato dal castello  e circondato da colline boscose, olivi e vigne.

Noi ci siamo arrivati il 1 di agosto ed abbiamo scoperto che era il primo giorno di festeggiamenti della festa patronale di Saint Saveur.

Il villaggio per 4 giorni è stato al centro dei festeggiamenti: luna park, grigliate, orchestre, e chi più ne ha ne metta.

Un modo semplice e genuino di divertirsi al quale hanno partecipato tutti gli abitanti del villaggio e i turisti della zona, noi compresi.
Il castello e il giardino di Entrecasteaux





l'area dei festeggiamenti dedicata alla grigliata


Ciliegina sulla torta lo spettacolo pirotecnico, che mi ha riportato indietro di parecchi anni, all'ultima volta che ho assistito ai fuochi d'artificio così da vicino.  I fuochi sono stati lanciati dal giardino del castello così che il palazzo stesso ha contribuito ad una scenografia surreale e quasi fiabesca. Per quasi mezzora, adulti e bambini sono stati a nasi all'insù incantati dai giochi di colori che illuminavano il cuore di Entrecasteaux.

Condivido con voi questi scatti amatoriali, fortunatamente la mia cara Nikon ha fatto il suo dovere e sono riuscita a portare a casa il ricordo e l'emozione di quella serata.



lunedì 11 agosto 2014

Provenza verde

Quando si parla di Provenza il pensiero corre spesso a vaste distese di campi fioriti di lavanda, proprio come questi


ma esiste anche una Provenza che è detta Verde in quanto ricca di boschi e foreste ed è la Provenza che si trova nel dipartimento del Var.
Qui l'attrazione per il turista è data dai villaggi medievali e dalle gole del Verdon.
Proprio le gole del Verdon sono state la prima tappa della nostra vacanza. 
Il Verdon scorre al fondo di profonde gole per una lunghezza di circa 25 km, creando un vero e proprio canyon, una voragine con falesie  dritte dritte a strapiombo  per poi creare lungo il suo percorso  ben cinque laghi artificiali utilizzati dall'EDF, l'ente francese per l'energia elettrica.


Le gole del Verdon si possono ammirare dall'alto percorrendo due strade con numerosi punti panoramici, comodamente in auto. La D952 è la strada che si snoda lungo la riva nord delle gole  mentre la D71 corre lungo la riva sud e prende il nome di Corniche Sublime. Le due strade percorse in sequenza formano un anello che cnsente di ammirare dall'alto le gole da diverse prospettive.
Noi abbiamo deciso di percorre per prima la Corniche Sublime partendo dal villaggio di Aiguines, 
Aiguines il villaggio che domina il lago di santa croce e dal quale parte la corniche sublime delle gole del Verdon
su questo lato delle gole i punti panoramici donano senz'altro immagini stupende;

veduta dalla terrazza del bar/ristorante Etroit des Cavaliers

fra i vari  punti  di osservazione sono impressionanti la veduta dalla terrazza a strapiombo del bar Etroit des Cavaliers
gola del Verdon fotografata dal tunnel della Fayet a 9+00 metri di altezza,  con all'orizzonte sulla sommità della falesia il bar Etroit des Cavalier
le vedute sul Verdon dai balconcini ricavati nel tunnel della Fayet



Altro punto d'osservazione è il ponte sull'Artuby un ponte lungo 110 metri e alto ben 182 metri



Il coloir Samson 
Qui i temerari ricoperti da mute da sub si calano in acqua per fare canoying

 il Point sublime del Coloir Samson a 787 metri di altezza, parcheggiata l'auto si segue il flusso dei turisti verso il belvedere
veduta dal point sublime
Continuando la strada si arriva a Palud sur Verdon da dove si imbocca la strada delle cretes, dove le deute del canyon sono meno spettacolari ma ugualmente interessanti, abbiamo infatti visto anche scalatori  appassionati di arrampicata



per chi poi oltre a guardare in basso il fiume si trovi ad alzare lo sguardo può capitare di riuscire ad avvistare l'avvoltoio fulvo


Altre foto dai punti panoramici successivi
Belvedere Guegues
Insomma la visita alle gole del Verdon si è conclusa verso il tardo pomeriggio con una

veduta sul lago di santa Croce

martedì 19 novembre 2013

Mercatino di Natale Francese - French Christmas Market in Turin


Nella piacevole cornice di piazza Solferino tra siepi colorate e zampilli della fontana Angelica si svolge sino al 24 novembre il mercatino di Natale Francese.....
Potevo farmelo sfuggire?     
In the pleasant set of Piazza Solferino, between colorful hedges and jets of the Angelica's fountain takes place the French Christmas Market until 24 November 2013.
Can I miss it?


Ecco qui alcune foto del mercatino..... spettacolari le bancarelle dei formaggi, quelle dei dolci, del patè de fois gras e dei vini.

And now some photo fron the market....spectacular the stalls of cheese, there were also cakes,  patè fois gras and  wines.


Anche le bancarelle che esponevano oggettistica e non alimentari erano intriganti con i loro colori accesi, come la bancarella dei saponi, quella delle tovaglie provenzali, e delle lampade.... la bancarella dei maglioncini esponeva prodotti che sulla confezione riportavano la dicitura "made in Italy", non so se esserne fiera o preoccupata in fondo il  mercatino doveva essere francese no?
Poco più avanti  un gruppo di  graziose papere in legno di bambu'.
 
 
The  stalls of the soaps with bright colors, as that of Provencal tablecloths, and lamps .... the stand of cachemire pullover  exhibited on the package the words "Made in Italy", I do not know whether to be proud or worried because the market had to be French, do you ?

I see some pretty wooden bamboo ducks'.

 
 
 
Curiose infine le bancarelle di cipolle e  scalogni e quelle coloratissime e profumate delle spezie e dei the.  
 Finally Curious the stalls of onions and shallots and those colorful and fragrant spices and tea.
 
Ecco a voi  i dolci: 
 And now the cakes:
 

mercoledì 3 aprile 2013

Pasqua e Pasquetta etc etc

Quest'anno la Pasqua è capitata il 31 di marzo in coincidenza con il cambio di orario dall'ora solare all'ora legale. Il cambio d'orario ha giovato molto per chi come me ha approfittato di questi giorni di riposo per un soggiorno montano non lontano dalla città. In Piemonte abbiamo la fortuna di avere delle località turistiche montane non troppo distanti e in questi giorni anche rallegrate da un tiepido sole.
Bardonecchia a circa un'ottantina di km da Torino, facilmente raggiungibile sia con l'auto tramite autostrada (comoda ma un po' cara e possibilmente da evitare), ma anche con il servizio ferroviario, un po' più lento ma affascinante che attraversa boschi e paesini per un viaggio slow e rilassante.
Bardonecchia ci accoglie con la sua stazioncina a pochi metri dal monumento dedicato a Giuseppe Medail, un funzionario di dogana al quale si deve il primo progetto di traforo ferroviario per collegare l'Italia con la Francia, a lui che non fece in tempo a vedere realizzato il suo progetto è dedicata la via principale di Bardonecchia, quella del passeggio per intenderci.
Una bella passeggiata è quella che si può fare partendo dalla stazione ferroviaria e percorrendo via della Vittoria, attraversando la frazione di Les Arnauds e arrivando a quella di Melezet . Inevitabile fiancheggiare le piste di campo Smith, il villaggio olimpico e questo grazioso ponticello in legno.
Continuando sulla strada per Melezet, non la provinciale, ma una via che costeggia casette e piccoli condomini si arriva quasi senza accorgersene alla frazione di Les Arnauds con la sua cappella di Sant'Ubaldo e la Chiesetta dedicata a San Lorenzo.


Continuando fra le case la strada prosegue sino a raggiungere la frazione di Melezet a 1367 metri sul livello del mare. Ha una graziosa chiesetta dedicata a Sant'Antonio Abate di fronte alla quale si trova una fontana con catino in pietra, esagonale, originale del 1700. A Melezet si trova anche la Cappella di Nostra Signora del Carmine  che ospita il useo di arte religiosa Alpina.
Chiaramente non possono mancare gli impianti di risalita e discesa per il divertimento degli appassionati sciatori.



      A Melezet teermina la passeggiata, o meglio si fa dietro front per tornare a Bardonecchia, soddisfatti dei passi percorsi in questi scenari e della leggerezza dell'aria di questa giornata di primavera. Finalmente!!!
.

martedì 18 settembre 2012

Luxeuil e Salsomaggiore

In occasione delle scorse vacanze ho fatto una piacevole scoperta, e ve ne voglio parlare.
Il  nostro itinerario nella Franca Contea comprendeva anche un piccolo centro, ovvero la città di Luxeuil les Bains, cittadina termale francese  gemellata con l'italiana Salsomaggiore Terme.


Le due città come avrete capito hanno in comune l'acqua termale: un'acqua calda ricca di ferro, azoto e silicio per quelle francesi indicate per la cura di anemie e reumatismi, acqua fredda salsobromoiodica invece  per quelle italiane utili in tutti quei casi di infiammazione cronica delle ossa, dei  muscoli, delle vie respiratorie, della circolazione del sangue, per i problemi femminili, per le gengiviti e le paradontosi.



Mentre Salsomaggiore annovera palazzi  come le terme Berzieri splendido esempio di Art Nouveau

da ammirare soprattutto all'interno con ornamenti in marmo, pitture, specchi e stucchi, che impreziosiscono lo scalone doppio.


Luxeuil si è  presentata nella nostra visita  con gli stabilimenti termali ornati di bei giardini

e con due monumenti tardogotici: la torre della città detta Maison Carrèe,  risalente il  XV secolo

e il palazzo del cardinale Jouffroy, alquanto originale con i doccioni a forma di drago e gli animali scolpiti nella facciata.


La particolarità di questo palazzo è il balcone in quanto si tratta del più antico balcone in pietra sospeso che si trovi in Francia. Questa casa fu costruita fra il XV e il XVI secolo per una ricca famiglia di mercanti e secondo la tradizione vide nascere il cardinale Jean Jouffroy che fu consigliere del duca di Borgogna e del Re di Francia Luigi XI.
Sicuramente da non perdere è  la Basilica di Saint Pierre anche conosciuta come l'antica Abbazia fondata da San Colombano nel 590 e ricostruita da Carlo Magno nel 730. Il complesso Abaziale è molto vasto, comprende la Basilica, il campanile, il chiostro e sono attualmente in corso degli scavi archeologici nei pressi della Basilica stessa  per riportare alla luce il sito originario del monastero merovingio, infatti abbiamo potuto vedere il sito transennato e al suo interno i sarcofaghi e le sepolture rinvenute.

La Basilica di Saint Pierre costruita in gres rosa dei Vosgi ha al suo interno un monumentale organo a canne, il più antico organo della Franca Contea costruito nel 1617 e ampliato nel 1685 e successivamente più volte restaurato.


Cattedrale Saint Pierre
L'organo è gigantesco ed è opera dello scultore Jean Dognadec.


Organo visto dal presbiterio




L'intero organo è sorretto da un piedistallo raffigurante Atlante  ad altezza naturale, ovvero quanto un uomo reale.


Il piedestallo servì a nascondere la vecchia porta centrale a favore di due porte laterali. Questo piedistallo realizzato tra il 1668 e il 1695 si articola in due parti. La gigantesca foglia d'acanto che poggia sulle spalle di Atlante, è ricavata da un unico pezzo di rovere. Tra volute d'acanto sono intagliati strumenti musicali (violino, tromba, corno, del flauto ...). Nella parte superiore quattro cariatidi  supportano la piattaforma dove si trovano pannelli  decorati con un medaglione: al centro, Cristo che consegna le chiavi a San Pietro, a destra Santa Cecilia all'organo, a sinistra il re Davide che suona l'arpa.
Veramente impressionante trovarsi sotto di esso ed esserne sovrastati. Mai visto nulla di simile!
La cattedrale e le altre attrattive storico architettoniche fanno di Luxeuil un piccolo gioiello inatteso che  merita senz'altro una visita. Ve lo consiglio!


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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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