La meta di questo pomeriggio è il teatro della Fenice. Ci arriviamo percorrendo calli e campielli a piedi, salendo e scendendo ponti, poi davanti a noi finalmente la piccola piazzetta, la gradinata con la candida facciata neoclassica con al centro il fregio con la Fenice raffigurata.
Fu inaugurata nel 1792 su progetto di Gian Antonio Selva, un primo grande incendio nel 1836 lo distrusse in parte per cui fu restaurato da Tommaso e Gian Battista Meduna. Nel 1996 un altro incendio distrusse il teatro quasi interamente e venne quindi ricostruito nel 2003 come da progetto originario.
All'interno la visita parte dall'elegante Foyer illuminato da splendidi lampadari di cristallo e colonne in marmo e arredato con divanetti e poltroncine.
La visita continua con l'affaccio dalla platea. Durante la nostra visita un gruppo di tecnici stanno allestendo le scene, controllando le luci, etc etc
Da qui ammiriamo il soffitto...purtroppo la foto non rende onore alla splendida decorazione ricca di stucchi e dorature su un fondo azzurro cielo
Una serie di cerchi concentrici in diverse tonalità di azzurro crea l'illusione ottica di una cupola ma in realtà il soffitto è piano.
Vi sono figure femminili allegoriche che rappresentano l'Aurora, la Musica, e la Danza, al centro del soffitto il grande lampadario di ottone dorato ricostruito come l'originale realizzato a Liverpool nel 1854.
La visita prosegue al piano dei palchi soffermandoci nel parco reale, questo palco ha visto le vicende della città di Venezia, repubblica marinara sino al 1797. Sino ad allora non vi era nessun palco reale perchè al governo vi era un Doge, successivamente fu sotto il governo francese quindi nel 1807 fu costruito il primo palco imperiale per accogliere Napoleone.
Nel 1815 Venezia venne annessa all'Austria, nel 1866 Venezia fece parte del regno d'Italia così la loggia imperiale divenne palco reale con l'aggiunta nella decorazione dei due scudi Sabaudi simboli della famiglia Savoia. In stile barocco, velluto rosso e oro è ornato da putti color avorio sostenuti da candelabri dorati e sul soffitto il dipinto dell'apoteosi della scienza e delle arti mentre alle pareti due specchi contrapposti creano un effetto galleria per moltiplicare lo spazio.
salendo ancora le scale si arriva alle 5 sale apollinee: la sala Verdi, la sala Dante, la sala da ballo, la sala Ammanati e la sala Rubistein
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sala Ammannati |
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Sala da ballo |
La visita del teatro termina qui, devo dire che l'avevo in parte visto durante dei servizi televisivi ma non è la stessa cosa, merita davvero dedicargli un paio d'ore.
alla prossima per continuare la nostra visita di Venezia....