Se non vuoi perdere nessun post del mio blog clicca su segui

Benvenuti nel mio blog!

Welcome! ... Bienvenue chez moi! ... Willkommen!... dobrodošli! ... Bienvenida! ...

Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità

This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


Per vedere tante altre mie foto clicca qui http://scattipercuriosita.blogspot.it

menu

mercoledì 6 luglio 2011

Un giardino medievale in centro città


Oggi nella pausa pranzo ho fatto quattro passi sino in piazza Castello che è praticamente l'ombelico di Torino. Ho visto molti turisti, soprattutto cinesi e giapponesi ma soprattutto sono andata a curiosare nel fossato di palazzo Madama. Vi chiederete che mai ci sarà nel fossato da attirare la mia attenzione, beh soddisfo subito la vostra curiosità: c'è un giardino medievale! Tutto intorno a Palazzo Madama corre il nuovo Giardino Medievale che è stato inaugurato e aperto al pubblico ieri. Il giardino è stato ricostruito seguendo i documenti medievali della versione quattrocentesca dell'architetto Ludovico D'Acaja: l’hortus ovvero l'orto, il viridarium cioè il bosco e il frutteto, e il iardinum domini vale a dire il giardino del principe. A questi si aggiunge la presenza di alcuni ambienti tradizionali come la falconara, la porcilaia e il recinto delle galline, anche se gli animali non sono vivi ma sono semplici sagome di legno. Per ora ho curiosato dall'alto, ma uno di questi giorni andrò a vedere da vicino, per adesso vi pubblico alcune foto prese da piazza castello.

lunedì 4 luglio 2011

Nozze fiabesche nel Principato di Monaco

Si è celebrato sabato scorso nel principato di Monaco il matrimonio religioso tra Charlene Wittstock e il principe Alberto. Il rito religioso si è svolto il giorno dopo a quello civile nel cortile d'onore del Palazzo Reale alla presenza di 850 invitati. Tra gli ospiti Carlo e Camilla di Borbone, Mario Pescante vice presidente del Comitato Olimpico, Umberto Tozzi, Roberto Cavalli, Giorgio Armani, Karl Lagerfeld, Roger Moore, Naomi Campbell, Nicola Sarkozy e molti altri.

La sposa bellissima indossava un abito creato da Giorgio Armani, veramente spettacolare eppure semplice, dritto con un lungo strascico questo abito si dice che abbia richiesto 2500 ore di lavoro per confezionarlo e ricamarlo con circa 40 mila cristalli Swaroski e perle che creavano fantasie floreali.

Molti hanno paragonato il matrimonio del Principe monegasco con quello reale inglese, e qualche malelingua lo ha definito il più noioso dell'anno. Personalmente non lo ritengo tale e credo che questa mia idea venga ampiamente condivisa anche da altri. La cerimonia religiosa sicuramente ha di per sè un certo tono serioso, come del resto deve essere, in quanto il matrimonio cattolico ha dei valori più profondi di quello civile (per chi è credente, ovviamente). Tuttavia la cerimonia è stata resa leggera dalle musiche: Celebration di PAul McCartney, dall' interpretazione di Andrea Bocelli che ha intonato l'Ave Maria di Schubert , sino a 'Click Song', una canzone tradizionale sudafricana interpretata da Pumez Matshilkiza.

Altro che noioso! Bellissima l'emozione degli sposi, la dolce espressione di Charlene, le complici ma romantiche strizzatine d'occhio fra Charlene e il suo Principe. Piuttosto bisognerebbe stendere un pietoso velo sulla cronaca che Rai1 ha trasmesso, in quanto il giornalista Franzelli e le sue ospitihanno parlato sopra ai momenti più importanti e solenni della cerimonia raccontando pettegolezzi, anedotti sportivi e politici fuori luogo.

Come nel matrimonio reale inglese non sono mancate signore con mise eccentriche, e soprattutto cappellini curiosi... eccone alcuni

Grazie a Dio a Monaco non ci sono state Pippe a rubare la scena alla sposa e neppure lati B a turbare i sonni ..... solo l'emozione di due sposi per il loro futuro e le loro responsabilità.

Quindi speriamo che come nelle belle favole Charlene e il suo PRincipe possano vivere felici e contenti.

mercoledì 29 giugno 2011

il bunet

Il bunet è un tipico dolce al cucchiaio del Piemonte, forse un po’ calorico, ma piace un po’ a tutti e siccome va servito freddo è adatto anche in estate. Ecco come lo faccio io: 5 uova intere 1 tazza di caffè 70 g di cacao in polvere amaro 10 amaretti medi 250 g di zucchero semolato 1 litro di latte intero Un bicchierino di liquore, dipende cosa ho disponibile (cognac, whisky, marsala secco…)
In un pentolino metto a bollire il latte con gli amaretti. A parte sbatto le uova con 180 g di zucchero, aggiungo il cacao in polvere, la tazzina di caffè, il liquore e mescolo il tutto. Aggiungo poi questa miscela al latte che ho preparato con gli amaretti e mescolo ancora. In uno stampo, che generalmente è quello rettangolare da plumkake, preparo il caramelloe quando questo è ben distribuito sul fondo e della densità giusta, verso ciò che ho preparato e metto a cuocere in forno a bagno maria per circa 60 minuti a 100° c. Una volta cotto, lo estraggo dal forno e lo faccio raffreddare. Quando è del tutto freddo lo metto in frigorifero per un paio d’ore e lo sformo una mezzora prima di servirlo guarnito con amaretti o per i più golosi ciuffi di panna montata e granella di nocciole.

giovedì 23 giugno 2011

Ricordo delle elementari

Erano anni che la cercavo! una poesia che ricordo mi era stata dettata alle elementari dalla mia maestra e ricordavo che la leggeva da un libro piuttosto spesso e con la copertina gialla.... son passati trenta e più anni e finalmente in un negozio del centro, una libreria aperta da poco ma che si occupa anche di editoria locale, ecco che vedo un libro che mi fa tornare a galla un bel ricordo d'infanzia... entro, lo sfoglio, e ...oplà ecco la poesia che cercavo da tanto.... e siccome domani è San Giovanni patrono di Torino, quale occasione migliore per proporvela!
                                              Torino                                            
  Quante volte tra i fiori, in terre gaie,
sul mare, tra il cordame dei velieri,
sognavo le tue nevi, i tigli neri
  le dritte vie corrusche di rotaie,
l’arguta grazia delle tue crestaie,
 o città favorevole ai piaceri!
                         E quante volte già, nelle mie notti d’esilio,
resupino a cielo aperto, sognavo sere torinesi,
certo ambiente caro a me,
certi salotti beoti assai, pettegoli,
bigotti come ai tempi del buon Re Carlo Alberto….
"… se ‘l Cônt ai ciapa ai rangia për le rime…"
"Ch’a staga ciutô…" – "’L caso a l’è stupendô!…"
                         "E la Duse ci piace?" – "Oh! Mi m’antendô pà mi a teatrô i vad për divertime…"
"Ch’a staga ciutô!… A jntra ‘l Reverendô!…"
           S’avanza un Barnabita, lentamente…
stringe la mano alla Contessa amica
siede col gesto di chi benedica…
Ed il poeta, tacito ed assente,
       si gode quell’accolita di gente
         ch’a la tristezza d’una stampa antica…
Non soffre. Ama quel mondo senza raggio di bellezza,
 ove cosa di trastullo è l’arte.
Ama quei modi e quel linguaggio
e quell’ambiente sconsolato e brullo.
Non soffre. Pensa Giacomo fanciullo
                                             E la "siepe" e il "natìo borgo selvaggio".                                                
I                        Come una stampa antica bavarese vedo al tramonto il cielo subalpino…
Da Palazzo Madama al Valentino
ardono l’Alpi fra le nubi accese…
E’ questa l’ora antica torinese,
 è questa l’ora vera di Torino…
L’ora ch’io dissi del Risorgimento,
      l’ora in cui penso a Massimo d’Azeglio adolescente,
a I miei ricordi, e sento d’essere nato troppo tardi…
 Meglio vivere al tempo sacro del risveglio,
             che al tempo nostro mite e sonnolento!
              Un po’ vecchiotta, provinciale,
fresca tuttavia d’un bel garbo parigino,
                in te ritrovo me stesso bambino,
             ritrovo la mia grazia fanciullesca
e mi sei cara come la fantesca che m’ha veduto nascere, o Torino!
    Tu m’hai veduto nascere,
 indulgesti ai sogni del fanciullo trasognato:
tutto me stesso, tutto il mio passato,
i miei ricordi più teneri e mesti dormono in te,
sepolti come vesti sepolte in un armadio canforato.
                         L’infanzia remotissima… la scuola… la pubertà…
la giovinezza accesa… i pochi amori pallidi… l’attesa delusa…
il tedio che non ha parola… la Morte e la mia Musa
con sé sola, sdegnosa, taciturna ed incompresa.
         Ch’io perseguendo mie chimere vane
pur t’abbandoni e cerchi altro soggiorno,
ch’io pellegrini verso il Mezzogiorno a belle terre tepide lontane,
la metà di me stesso in te rimane
e mi ritrovo ad ogni mio ritorno.
                         A te ritorno quando mi rabbuia Il cuor deluso da mondani fasti.
Tu mi consoli, tu che mi foggiasti
Quest’anima borghese e chiara e buia
                         dove ride e singhiozza il tuo Gianduia
che teme gli orizzonti troppo vasti…
Eviva i bôgianen…Sì, dici bene, o mio savio Gianduia ridarello!
                         Buona è la vita senza foga, bello goder di cose piccole e serene…
A l’è questiôn d’ nen piessla…
Dici bene, o mio savio Gianduia ridarello!…
-
    Guido Gozzano

lunedì 20 giugno 2011

nel giorno della Consolata

nel giorno della festa della Consolata ho pensato di omaggiare la Madonna tanto cara ai Torinesi con unapoesia scritta da un noto poeta dialettale: Nino Costa. La Consolà A randa d'ij rastei d'la Tor roman-a - ultim avanss d'un'epoca dëstissa - con n'aria 'd serietà tuta nostran-a la Conssolà l'è lì: bassa e massissa: senssa spatuss: come na brava mare ch'a l'ha 'd fastidi gròss për la famija e a ten da cont le soe memòrie care, ma veul nen esse 'd pì che lòn ch'a sia. Davanti a chila j'è 'd masnà ch'a coro, d'ovriere ch'a passo e 'd sartoirëtte; pòver ch'a ciamo; preive ch'a dëscoro, e le veje ch'a vendo le candlëtte. So ciochè, lì davsin, - ombra severa dle glòrie dle passion d'un'aotra età - ch'a l'ha goernà la Cros e la bandiera, fedel come n' tropiè d'ij temp passà, adess ch'a l'è vnù vei, tut-un a manda dsora dël mond ël son dle soe campan-e come na vos ch'a prega e as racomanda për tute quante le miserie uman-e, e sla piassëtta, con so cit an brass, la Madonin-a bianca s'la colòna, goardand an giù la gent ch'a fa 'd fracass, e l'ha 'n soris da mama e da Madòna. - Nino Costa

domenica 19 giugno 2011

palazzo carignano

Sabato abbiamo dedicato la mattina alla visita degli appartamenti di Palazzo Carignano. Infatti in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia sono stati riaperti al pubblico, dopo più di cinquant'anni, gli appartamenti barocchi di palazzo Carignano caratterizzati dalla pittura del Legnanino, ovvero del pittore Stefano Maria Legnani, attivo a cavallo fra il 1600 e il 1700.
La visita che dura circa un'ora è molto interessante grazie alle spiegazioni della guida, e si snoda fra gli appartamenti che ospitarono lo studio del conte di Cavour, l’Appartamento di Mezzogiorno, noto anche come “Appartamento dei principi” famoso per le boiseries e gli specchi che ne rivestono le pareti, l’Appartamento di Mezzanotte, lo splendido scalone monumentale ideato da Guarino Guarini che conduce al Parlamento Subalpino. La visita ci ha portato anche in alcune parti generalmente segrete per un palazzo d'epoca, vale a dire, come le scale elicoidali su piazza Carignano e i suggestivi sotterranei. Negli appartamenti oltre agli affreschi sono visibili una trentina di opere, provenienti da chiese, palazzi e musei di tutta Italia. In buona parte sono opere del Legnanino, altre di maestri suoi contemporanei quali Andrea Pozzo e Carlo Maratta. La mostra resta aperta sino al 26 giugno a 10 euro il biglietto intero, poi vi sono i ridotti , mentre è gratuita e comprensiva di guida per chi è in possesso dell'abbonamento musei. E' possibile fotografare gli affreschi del palazzo mentre vi è divieto per i dipinti esposti.
Lo studio di Camillo Benso conte di Cavour.

traduci translate traduire

Award...

Award...
assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

Avviso

Questo Blog è un luogo virtuale in cui condividere le mie passioni con persone che hanno gli stessi miei interessi: lettura, uncinetto, pittura, cucina, etc etc; Viene aggiornato quando l'autore riesce a ritagliarsi un po' di tempo libero e quindi senza alcuna periodicità, non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/3/2001. Le fotografie inserite nei post sono di proprietà dell'autore del Blog e pertanto non è consentita alcuna riproduzione senza il suo esplicito consenso.

L'autore del seguente blog NON percepisce alcun commissione dalle aziende dei prodotti rappresentati per realizzare recensioni, usare o mostrare tali prodotti e non ha alcun legame lavorativo o personale con esse.
Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

bolle