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Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità

This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


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martedì 14 giugno 2011

Una serata speciale.

In questa settimana caotica come sempre, con tutta questa pioggia che è venuta giù, c’è stato però un momento di piacevole relax. Sono stata invitata a cena in uno dei ristoranti più eleganti di Torino, lo storico Cambio. Posto in una bella piazza, piazza Carignano, di fronte all’omonimo palazzo seicentesco progettato da Guarino Guarini ed in origine destinato ad ospitare il primo Parlamento Subalpino. Il ristorante è suggestivo: ha mantenuto gli arredi originali dell’epoca, pavimenti in legno, tappeti, velluti rossi per i divanetti e le sedie, lampadari in cristallo, giochi di specchi alle pareti L’accoglienza è quella consona per il tipo di locale di un certo livello: aperitivo di benvenuto servito in veranda e poi accompagnata al tavolo nella sala Cavour, la sala dove una targhetta ricorda il tavolino dove lo statista era solito pranzare.
Leggo sul menu che la mia cena sarà composta da 5 portate, gazpacho con melanzane e robiola di roccaverano e vitello tonnato come antipasti, come primo un risotto carnaroli acquerello con verdure, un arrosto di fassone come secondo con contorno di purè e carote, tutto annafiato da vino nebiolo. Il dolce è invece servito in un ampio piatto di porcellana e consiste in un semifreddo allo zabaione con salsa di lamponi accompagnato da un buonissimo moscato, ed infine il caffè. Tutto buonissimo, atmosfera d'altri tempi e compagnia piacevole.... Alla mezzanotte però son dovuta tornare di fretta a casa, per timore che la carrozza si dissolvesse e tornasse zucca... :-)

giovedì 2 giugno 2011

Aprile a Padova

Continuo il racconto della vacanza primaverile in Veneto. Intera giornata dedicata a Padova.... e sì ce ne sono di cose da vedere. Siamo arrivati intorno alle 10 di mattina e abbiamo parcheggiato vicino alla chiesa della Torricella, non lontana dalla bella Piazza di Prato della Valle.

Ci siamo diretti subito verso questa piazza per ammirarne l'architettura armoniosa e per visitare la Basilica di Santa Giustina. Chiesa dalla struttura monumentale, ricorda come spazi e dimensioni la romana Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri. Entriamo in Santa Giustina per la visita accolti dai grifi posti sulla scalinata; l'interno, 122 metri a croce latina e a tre navate è di stile rinascimentale. La visita è stata interessante in quanto nella Basilica, a destra, si apre un passaggio per il Pozzo dei Martiri dove sono raccolte tutte le reliquie dei martiri padovani; sulla destra una gabbia in ferro che si dice abbia contenuto le reliquie di San Luca. Di qui si prosegue e si giunge al Sacello di S. Prosdocimo, una piccola cappella con decorazioni marmoree.
Una volta visitata la chiesa di Santa Giustina ci siamo avviati verso la Basilica del Santo, ovvero Sant'Antonio da Padova. Seppur con la facciata in restauro abbiamo fatto le foto ricordo d'obbligo davanti alla Basilica e alla statua equestre del Gattamelata. All'interno nonostante sia riccamente ornata, lo sguardo va subito alla cappella a sinistra dove in un sepolcro di marmo verde sono conservate le spoglie del Santo. Qui diligentemente ci si mette in fila per passare davanti alla tomba e sfiorarne il marmo con la mano, lasciare un foglietto con una preghiera o una richiesta e magari anche un cero nell'apposito cesto. Un'altra cappella molto visitata è quella nella quale è esposto il tesoro della Basilica, con arredi sacri e reliquie del Santo. Terminata la visita alla Basilica si può accedere al Chiostro o meglio ai chiostri ben 4 ognuno diverso. Uscendo dalla Basilica decidiamo di fare una pausa per il pranzo, ma subito dopo riprendiamo la visita della città con le sue vie e piazze più importanti. Percorriamo via Roma poi svoltiamo a sinistra e ci fermiamo per rinfrescarci con un gelato in piazza delle Erbe sulla quale si affiacciano le logge del palazzo della ragione e l'alternarsi del colore delle tende realizza un enorme tricolore italiano in onere dei 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Alle spalle della piazza delle Erbe troviamo la piazza della Frutta, dove stanno finendo di smontare le bancarelle del mercato e di ripulire la piazza. Continuiamo la passeggiata sino in piazza dei Signori dove ammiriamo l'orologio astronomico poi decidiamo di visitare il Duomo. Scopriamo che il Duomo e il Battistero si affacciano sulla piazza del Monte di Pietà ed accanto all'arco Vallaresso. Il Duomo è ancora chiuso, decidiamo di attendere in loco l'apertura ma fa davvero caldo e non c'è una panchina dove sedersi e riposare. Scopriamo che invece il Battistero è aperto e visitabile con pochi euro: Entriamo. L'interno è fresco e subito ci conquista con le sue pareti dipinte. Il Battistero è romanico e intitolato a San Giovanni Battista, è del XII secolo, quadrato ma con un alto tamburo circolare e cupola. Il ciclo di affreschi commissionati a Giusto de' Menabuoi rappresenta ancora oggi uno dei cicli pittorici più spettacolari e meglio conservati del trecento che raccontano le storie della Genesi, dell'Apocalisse e di S.Giovanni Battista. Bellissimo..... ma la visita a Padova non è ancora finita e presto vi racconterò il resto.
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mercoledì 1 giugno 2011

Bambini mollaccioni e genitori ....

Stamattina andando in ufficio sono, come tutte le mattine, passata davanti ad un noto collegio privato torinese che ha la sua sede in centro città, erano le 8 o giù di lì e appena imboccata la via ecco due SUV davanti a me che si fermano uno in seconda fila ed uno con due ruote sul marciapiede, proprio di fronte all’ingresso della scuola. Da entrambi ho visto scendere due ragazzini, circa 12 – 14 anni e entrare con il loro zainetto nella scuola. All’incrocio stessa scena, una macchina non proprio utilitaria ferma a cavallo tra marciapiede e via ed un altro ragazzotto coetaneo dei primi due che scende, tanti saluti alla mamma che si sporge dal finestrino e poi dentro allo stesso collegio. Al di là della stizza provata per la poca educazione di questi automobilisti che non hanno rispetto né del codice della strada né degli altri automobilisti non ho potuto far a meno di pensare ad una notizia letta su un quotidiano che comunicava come l’Essex University abbia dimostrato con prove alla mano che i bambini d’oggi hanno subito una notevole perdita di forza muscolare rispetto ai loro coetanei di 10 anni fa. Dalla ricerca di quest’università è emerso che tra il 1998 e il 2008 la forza delle braccia dei ragazzi è scesa del 26%. Ai ragazzini d’oggi mancherebbero le arrampicate sugli alberi, i salti e le attività all’aperto scalzate dall’uso sempre più diffuso dei computer, della tv e da dei genitori ansiosi ed apprensivi…E qui sicuramente mi farò dei nemici, ma a me piace dire pane al pane e vino al vino, perchè grazieaddio credo ancora che si possano avere opinioni diverse sulle cose e non omologarsi pateticamente gli uni agli altri, insomma dicevo genitori eccessivamente protettivi quelli che accompagnano i figli a scuola con i SUV fin quasi dentro all'atrio e che usano quel modello di auto, ingombrante, massiccia, alta e più costosa, non tanto come status simbol qual è (no loro sono superiori, neanche ci pensano a queste cose) ma un mezzo indispensabile come se abitassero in mezzo alla tundra e non sul corso più trafficato e pianeggiante della città, quelli che devono sempre avere l’auto sotto il sedere altrimenti si stancano....volete avere il SUV per dimostrare chissà che (come se il valore della persona si potesse misurare in cavalli fiscali) ma almeno guidate con un po' di buon senso e civiltà invece che se vi fosse permesso passereste anche sopra a tutti gli altri comuni mortali!

martedì 24 maggio 2011

il ciclista urbano

Eccomi qua, quest'oggi vi parlo di belle giornate e di gite in bicicletta. Per chi vive in città l'inquinamento è un problema, industrie, riscaldamento, auto, tutto produce inquinamento e polveri, e se non piove sono guai. Per fortuna l'istituzione di piste ciclabili e iniziative come Tobike ovvero il bike sharing in città ha favorito un notevole incremento dell'uso della bicicletta per gli spostamenti in centro città. Peccato però che i moderni ciclisti non sappiano le regole del civile pedalare o semplicemente se ne freghino. E non ci sarebbe nulla da eccepire se di mezzo non ci fosse la salute e il penale per chi viene a "contatto" col ciclista, ovvero il pedone investito sotto i portici o nelle aree pedonali, l'automobilista che investe il ciclista che non si attiene alle regole. E sì perchè si fa presto a dire "vado in bici" ma molti ignorano che esiste un regolamento stradale anche per le due ruote e il comune di Torino lp ha messo nero su bianco nel vademecum del ciclista urbano che potete trovare a questo indirizzo http://www.comune.torino.it/ambiente/bm~doc/vademecum-ciclista-3.pdf. In sostanza, siccome la legge non ammette ignoranza, il ciclista deve attenersi al Codice della strada come se fosse alla guida di un'auto, non deve quindi andare contromano, passare col semaforo rosso, non deve sorpassare a destra, non deve circolare sotto i portici, se ci sono piste ciclabili è tenuto ad usarle, deve segnalare l'intenzione di svolta con le braccia e fare attenzione ai veicoli parcheggiati con qualcuno alla guida che potrebbe aprire le portiere dell'auto. Un paio di cose che i ciclisti di solito non fanno e che credono di essere nel giusto nel non fare: devono dare la precedenza ai pedoni nelle aree pedonali e devono tenere una velocità tale da evitare situazioni di pericolo e non sfrecciare come se si trovassero al giro d'Italia! Devono condurre a mano la bici ogni volta che incontrano un passaggio pedonale (le famose strisce) a meno che le strisce pedonali non siano affiancate da un tratteggio a quadrotti che segnala la continuità della pista ciclabile. E soprattutto devono ricordare bene che marciapiedi e portici sono adibiti solo alla circolazione dei pedoni. Non sempre l'automobilista è indisciplinato a volte è il ciclista che è ignorante! Quindi tutti in bici con queste belle giornate, ma rispettando i diritti dei pedoni e degli altri utenti della strada.

sabato 21 maggio 2011

buon week end con buonumore

Un sereno week end a tutte voi ... Pierino: singnora maestra, si può punire qualcuno per qualcosa che non ha fatto? Maestra: no di certo Pierino Pierino: Bene, perchè sa non ho fatto i compiti!

venerdì 20 maggio 2011

un premio per me!

E’ successo anche a me… il pc è andato in tilt e così per qualche giorno scriverò dal vecchio pc, con tutti i suoi limiti. Però Marzia è riuscita a risollevare il mio umore nero: mi ha assegnato il premio Stylist Blogger Award. Un grazie di cuore a Marzia di http://ilprofumodeililla.blogspot.com che ha premiato il mio blog! E’ il primo premio che il mio blog riceve in questo primo anno di vita è quindi è ancora più gradito. Se ho capito come funziona, devo descrivermi in 7 punti e girare il premio ad altre 7 blogger che poi dovranno fare altrettanto. Allora iniziamo dalla parte più semplice, le 7 cose su di me: 1 – sono una persona mooolto paziente; 2 – l’invidia per fortuna non mi appartiene; 3 – so essere generosa; 4 – mi piace imparare cose nuove; 5 – mi piace sognare ad occhi aperti anche se ho uno spiccato senso pratico; 6 – potermi dedicare a tempo pieno ai lavori creativi è il mio sogno nel cassetto; 7 – non sopporto la falsità e l'ipocrisia Ed ora ecco le blogger a cui giro il premio. Non me ne vogliano le altre amiche di blog che comunque ammiro e seguo con piacere, ma questo mio primo premio lo giro a: 1 – Federica di http://notedicioccolato.blogspot.com/ 2 – Clara di http://sweetcountryone.blogspot.com/ 3 - Piera di http://cucietaglia.blogspot.com/ 4 – Antonella di http://ilavoridigiufra.blogspot.com/ 5 – Tiziana di http://blogtizy.blogspot.com/ 6 – Serena di http://pasticciareinallegria.blogspot.com/ 7 – Paola di http://apropositodiuncinetto.blogspot.com/

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Award...

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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