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martedì 11 febbraio 2014

ho provato.... le melanzane di Andrea

Non sapete cosa sono le melanzane di Andrea? male, malissimo perchè vi perdete un piatto insolito e davvero saporito.
Ho letto nei giorni scorsi un post di questo amico blogger che sperimentava un modo diverso di servire le melanzane: al forno, impanate ma con un'impanatura alternativa, per i dettagli vi invito a leggere il suo post qui.
Incuriosita e con la voglia di provare qualcosa di diverso ecco che acquisto la melanzana, la sbuccio, la affetto e la spruzzo di sale per farle rilasciare l'eventuale amaro.
Preparo i pistacchi togliendo loro il guscio e li passo nel mixer così da ridurli a granella, li unisco al panepesto che faccio in casa dai piccoli avanzi di pane. 
Scolo le fette di melanzana, le asciugo con lo pseudo scottex e ciascun lato della fetta lo spalmo di senape e poi lo impano. Ogni fetta la metto sul foglio di carta da forno che ricopre la teglia e preriscaldo quest'ultimo a 180 gradi.

Finalmente in forno, 20 minuti, un filo d'olio, poi le volto e ancora una decina di minuti di cottura... intanto mio marito arriva a casa e.. si mangia!!!

Nella foto sembrano  un po' anemiche immagino per effetto del flash, ma non mi è stato possibile rifare la foto perchè  in men che non si dica erano  sparite.
Le consiglio e ringrazio Andrea di questa ricetta. A presto

sabato 1 febbraio 2014

P. Torday - Il destino di hartlepool hall



Si racconta in questo romanzo l'accattivante storia di Ed, marchese di Hartleppol, il quale non apre mai la posta, usa il computer solo per giocare e rifugge tutto quanto nella via non siano occasioni mondane. Ed vive nel sud della Francia proprio per evitare le sue responsabilità iniziando soprattutto dal pagare la tasse di successione alla morte del padre. Però dovrà tornare in Inghilterra dove lo aspettano horace il suo fidato maggiordomo ed una misteriosa anziana lady che si è stabilita nella sua tenuta d Harlepool. Grovandosi sommerso dai debiti arriva alla conclusione di vendere la tenuta, ma dietro al progetto di fare di Hartlepol un resort con campi da golf scoprirà il tradimento di chi credeva disinteressato amico.
Un po' lento l'inizio, ma tutto sommato si riesce a terminare. Abbastanza originale la trama e l'intreccio dei personaggi con una studiata analisi dei loro tratti psicologici.
C'è però di meglio sul mercato.

giovedì 30 gennaio 2014

Saluti da....Miami

Ho ricevuto in questi giorni una bella cartolina... mi piace sempre indovinare dove si trovi la località rappresentata ma questa volta non ci sono riuscita così ho letto sul retro....

lo direste voi che questa è Maimi in Florida?
Per l'esattezza si tratta di Fisher Island....

 

Ammettetelo, avrete sognato almeno una  volta di  crogiolarvi al sole della California, fare jogging lungo le sue spiagge o fare shopping in Downtown o ad ammirare le ville in stile moresco di Coral Gables?!
Intanto un saluto e un ringraziamento a Bruno per questa cartolina.

lunedì 27 gennaio 2014

giorno della memoria - ricordiamo le realtà delle nostre città - Torino il ghetto ebraico

Non molti sanno che anche Torino ha avuto un ghetto ebraico.
Venne istituito intorno al 1679 in seguito ad un primo arrivo di ebrei espulsi dalla Francia nel 1394 ai quali si aggiunsero nuovi arrivi durante il 500 da Francia, Spagna, Germania sino ad arrivare  a circa 1300 a fine 1700.
Il ghetto si trovava compreso fra le vie San Francesco da Paola, Bogino, Des Ambrois e la piazza comunemente detta piazza Carlina, e rimase in vigore fino all'emanazione dello Statuto Albertino nel 1848, e questo fu il periodo migliore che vide l'emancipazione della comunità ebraica di Torino, si creò infatti  la sinagoga e un cimitero comunale.
Purtroppo anche a Torino le leggi razziali del 1938 entrarono in vigore e quasi 400 furono gli ebrei torinesi deportati. Forse quello più conosciuto è stato Primo Levi che sopravvivendo alla deportazione ebbe modo nei suoi romanzi di descrivere gli orrori dei campi di concentramento.

L'anno scorso l'amministrazione comunale ha scoperto una targa ricordo del ghetto ebraico in via Maria Vittoria, angolo via Bogino

Facendo il giro dell'isolato si arriva in piazza Carlina, dove questa foto mostra il sovrapporsi di 4 piani ed un ammezzato per contenere più famiglie, nella casa facente parte del ghetto.

Una casa del ghetto ebraico , notare i piani ammezzati, in piazza Carlo Emanuele II, detta piazza Carlina angolo via Des Ambrois, a Torino



sabato 25 gennaio 2014

R. Ballacchino - Trappola a Porta nuova




Un giallo ambientato a "casa mia", nella mia amata Torino.
Per la precisione tutto inizia a Porta Nuova, la maggiore delle stazioni ferroviarie cittadine, qui Daniele ha appuntamento con Bambi una giovane sconosciuta incontrata in un social network, ma la ragazza giungerà a Torino priva di vita. Il maggiore indiziato è proprio lui Daniele. La trama si dipana fra sensi di colpa, indagini, e infine l'incriminazione di Daniele per il delitto. Ma il giovane non ci sta a pagare per un altro e perennemente in fuga segue le sue piste e svolge una sua indagine che lo porterà a scoprire una macchinazione da parte di un nemico che sino a quel momento non sapeva di avere. 
Bello l'intreccio, attuale la situazione, ricco di colpi di scena. 
A mio parere, un giallo piacevole da leggere.

week end.... tutto relax

Dopo una sana e sostanziosa colazione eccoci pronti per il fine settimana....


spesa, supermarket, pulizie e poi relax in montagna!!!... forse nevicherà, e allora sarà un'atmosfera da fiaba....
Buon Fine settimana anche a voi!!!

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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