E’ vero che in Italia, al bar facciamo praticamente
impazzire il barista per la varietà di preparazioni che hanno per ingrediente
il caffè: caffè normale, ristretto,
lungo, al ginseng, alla nocciola, macchiato caldo, macchiato freddo, macchiato
caldo senza schiuma, macchiato schiumato, corretto, ristretto in tazza grande,
in tazza di vetro, in tazza bollente, marocchino, marocchino con nutella,
cappuccino, cappuccino con cacao, cappuccino chiaro, con schiuma, senza
schiuma, ….
Se entrate in un caffè francese beh “lasciate ogni speranza voi che entrate” perché
un cappuccino come siamo abituati a bere qui da noi, con il caffè profumato e ben amalgamato a quella morbida cremina di latte, non lo troverete mai.
Cosa troverete? Un cafè avec du lait, ovvero una tazzona di caffè lungo, caldo
(mamma quanto è caldo e quanto è amaro, niente a che vedere con quello cantato da De Andrè nel suo Don Raffaè) e, a parte, del latte che ovviamente
pagherete… a parte. Qualcuno, con un po’ più di buona volontà, o forse
presunzione, prova a farci il cappuccino, ma il risultato è un triste
caffelatte, un cafè au lait, che non
riuscirà comunque a soddisfarci, anzi ci farà desistere dall'ordinare questa bevanda sino al nostro rientro sul suolo patrio.
4 commenti:
Il cappuccino sarà anche buono, ma... paese che vai... E poi io adoro il grand café au lait!
ma dai, davvero?
a me il cappuccino è mancato da morire durante le vacanze!!! ma ora mi rifaccio eh eh :-)
buona notte Laura. a presto
Ho vissuto in Francia per più di un anno, oltre alla creatività abbiamo tanto di cui parlare. Ti seguirò volentieri. A presto.
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