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sabato 8 ottobre 2011

vacanze e loisir creatif

Sicuramente queste sono state le vacanze più complete che io e mio marito abbiamo fatto insieme. Questo perchè oltre a visitare luoghi nuovi a vedere le bellezze artistiche abbiamo avuto modo di ammirare paesaggi naturali, tradizioni e un maggior contatto con le popolazioni grazie alla scelta di soggiornare in bed & breakfast. Tutti e tre molto curati e particolari ed in uno di questi ho scoperto che la padrona di casa ha una mia passione: i lavori all'uncinetto. La nostra stanza era infatti abbellita da alcuni lavori: un paio di cappelli inamidati, un cestino inamidato

Mentre nella sala di lettura erano esposti altri lavori:

mercoledì 5 ottobre 2011

nostalgia di vacanze: Salin de Giraud

Queste belle giornate di ottobre (qui a Torino abbiamo ancora 25 gradi) mi fanno pensare con nostalgia alle scorse vacanze, alle località visitate e alle tradizioni di quei luoghi. Salin de Giraud ad esempio, dove ci siamo trovati un po per caso, e in sè il villaggio non ha molte attrattive se non per le saline. Noi ci siamo arrivati nel bel mezzo di una festa con spettacolo nell'arena ed abbiamo assistito protetti dalle tansenne al passaggio dei tori nelle vie del paese verso l'arena ovvero all'ABRIVADO. La festa prevedeva la corsa camarghese e lo spettacolo nell'arena con i rasateur ovvero il torero che, non uccide il toro, ma deve riuscire a prendere dei fiocchi e delle coccarde infilate fra le corna del toro. Il rasateur non deve essere un mestiere tranquillo, infatti un avviso esposto accanto alla locandina della festa avverte che i rasateur Imbert, Gautier, Thierry previsti dalla locandina, essendo feriti, vengono sostituiti da altri tre Maine, Faure e Ferriol!!
Lasciato il villaggio alle sue tradizioni siamo andati a vedere le saline, lievemente colorate di rosa.
Il tempo di qualche foto sotto il sole che picchiava e poi in auto diretti allo stagno di Vaccares per vedere i fenicotteri rosa. Lasciata l'auto all'inizio dello stagno ci siamo avvicinati piano piano per non spaventarli.... uno spettacolo!

martedì 20 settembre 2011

Tarascona

Nel nostro girovagare siamo arrivati anche a Tarascona e in piena festa medievale.
Davvero piacevole vedere come gli abitanti e gli espositori delle bancarelle fossero abbigliati in stile medievale. Ma a farci ricordare piacevolmente questa città è stato sicuramente lo spettacolo che si stava svolgendo in piazza al nostro arrivo. La compagnia dell'Hippogriffe si stava esibendo con i propri animali.
Specializzata in falconeria ha presentato parecchi rapaci facendo eseguire ad ognuno un numero o facendoli volare in mezzo al pubblico: Gufi reali, Civette, Aquile, Falchi, ma anche un numero di dressage con il cavallo Zephyr.
E' stato davvero uno spettacolo emozionante e unico, mai visto prima, e se qualcuno di voi fosse interessato può curiosare sul sito http://www.hippogriffe.net/

mercoledì 14 settembre 2011

Girano le pale girano... del mulino ad acqua

Una tappa davvero pittoresca è stata quella a L’Isle-sur-la-Sorgue.
Questo paese è attraversato da parecchi canali che fanno sembrare la città una piccola Venezia.
Arriviamo in questo posto intorno alle 19, la luce del sole all'orizzonte scalda il paesaggio, ammiriamo le case con i terrazzini che danno sui canali, e scopriamo che ci sono molte ruote ad acqua ancora funzionanti, ricorperte di muschio.

Passeggiare fra i canali è rilassante ed è l'occasione per fermare in uno scatto fotografico qualche angolo particolarmente pittoresco come questo negozio di antiquariato.

giovedì 8 settembre 2011

Le Thor


Un'altra nostra meta è stato il piccolo borgo di Le Thor.
Le sue origini risalgono al medioevo, la sua chiesa Notre-Dame-du-lac è un vero bijou, bagnata dalla Sorgue nella quale si riflette la chiesa stessa edificata nel XII secolo. La Chiesa la troviamo chiusa e così ci dobbiamo accontetare di ammirarla da fuori e di scattare qualche foto del fiume con le paperette e del portale a sud per il bell'ornato che attrae sempre i turisti.
Il borgo merita una visita anche per la bella torre con l'orologio municipale e il campanile in ferro battuto.
Non potendo visitare la Chiesa lasciamo il borgo e ci dirigiamo verso un'altro paese caratteristico, ovvero L'isle_sur_la_sorgue, ma di questo posto molto grazioso regno di antiquari e dove trovate ancora funzionanti le vecchie ruote ad acqua dei mulini vi parlerò prossimamente.

venerdì 2 settembre 2011

Sault: il miraggio di un campo di lavanda fiorita

Il secondo giorno di vacanza l'abbiamo dedicato alla visita di Sault. Sault è un paese a circa 800 metri sul livello del mare, sempre nel dipartimento del Vaucluse. Perchè andare a Sault? perchè la volta precedente che siamo stati in Provenza, ovvero tre anni fa, era fine agosto e non abbiamo potuto ammirare le distese fiorite di lavanda perchè viene raccolta a fine luglio. Quest'anno anche se le nostre vacanze hanno avuto inizio il 14 agosto siamo riusciti a trovare un paese "di montagna" dove la lavanda viene raccolta a metà agosto, ma non solo, il 15 di agosto di ogni anno si svolge la "festa della lavanda", una fiera in cui ci sono tante bancarelle, sfilate di gruppi folcloristici, ma soprattutto il campionato di taglio della lavanda. Siamo arrivati a Sault la mattina verso le 10, parcheggiata l'auto un po' distante da dove in realtà si teneva la manifestazione, ma non c'era modo di avvicinarci di più, le strade erano transennate e vi era un servizio d'ordine. Ci siamo così incamminati a piedi seguendo la fiumana di visitatori che come noi erano diretti all'ippodromo di Sault; una lunga camminata sotto il sole (neppure un alberello a farci ombra) e poi finalmente un boschetto che si apriva su una miriade di gazebo che ospitavano le bancarelle, ovviamente il tema conduttore era la lavanda. Seguendo la voce che sottolineava i momenti della gara di taglio, già iniziata, siamo giunti ad un campo di lavanda fiorita, appena in tempo per vedere la gara dei tagliatori professionisti. Avete presente come sono i campi di lavanda? le piantine sono messe tutte in fila allineate, bene, ciascuna fila era assegnata ad un tagliatore che con falcetto in mano e sacco di juta sulle spalle attendeva il via. Naturalmente essendo una gara vi era anche una giuria che posizionata alle spalle dei tagliatori predeva delle annotazioni. Dato il via i tagliatori di lavanda procedevano tagliando decisi mazzi di lavanda con gambi di una trentina di centimetri, e man mano li infilavano nel sacco sulle spalle. quando il sacco diventava troppo pieno stendevano sui cespugli di lavanda più avanti rispetto a dove stavano tagliando un telo di iuta e vi deponevano sopra il tagliato fino a quel momento portato sulle spalle. La gara durava circa 15-20 minuti. Allo stop i tagliatori dovevano fermarsi e riunirsi intorno ai giudici che provvedevano a pesare la lavanda tagliata da ciascun partecipante. Al termine della gara intorno alle 12, il campo era per metà ancora intatto con tutti i bei cespugli di lavanda fioriti e si poteva raccogliere liberamente le profumate spighette, così anche noi ci siamo immedesimati nei tagliatori di lavanda.... Guardate che bel mazzo di lavanda mi sono portata a casa!
E non vi dico il profumo, com'era intenso!!!
Terminata la gara, raccolta la lavanda, abbiamo fatto un giro per le bancarelle, acquistato qualche souvenir, assaggiato il gelato alla lavanda (una boulle 2 euro, ma non sapeva di lavanda, era insipido) ma soprattutto assistito all'esibizione di un gruppo folcloristico e alla sfilata con biciclette d'epoca. Bellissimo!!!

Se volete assistere ad una fiera paesana che abbia il sapore di quelle di una volta e venir inebriati dal profumo di lavanda, beh andate a Sault il 15 agosto!
Nel pomeriggio abbiamo lasciato la fiera e ripreso il nostro viaggio alla scoperta dei paesi provenzali, coadiuvati dal nostro fido navigatore satellitare di nome Silvia, abbiamo percorso una strada che ci ha riservato un'altra sorpresa: un campo di lavanda ancora da tagliare ma questa volta con un sistema diverso, ovvero il taglio a macchina. Il trattore guidato dall'uomo passava sopra ai cespugli di lavanda, li tagliava e li legava in piccole fascine.
Sault: le mirage d'un champ de lavande La deuxième journée de vacances, nous sommes été à Sault. Sault est un village situé à environ 800 mètres d'altitude,dans le département du Vaucluse. Pourquoi aller à Sault? car la dernière fois nous avons été en Provence, ou il ya trois ans, c'était la fin d'août et nous avons pu voir l'étendue de fleurs de lavande à la fin de Juillet, car il est recueilli. Cette année, nos vacances ont commencé le 14 août donc nous avons été en mesure de trouver un pays de "montagne" où la lavande est récolté à la mi-août, mais ne se limite pas au 15 août de chaque année accueille la fête "du Lavande », un spectacle où il ya de nombreux stands, des défilés de groupes folkloriques, mais surtout la lavande coupée ligue. Nous sommes arrivés à Sault le matin autour de 10 heures, la voiture parking un peu plus 'loin du lieu où l'événement est effectivement tenues, mais il n'y avait aucun moyen de se rapprocher, les rues étaient bouclés. Nous avons donc commencé à marcher en suivant le flux de visiteurs vers le Sault hippodrome, une longue marche au soleil (pas même un arbre pour nous donner ombre) et enfin un bosquet qui a ouvert sur une myriade de gazebo, des stands, bien sûr, le thème était la lavande. Suite à l'entrée qui a souligné les moments de la coupe de course, déjà commencé, nous sommes arrivés à un champ de fleurs de lavande, juste à temps pour regarder la course de la coupe professionnelle. Vous savez comment ils sont des champs de lavande? les plantes sont placées en rangées alignées, ainsi, chaque ligne a été affecté à un cutter avec faucille à la main et sac de jute sur le dos d'attente pour le vert. Bien sûr, être une course il y avait aussi une coupe du jury placé derrière les dossiers proie. Depuis le début de la lavande a procédé tailleurs coupés bouquets de lavande a décidé avec des tiges d'un pied, et comme ils ont rampé dans le sac sur ses épaules. lorsque le sac est trop plein répartis sur les buissons de lavande avance l'endroit où ils ont été de couper un morceau de jute et vous le mit sur la coupure jusque-là porté sur ses épaules. La course a duré environ 15-20 minutes. Au stop coupeurs devaient s'arrêter et se rassemblent autour des juges chargés de peser la lavande à chaque participant.

A la fin de la course à environ 12heures, la moitié du terrain était encore intact avec tous les arbustes à fleurs magnifiques de lavande et odorantes pourraient se rassembler librement, de sorte que nous nous identifions avec les coupeurs de lavande .... Regardez ce beau bouquet de lavande que j'ai apportés à la maison!
Après la course, nous avons marché acheté quelques souvenirs, glaces parfumè à la lavande (un 2 boulle d'euros, mais ne savait pas de lavande, il était fade), mais aussi témoin de l'exposition d'un groupe folklorique et le défilé avec des vélos d'époque. Magnifique!

giovedì 1 settembre 2011

Vaucluse

Il Vaucluse è una zona della Francia che può essere definita la Provenza nella sua espressione più pittoresca: con i paesini che si riempiono di vita nei giorni di mercato, con le campagne colorate dalle tonalità della lavanda e dei vigneti. La capitale di questa regione è Avignone, ma anche altri centri sono interessanti: Orange col suo teatro romano, Carpentras famosa per la sua antica comunità ebraica, Fontaine de Vaucluse, Gordes, Roussillion e tanti tipici paesini provenzali. Facendo base a Pernes abbiamo visitato la città di Carpentras.
Questa città che fu un centro commerciale al tempo dei greci e capitale del territorio papale del Comtat Venaissin nel 1300, divenne il rifugio degli ebrei espulsi dai territori governati dalla corona francese, linguadoca e provenza, dove poterono vivere protetti dal papa. Interessante, anche se noi risiamo riusciti a vederla solo di fuori è la cattedrale dedicata a St. Siffrein, in stile gotico. La città ha tanti angoli interessanti e ricchi di storia: fontane, l'antica sinagoga, il municipio, l'hotel de Dieu....
Caratteristica golosa: a Carpentras trovate i Berlingots che sono una specialità tipica. Si tratta di caramelle di pasta di zucchero di vari colori e ai vari gusti (menta, melone, mandarino, limone, anice), striate di bianco e la pasticceria più rinomata che li produce (specializzata anche in frutta candita) è Clavel in Avenue du Marché. Successivamente la nostra giornata è continuata con la visita della città di Orange.
Se non fosse stato per i romani Orange sarebbe rimasta una città piuttosto ordinaria, però del passaggio dei romani ci è rimasto un bel teatro progettato per contenere fino a 10.000 persone, visitabile a pagamento, e nel quale nel periodo estivo si tengono delle manifestazioni quali concerti di musica classica ed operistica. Molto bello è l'arco di trionfo in ottime condizioni, adornato con bassorilievi che ricordano le vittorie di giulio Cesare sui Galli del 49 aC Ad una trentina di chilometri da Orange abbiamo visitato Vaison la Romane. Ci siamo arrivati in pieno giorno di mercato e non è stato facile trovare parcheggio per l'auto. Mentre il maritino cercava di sistemare l'auto io ne ho approfittato per gironzolare tra le bancarelle. C'era un po' di tutto, fischietti e richiami per animali, originali giochi in legno per bambini, cappelli e coloratissime borse di paglia intrecciata, tessuti provenzali, ceramiche nei colori tipici della zona, solari e caldi. Parcheggiata l'auto abbiamo visitato la cittadina che ha la caratteristica di avere un centro medioevale, in alto sulla collina dove si trova il castello e il tipico campanile provenzale in ferro battuto, ma anche un borgo sul fiume Ouveze raggiungibile attraversando il ponte romano. Nel borgo lungo il fiume, attraversato tutto il mercato, abbiamo raggiunto i siti dove si possono ammirare le rovine. Questo doveva essere una zona commerciale ai tempi dei romani, è possibile vedere come i locali nei quali venivano vendute le merci fossero tutti simili ed affacciati sulla via, c'erano le terme ed anche la palestra.
La giornata è terminata rientrando a Pernes Les Fontaines dove abbiamo cenato nella pizzeria della piazzetta e con una passeggiata alla ricerca delle sue 40 fontane.

domenica 28 agosto 2011

provenza e Camargue

Eccomi qui a raccontarvi le mie vacanze... quest'anno Francia: Provenza e Camargue. Sono sempre dell'idea che l'Italia sia molto bella dal punto di vista naturalistico ed interessante oltre che ricca di siti culturali, ma sono le strutture alberghiere che non funzionano, pochi servizi dietro la richiesta di tanti euro.
La nostra è stata una vacanza itinerante: due giorni qua, tre giorni là, altri due giorni là.... Partiti da Torino in auto la nostra prima meta è stata Pernes Les Fontaines nella regione della Provenza, dipartimento del Vaucluse, praticamente ai piedi del monte Ventoux.
A Pernes abbiamo alloggiato in un gradevole B&B all'interno di un ampio giardino coltivato a ulivi. Avevamo a disposizione una sala verandata per la colazione, una stanza con servizi e una terrazza privata. La casa era arredata in stile provenzale raffinato con una particolare attenzione a piccoli particolari.

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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by Renata

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