Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.
Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.
E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!
Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.
Ah perché non son io cò miei pastori?
-
G. D'Annunzio
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domenica 2 settembre 2012
sabato 1 settembre 2012
SETTEMBRE
Qualche curiosità su questo mese che è appena iniziato.
Settembre deriva il suo nome dal latino Septembris ovvero il settimo mese del calendario romano. Durante la rivoluzione fancese veniva chiamato Fruttidoro e corrispondeva al periodo 19 agosto 21 settembre, poi da questa data sino al 21 ottobre prendeva il nome di Vendemmiaio.
Settembre deriva il suo nome dal latino Septembris ovvero il settimo mese del calendario romano. Durante la rivoluzione fancese veniva chiamato Fruttidoro e corrispondeva al periodo 19 agosto 21 settembre, poi da questa data sino al 21 ottobre prendeva il nome di Vendemmiaio.
Saggezza popolare:
a settembre chi è esperto non viaggia mai scoperto
Se in settembre enti tonare tini e botti puoi preparare
Aria settembrina fresco la sera e fresca la mattina
Se in settembre enti tonare tini e botti puoi preparare
Aria settembrina fresco la sera e fresca la mattina
venerdì 31 agosto 2012
Fort de Joux: guerre, amanti, e curiosità
Una visita molto interessante e ricca di curiosità durante queste vacanze è stata quella al forte di Joux, nel dipartimento francese di doubs, nelle montagne del Jura.
Il castello fu costruito dai signori di Joux ,nell'XI secolo, con una struttura tutta in legno, rimaneggiato da Vauban nel XVII secolo e poi dal capitano Joffre nel XIX secolo.
La visita è guidata, e permette di ammirare i vari fabbricati del castello con le cinque mura di cinta, i ponti levatoi, le torrette di guardia, oltre che una bella veduta panoramica da una torre.
Tra gli ambienti più curiosi del forte vi è la cella di Berthe...narra la leggenda che nel 12 ° secolo Berthe giovane sposa del signore di Joux venne scoperta in compagnia del
suo amante e amico d’infanzia Aimè de Montfaucon dal marito che ella
credeva morto durante le crociate in Terra Santa. Il marito tradito fece
rinchiudere Berta in una piccolissima cella del castello dalla quale le
permetteva di uscire solo due volte al giorno per vedere attraverso una
finestra il corpo del suo amante impiccato nel bosco.
All’interno del castello esiste davvero una cella veramente molto
piccola che potrebbe essere la cella di Berta.
Di
sicuramente documentato invece c’è un appartamento nel quale fu rinchiuso Honerè Gabriel Riqueti conte di Mirabeau.
l'appartamento di Mirabeau |
Mirabeau vi fu rinchiuso per la vita dissoluta che conduceva tra donne e
debiti di gioco. Fu infatti suo padre
stesso a chiedere al Re di richiudere il giovane nella fortezza d’If, tuttavia
pur prigioniero riuscì a sedurre l’unica
donna della prigione, la vivandiera, ragion per cui fu trasferito a Joux. Qui il governatore
del castello gli permise di uscire dal castello per partecipare alle cacce e
alla vita sociale dei nobili. Fu così che conobbe Marie Therese Sophie Richard de Ruffey, giovane sposa dell'anziano marchese di Monnier e con lei Mirabeau fuggì ad
Amsterdam dove vennero catturati: Sophie rinchiusa in un
convento e Mirabeau nel castello di Vincennes.
All’interno del castello oltre
all’appartamento che fu di Mirabeau durante la sua prigionia a Joux vi è una
cella nella quale fu imprigionato e vi morì Toussaint Louverture. All'entrata della cella è stato posto questo busto in ricordo di questo personaggio storico.
Questi era
un ex schiavo nativo
di Haiti, che divenne
il capo
della rivolta degli schiavi contro
i coloni bianchi a fine 700,
tanto da diventare addirittura il primo generale nero dell'esercito
francese. I suoi successi
militari e il suo acume politico gli permisero di diventare il governatore di Saint-Domingue.
Ma con l’avvento al potere di Napoleone Bonaparte e la restaurazione della schiavitù Toussaint Louverture fu catturato e imprigionato nel castello di Joux, dove morì nel 1803, all'età di 60 anni.
Ma con l’avvento al potere di Napoleone Bonaparte e la restaurazione della schiavitù Toussaint Louverture fu catturato e imprigionato nel castello di Joux, dove morì nel 1803, all'età di 60 anni.
Un'altra particolarità del castello è la scala a vite composta di 212 gradini
scala a vite |
martedì 28 agosto 2012
In Francia: il cappuccino questo sconosciuto
E’ vero che in Italia, al bar facciamo praticamente
impazzire il barista per la varietà di preparazioni che hanno per ingrediente
il caffè: caffè normale, ristretto,
lungo, al ginseng, alla nocciola, macchiato caldo, macchiato freddo, macchiato
caldo senza schiuma, macchiato schiumato, corretto, ristretto in tazza grande,
in tazza di vetro, in tazza bollente, marocchino, marocchino con nutella,
cappuccino, cappuccino con cacao, cappuccino chiaro, con schiuma, senza
schiuma, ….
Se entrate in un caffè francese beh “lasciate ogni speranza voi che entrate” perché
un cappuccino come siamo abituati a bere qui da noi, con il caffè profumato e ben amalgamato a quella morbida cremina di latte, non lo troverete mai.
Cosa troverete? Un cafè avec du lait, ovvero una tazzona di caffè lungo, caldo
(mamma quanto è caldo e quanto è amaro, niente a che vedere con quello cantato da De Andrè nel suo Don Raffaè) e, a parte, del latte che ovviamente
pagherete… a parte. Qualcuno, con un po’ più di buona volontà, o forse
presunzione, prova a farci il cappuccino, ma il risultato è un triste
caffelatte, un cafè au lait, che non
riuscirà comunque a soddisfarci, anzi ci farà desistere dall'ordinare questa bevanda sino al nostro rientro sul suolo patrio.
domenica 26 agosto 2012
Francia
un breve assaggio delle mie vacanze
Slideshow Francia : Fra’s trip to 13 cities including and Digione (near Dijon, Borgogna, Francia) was created with TripAdvisor TripWow!
venerdì 24 agosto 2012
Treffort - mercato serale
Come promesso eccomi qui a raccontarvi qualcosa delle mie vacanze trascorse in Francia.
Molto curioso è stato vedere il mercato serale a Treffort- Cuisiat, un grazioso paesino addossato ai primi contrafforti del Revermont nato nel 1973 dall'unione delle due località. Il paese è interessante in quanto mantiene le sue origini medievali e conserva alcune attrattive come le sue belle fontane, come quella a tre getti (per uso umano il getto centrale e due lavabi laterali ad uso di animali), o la fontana posta davanti a Les Halles o ancora il castello...
ma ora vi voglio parlare della fiera.
All'inizio del paese un cantastorie intratteneva il pubblico con le sue ballate, mentre nella via principale erano disposte delle bancarelle di prodotti tipici, sino a les Halles, una piazza coperta da un tetto, costruita nel XIV secolo per le riunioni degli abitanti e per vendere vino e granaglie, e dove il castellano vi teneva anche le udienze giudiziarie.
Appena arrivati davanti a Les Halles una donna intratteniva i convenuti coinvolgendoli, grandi e piccoli, in canzoni tipiche suonate con l'organetto
invece all'interno de les Halles ancora bancarelle: una donna modellava a caldo animaletti in vetro,
una signora realizzava la tipica cuffietta inamidata con sottogola di merletti appartenente ad uno dei costumi tipici Bressani (ovvero della zona di Bourg-en-Bress)
Mentre nella via si snodava la sfilata di gruppi folcloristici composti da suonatori di gironda
e da coppie in costume.
Il costume Bressano femminile è senz'altro molto particolare, parlo di quello che vedete in queste foto, purtroppo quella frontale è un po' mossa e non permette di ammirare i particolari dell'abito e del curioso copricapo. L'abito femminile era quello utilizzato nei giorni di festa, per i matrimoni e che accompagnava tutta la vita della donna, poteva essere ceduto alla figlia o si poteva essere sepolti con tale abito.
Si compone di un'abito nero raffinato, una cuffia bianca sopra alla quale veniva posto il cappello e gli zoccoli intagliati a mano. L'abito era ravvivato da un grembiule colorato, e dai gioielli che venivano portati al collo e che adornavano il cappello a camino. Dalla lunghezza del velo che scendeva dal cappello e dai gioielli si comprendeva la ricchezza della donna che lo indossava.
La visita della fiera e del paese è stata molto curiosa, un modo simpatico di trascorrere una serata, immersi nella tradizione del luogo che è sempre bello scoprire.
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