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venerdì 17 febbraio 2012

poesie in dialetto

Le mie amiche blogger più affezionate già lo sanno che amo la poesia e che appena ne ho occasione ne pubblico qualcuna che mi colpisce.
Oggi vi propongo una poesia che ho scovato per caso  in un libro su una bancarella.
Penso che sia carina e adatta a questo periodo di carnevale, la poesia parla

della maschera torinese di Gianduia. La sua particolarità si nasconde nel suo autore, San Giovanni Bosco che la scrisse tra il 1854 e il 1861, a titolo educativo e didattico.
Ho pensato che con cadenza diciamo mensile, se ci riesco, mi piacerebbe proporre una poesia nel mio dialetto per chi come me ha origini piemontesi e per chi ha la curiosità di leggere qualcosa di un'altra regione.



GIANDOJA E SO CODIN
(Sonèt curios per chi l'é curios ed leslo)

Mentre i tornava da la Tesorera,
Ciapand la strà ch'à men-a al Valentin,
em sento per daré na man grossera,
ch'em  ciapa per la giaca e am dis: " E bin?

Come vala, car amis, a l'élo vera.
Ch'it veule ancora adess porté 'l codin?
Lo sasto nen ch'a son andait per tèra,
E ch'as na ved pì nen an tut Turin?"
O brut faseul! Franch un faseul da mnesta!
I son-nen padron 'd fé com'i veuj?
Fora dla libertà, pì gnente an resta.

I soma indipendent, liber; e peui,
Chi l'ha 'l codin l'è sègn ch'à l'ha la testa
E le teste a son ràire al di d'ancheuj.

***

GIANDUIA E IL SUO CODINO
(Sonetto curioso per chi è curioso di leggerlo)

Mentre tornavo dalla Tesoriera,
Prendendo la strada che porta al Valentino,
mi sento dietro di me una mano grossolana
che mi tira per la giacca e mi dice "E allora?

Come va, caro amico, è vero
che vuoi ancora portare il codino?
Non lo sai che ne sono caduti per terra,
che non se ne vedono più in tutta Torino?"

"...o brutto fagiolo! proprio un fagiolo da minestra!
Non sono più padrone di fare come voglio?
Oltre la libertà più niente ci resta.

 Siamo liberi e indipendenti; e poi
chi ha il codino significa che ha la...testa,
e le teste sono rare al giorno d'oggi..."

1 commento:

apelaboriosa ha detto...

che delizia questa poesia!
Torino è una città che abbiamo visitato più volte ed è davvero bella!!
Complimenti, torneremo a trovarti
A presto le 4 apine

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
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