Venne istituito intorno al 1679 in seguito ad un primo arrivo di ebrei espulsi dalla Francia nel 1394 ai quali si aggiunsero nuovi arrivi durante il 500 da Francia, Spagna, Germania sino ad arrivare a circa 1300 a fine 1700.
Il ghetto si trovava compreso fra le vie San Francesco da Paola, Bogino, Des Ambrois e la piazza comunemente detta piazza Carlina, e rimase in vigore fino all'emanazione dello Statuto Albertino nel 1848, e questo fu il periodo migliore che vide l'emancipazione della comunità ebraica di Torino, si creò infatti la sinagoga e un cimitero comunale.
Purtroppo anche a Torino le leggi razziali del 1938 entrarono in vigore e quasi 400 furono gli ebrei torinesi deportati. Forse quello più conosciuto è stato Primo Levi che sopravvivendo alla deportazione ebbe modo nei suoi romanzi di descrivere gli orrori dei campi di concentramento.
L'anno scorso l'amministrazione comunale ha scoperto una targa ricordo del ghetto ebraico in via Maria Vittoria, angolo via Bogino
Facendo il giro dell'isolato si arriva in piazza Carlina, dove questa foto mostra il sovrapporsi di 4 piani ed un ammezzato per contenere più famiglie, nella casa facente parte del ghetto.
Una casa del ghetto ebraico , notare i piani ammezzati, in piazza Carlo Emanuele II, detta piazza Carlina angolo via Des Ambrois, a Torino |
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