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giovedì 24 giugno 2021

VENEZIA ...LA FENICE

 La meta di questo pomeriggio è il teatro della Fenice. Ci arriviamo percorrendo calli e campielli a piedi, salendo e scendendo ponti, poi davanti a noi finalmente la piccola piazzetta, la gradinata con la candida  facciata neoclassica con al centro il fregio con la Fenice raffigurata.



Fu inaugurata nel 1792 su progetto di Gian Antonio Selva, un primo grande incendio nel 1836 lo distrusse in  parte per cui fu restaurato da Tommaso e Gian Battista Meduna. Nel 1996 un altro incendio distrusse il teatro quasi interamente e venne quindi ricostruito nel 2003 come da progetto originario. 

All'interno la visita parte dall'elegante Foyer illuminato da splendidi lampadari di cristallo  e colonne in marmo e arredato con divanetti e poltroncine. 


La visita continua con l'affaccio dalla platea. Durante la nostra visita un gruppo di tecnici stanno allestendo le scene, controllando le luci, etc etc


Da qui ammiriamo il soffitto...purtroppo la foto non rende onore alla splendida decorazione  ricca di stucchi e dorature su un fondo azzurro cielo

Una serie di cerchi concentrici in diverse tonalità di azzurro crea l'illusione ottica di una cupola ma in realtà il soffitto è piano.

Vi sono figure femminili allegoriche che rappresentano l'Aurora, la Musica, e la Danza,  al centro del soffitto il grande lampadario di ottone dorato ricostruito come l'originale realizzato a Liverpool nel 1854.



La visita prosegue al piano dei palchi soffermandoci nel parco reale, questo palco ha visto le vicende della città di Venezia, repubblica marinara sino al 1797. Sino ad allora non vi era nessun palco reale perchè al governo vi era un Doge, successivamente fu sotto il governo francese quindi nel 1807 fu costruito il primo palco imperiale per accogliere Napoleone.
Nel 1815 Venezia venne annessa all'Austria, nel 1866 Venezia fece parte  del regno d'Italia così la loggia imperiale divenne palco reale con l'aggiunta nella decorazione dei due scudi Sabaudi simboli della famiglia Savoia. In stile barocco, velluto rosso e oro è ornato da putti color avorio sostenuti da candelabri dorati e sul soffitto il dipinto dell'apoteosi della scienza e delle arti mentre  alle pareti due specchi contrapposti creano un effetto galleria per  moltiplicare lo spazio.



salendo ancora le scale si arriva alle 5 sale  apollinee: la sala Verdi, la sala Dante, la sala da ballo,  la sala Ammanati e la sala Rubistein
sala Ammannati

Sala da ballo

La visita del teatro termina qui, devo dire che l'avevo in parte visto durante dei servizi televisivi ma non è la stessa cosa, merita davvero dedicargli un paio d'ore.

alla prossima per continuare la nostra visita di Venezia....

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
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