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This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


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mercoledì 17 settembre 2025

Castel Gandolfo: un viaggio nella storia segreta dei Papi


Quest'anno durante le mie vacanze ho avuto il piacere di fare il giro dei Castelli Romani, un angolo del Lazio che sorprende per l'armonia tra natura e tradizioni. Tra i borghi visitati, uno in particolare mi ha affascinato: Castel Gandolfo.

Affacciato sul Lago Albano e circondato da una natura rigogliosa, il borgo offre scorci mozzafiato poichè la sua posizione elevata lo rende un punto panoramico privilegiato su tutto il cratere vulcanico del lago. 



Castel Gandolfo ha origini romane: era un luogo di villeggiatura per le famiglie patrizie: le viuzze strette, le piazzette acciottolate, i ristorantini tipici e i balconi fioriti contribuiscono a creare un’atmosfera tranquilla e romantica.

Ma la vera meraviglia è stata la visita al Palazzo Apostolico, antica  residenza estiva dei Papi. Fino a pochi anni fa era un luogo inaccessibile ai più, riservato esclusivamente ai pontefici e al loro entourage. E' stato Papa Francesco che lo ha aperto al pubblico come museo ed è un vero gioiello.

Il Palazzo domina Piazza della Libertà con un elegante facciata bianca, sobria ma imponente. Una volta varcato il portone, ci si ritrova nel giardino, prati all'inglese, palme e piante verdi.








 Attraverso una breve scala si entra negli ambienti del palazzo che raccontano secoli di storia.

Il Palazzo fu usato come residenza papale fin dal Seicento, ma la struttura originaria è ancora più antica perché costruita sopra i resti della villa dell'imperatore Domiziano.

Il museo custodisce opere d'arte, documenti storici, abiti liturgici, una curiosa collezione di oggetti personali dei Papi ed una galleria dei ritratti Papali, dove si trovano i ritratti di tutti i papi della storia





Ospita arredi originali ed è visitabile anche l'appartamento privato dei Papi così come era al tempo di Giovanni Paolo 

II. Camminare tra quelle stanze è stato come fare un emozionante viaggio nel tempo: stanze semplici ma cariche di significato. Lo studio, la camera da letto, la cappella privata camera da letto, lo studio, la cappella privata.




Passeggiare tra questi spazi fa riflettere sul lato umano del papato: qui i pontefici si ritiravano per riposare, meditare, scrivere, lontani dalle pressioni di Roma.


IL Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo è un luogo che custodisce memoria, fede ed arte: un'esperienza da vivere con lentezza,  per cogliere ogni dettaglio e lasciarsi toccare dalla storia che abita ogni stanza.

Dopo la visita, una passeggiata tra le viuzze del borgo, fra i ristoranti e i locali, la chiesa per concludere la giornata.

Che siate amanti della storia, della natura o semplicemente alla ricerca di un angolo autentico, Castel Gandolfo saprà sorprendervi: un borgo sospeso fra cielo e lago. A noi è piaciuto molto.




domenica 14 settembre 2025

UNA CENERENTOLA A MANHATTAN

 




La cenerentola protagonista di questo romanzo è una ventisettenne newyorkese di nome Riley che ama scrivere sula rivista che un tempo era della sua defunta madre. Come la protagonista della favola  ha una perfida matrigna e due sorellastre che come nella favola non esitano a sfruttare Riley  per qualsiasi cosa.

Riley sarà protagonista  di un incontro con uno sconosciuto durante un ballo in maschera...lo sconosciuto è uno degli scapoli d'oro di Manhattan, sarà lui il principe azzurro.
Naturalmente non poteva mancare in questa favola  la fata madrina e secondo voi ci sarà la scarpetta?
Felicia kingsley ha rivisitato in chiave moderna questa favola, delineando  molto bene i personaggi. il testo è scorrevole anche se a volte un po prolisso, lo consiglio comunque a chi cerca un romanzo romantico e per sognatrici.
L

domenica 7 settembre 2025

vacanze ciao ciao


Settembre .... ha il suono dei trolley che rientrano  e delle sveglie che ritornano a suonare la mattina presto. Queste vacanze estive però mi hanno regalato un po’ di tempo tutto per me, e ne avevo davvero bisogno! Quest’anno come avrete già letto nei miei precedenti post ho scelto una meta affascinante, ricca di storia e bellezza: i Castelli Romani. Borghi incantevoli, panorami mozzafiato e quella pace che solo certi luoghi sanno offrire.

Tra una passeggiata a Castel Gandolfo, un caffè a Frascati, vini bianchi freschissimi e tra l'eterna lotta fra "mi rilasso" e  "fammi fare qualcosa sennò mi annoio" sono riuscita finalmente a dedicarmi a due delle mie passioni: la lettura e l’uncinetto.

Ebbene sì, sono riuscita a fare entrambe le cose.
Durante il giorno ho girovagato tra vicoletti in salita (che dovrebbero avvisare con cartelli tipo “attenzione, qui si suda”), mi sono concessa qualche sfizio culinario (d’altronde, il fegato mica si riposa in ferie!) e ho riscoperto il piacere di rallentare.

La sera invece, relax totale: ho letto "l'enigma del gatto" di Sonia Sacrato, un giallo delizioso, leggero ma ben scritto, intelligente, con un felino che ha sicuramente molto intuito.L'ho finito in un paio di sere: trama intrigante, ironia ben dosata, e la soddisfazione di non aver capito chi fosse il colpevole fino all’ultima pagina.... ve ne parlerò nel prossimo post.

E poi – tenetevi forte – ho lavorato di uncinetto!

Ho finalmente creato con l’uncinetto una custodia per il ventaglio. Sì, perché ogni donna che si rispetti ha un ventaglio in borsa... e ogni ventaglio che si rispetti, se non lo proteggi, si apre da solo e fa danni.
La mia custodia è pratica, colorata e soprattutto evita scene da “ventaglio esploso tra fazzoletti e occhiali”  perchè è quando il ventaglio si apre da solo nella borsa e si aggancia alle chiavi, che è il momento di agire.  Devo solo rifinirlo e poi ve lo mostrerò ben volentieri!

E voi, che vacanze avete fatto, più Indiana Jones o più divano , libro e zero pensieri?

sabato 30 agosto 2025

MARINO

" Lo vedi, ecco Marino,

la sagra c'è dell'uva,
fontane che danno vino,
quant'abbondanza c'è"

Ed eccoci in un altro caratteristico paese dei castelli romani: Marino

L'ingresso della città è su piazza Matteotti, al cui centro spicca la Fontana del Mori, dell'architetto Sergio Venturi  del 1632 edificata per volontà dei cittadini di MArino, per commemorare la vittoria di Marcantonio II Colonna nella battaglia di Lepanto del 1571.


Questo paese è famoso per la festa dell'uva che si tiene in ottobre, si racconta infatti che durante questa festa da alcune fontane sgorghi, anziché acqua, vino locale.

Passeggiando per il centro storico del paese, tra palazzi antichi e imponenti chiese arriviamo alla Basilica di San Barnaba con la sua facciata barocca


Nel 1889 il Comune di Marino commissionò allo scultore Michele Tripisciano la realizzazione della fontana del Tritone, grande fontana monumentale in travertino che venne collocata subito al centro della piazza  e durante la Sagra dell'uva la fontana del Tritone è una di quelle che partecipano al "miracolo delle fontane che danno vino".
All'interno la basilica si presenta a tre navate 


Nel presbiterio, sulla parete di fondo,  troneggia un grande quadro raffigurante il Martirio di San Barnaba, attribuito a Bartolomeo Gennari (1594-1661), allievo della bottega del Guercino, mentre sul lato destro vi è una nicchia in cui è collocato il monumento del cardinale Girolamo Colonna inginocchiato su un inginocchiatoio con lo stemma della famiglia colonna.
In paese troviamo anche l'imponente Palazzo Colonna, oggi sede del comune, ma che nel suo passato racconta storie di papi e di nobili famiglie.
Cogliamo l'occasione per un caffè in un locale che si affaccia su piazza Matteotti, il locale attira la nostra attenzione poichè è abbellito da modellini di mongolfiere, aerei, e paracadutisti, in maniera  molto simpatica

Avete mai fatto “na gita ai Castelli”?  se ci siete già stati, raccontatemi nei commenti la vostra  esperienza




venerdì 29 agosto 2025

FRASCATI

Un altro  posto nei dintorni di Roma che merita una visita, è senza dubbio Frascati. Situata sui Castelli Romani, questa cittadina affascinante mescola storia e bellezza architettonica  che conquista al primo sguardo.

La prima cosa che colpisce a Frascati sono le ville storiche che si intravedono tra i giardini curati e i muri in pietra. Ville Aldobrandini, Falconieri, Torlonia: veri e propri gioielli del Rinascimento e del Barocco. Purtroppo, molte di queste non sono aperte al pubblico, e si possono ammirare solo da fuori. Un vero peccato. lmpossibile non provare un certo dispiacere nel sapere che molte di queste ville – come Villa Aldobrandini, che domina dall’alto – non sono visitabili. Restano lì, immobili e silenziose, a raccontare una grandezza che si può solo intuire.



villa aldobrandini


scalinata di villa torlonia

Uno dei luoghi che ho amato di più è stato il balcone panoramico, affacciato sulla valle. Da lì, si gode di una vista spettacolare che arriva fino a Roma. Soprattutto al tramonto, con il cielo che si tinge di rosa e arancio, è un momento magico da non perdere.

Proprio vicino al belvedere, quel giorno c’era un mercatino artigianale: bancarelle colorate piene di oggetti fatti a mano, vecchi libri, gioielli in rame. Addentrandoci nel paese, siamo giunti al campanile di San Rocco, costruito nel 1305 in stile romanico e con la funzione iniziale di torre di avvistamento. Nella struttura del campanile si trova l'icona della Madonna con bambino dentro  una edicola di tufo. Il campanile è in mattoni con maioliche colorate qua e là  ed è caratterizzato da tre livelli di trifore su tutti e quattro i lati. e proprio mentre ammiravamo il campanile ecco il suono delle sue campane.

campanile di san rocco

Abbiamo lasciato Frascati con il desiderio di tornare, magari sperando che un giorno le ville possano aprire le loro porte. Nel frattempo, resteranno quelle viste rubate tra le inferriate, la passeggiata al tramonto e il suono delle campane: piccoli frammenti di bellezza che resteranno impressi nei nostri ricordi.



mercoledì 27 agosto 2025

LANUVIO....E IL GATTO BARISTA

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Questa che vedete è la torre di porta romana di Lanuvio, ossia la torre meglio conservata che faceva parte del castello trecentesco, ma venne impiegata anche come carcere sino al 700, anche se la sua funzione originaria  era di torre di avvistamento per difendere la città dai Saraceni.
Non tutti conoscono Lanuvio, un piccolo gioiello dei Castelli Romani che sembra sospeso nel tempo.
Siamo arrivati in auto e abbiamo parcheggiato in una piazzetta accolti da strade lastricate, le mura antiche e i vicoli fioriti: un borgo ancora poco toccato dal turismo di massa.



Pochi passi e siamo giunti di fronte alla chiesa Collegiata di santa Maria Maggiore, la chiesa principale del paese. Dando le spalle alle chiesa si può ammirare il palazzo Colonna dove nel 1535 nacque Marcantonio Colonna divenuto famoso per la battaglia di Lepanto.
Nella facciata di palazzo colonna si trova un sarcofago marmoreo romano adibito a fontana pubblica. Fu donato nel 1675 dal duca Filippo Cesarini a Lanuvio, venne rinvenuto in una sua villa presso la via Appia.


anche alla base della torre pretoria troviamo una fontana, sempre derivante da opere di abbellimento della città volute nel 1600 da Filippo Cesarini; anche per questa fontana era stato usato un sarcofago rimano oggi rimpiazzato da un vasca in peperino grigio in cui l'acqua sgorga dalla faccia di due leoni bronzei.



abbiamo concluso la nostra passeggiata nella piazza e ci siamo fermati per un capuccino in una caffetteria.
Cercavamo un caffè, ma abbiamo  trovato qualcosa di molto più curioso: Adagiato con sovrana indifferenza sotto un tavolino del bar, c’era un gatto. Un bellissimo gatto a pelo lungo, dagli occhi color cielo. Non era un randagio: lo si capiva da come si comportava. Era a casa sua. La ragazza del bar, che a casa aveva un cane,  avrebbe voluto che lo prendessimo per dargli una casa ed evitare i pericoli della strada, ma per noi non era possibile, eravamo a 800 km da casa, all'inizio dellanostra vacanza   e soprattutto i nostri due gatti, padroni di casa, sicuramente non avrebbero accettato di buon grado il nuovo inquilino. Peccato, perchè il gatto era veramente bello e buono, e così a Lanuvio ho lasciato un pezzetto del mio cuore. Ciao Gatto barista!


lunedì 25 agosto 2025

BUGIARDE SI DIVENTA....

 


Quest'estate ho letto con piacere questo romanzo di Felicia Kingsley. Ne avevo già letti altri e devo dire che non mi ha deluso, anzi ho ritrovato la scrittura leggera e scorrevole dei precedenti, l'inventiva per le situazioni e le battute dei personaggi, la trama giustamente ricca di colpi di scena. insomma, un mix di romanzo rosa, giallo e di ilarità, insomma il giusto equilibrio per un libro che permette di svagarti e di sognare, pur essendo attenta ai problemi sociali odierni.

La protagonista questa volta è Charlotte Taylor  una architetto  trentenne amica di Jerry, una ereditiera londinese, con cui dovrebbe trascorrere il capodanno ad una festa in un noto locale , ma lei non risulta fra gli invitati e allora... si intrufola sotto falso nome e conosce un famoso attore ma anche un affascinante e misterioso uomo.  La bugia di una sera diventa un ossessione, Charlotte Taylor ora Bea Beaufort viene travolta  dai fatti, indicata dalla stampa come la nuova fidanzata del giovane attore conosciuto alla festa, il quale  per ovvi motivi non smentisce affatto la relazione. Ma non basta, anche lo sconosciuto uomo fascinoso ricompare, si chiama Sebastian ed è....vabbè, una bugia tira l'altra, e Charlotte/Bea, la brava ragazza che non farebbe mai nulla di sconveniente  si ritrova con la vita rivoluzionata.

Insomma, non vi racconto di più perchè vi rovinerei la sorpresa, perchè questo di Felicia Kingsley è un libro che ti leggi tutto d'un fiato  per scoprire il finale. Quindi vi auguro una buona lettura!



P

venerdì 22 agosto 2025

un giro sui colli Albani e il quasi incontro con il Papa

 Come ho avuto modo di spiegarvi nel post precedente quest'anno le mie vacanze si sono svolte  nel Lazio, visitando i paesi dei colli Albani. 

La prima località visitata è stata Albano Laziale. 

Albano, che si trova a circa 25 km da Roma, è uno dei comuni più affascinanti di questa zona collinare conosciuta come i Castelli Romani. Questa località offre vedute panoramiche sul Lago di Albano, un lago vulcanico immerso nei boschi. 

Non mi aspettavo che un posto così vicino a Roma potesse offrire così tanto in termini di storia, natura e relax. Albano mi ha sorpreso  con i suoi vicoli silenziosi, le piazzette  e quell’atmosfera tipica dei borghi italiani, dove il tempo sembra rallentare, un ritmo lento, umano e reale, niente stress e niente folla, nonostante la giornata in cui abbiamo deciso di andarci era una giornata speciale. E già, l'abbiamo capito dopo il nostro arrivo , guardandoci intorno, manifesti di benvenuto per Papa Leone, transenne e volontari che presidiavano il centro città, blindato, polizia, carabinieri e troupe televisive della radio vaticana. 

Un incontro sfiorato il nostro con il nuovo Papa, un incontro sfiorato come quelli dei film romantici dove i protagonisti si incrociano alla stazione e non si riconoscono. Siamo giunti alla Cattedrale di san Pancrazio che Papa Leone l'aveva appena lasciata dopo aver celebrato la messa domenicale. Le delegazioni religiose giunte da ogni parte del mondo, si stavano anch'esse allontanando  tenendo fra le mani le bandierine bianche e gialle.

Entrati nella chiesa abbiamo visitato le sei cappelle laterali  abbellite da dipinti 


mentre le troupe televisive si accingevano a smontare apparecchiature e cavi.

Abbiamo fatto un giro nella via principale di Albano sino a raggiungere la porta pretoria.

Avremmo voluto vedere anche i cisternoni dell'ipogeo, ma non erano aperti al pubblico forse vista la giornata speciale. 

Insomma un giro nel paese, un caffè e poi ci siamo spostati ad Ariccia.

Non avevo grandi aspettative, ma quello che abbiamo trovato  ad Ariccia ci ha sorpresi. Appena arrivati siamo rimasti colpiti dal ponte monumentale che collega Ariccia a Genzano, ma la vera sorpresa ci aspettava nel borgo: Palazzo Chigi. Un palazzo storico progettato dall'architetto Bernini che attualmente ospita il museo del Barocco. Camminando fra le sue sale affrescate, gli arredi originali e l'antica biblioteca sembra davvero di fare un salto nel tempo.

Forse non tutti sanno che tantissime scene del Gattopardo di Luchino Visconti sono state girate proprio in questo palazzo. Una delle scene più importanti era quella del pranzo che fu allestito nella sala da pranzo d'estate, mentre lo studio del principe di Salina  è stato girato nella stanza delle belle.


sala da pranzo d'estate


stanza delle belle

Palazzo Chigi ad Ariccia fu usato come location per parecchi film, anche L'Avaro con Alberto Sordi , la notte di Pasquino con Nino Manfredi e L'ombra di Caravaggio con Michele Placido

Ma ad Ariccia oltre che la cultura abbiamo dato spazio anche  al palato. Infatti, ad Ariccia non si può non fermarsi in una delle celebri fraschette, le tipiche osterie del paese. Ce ne sono una accanto all'altra lungo la via del centro
Abbiamo deciso di cenare proprio in una di queste e di provare i piatti tipici della zona, la famosa cacio e pepe e la pasta con la gricia. 



Decisamente siamo stati molto soddisfatti: Ariccia è il luogo perfetto per una gita fuori porta, regala il piacere dell'arte,  la bellezza dl paesaggio e la tradizione gastronomica.



mercoledì 20 agosto 2025

l'estate sta finendo....

 L'estate sta finendo, e un anno se ne va...

Ammettetelo, l'avete letto a suon di musica, quella musica di "qualche" anno fa!

E si Agosto sta volgendo verso il termine, il caldo opprimente dei giorni scorsi è stato rotto qua e là da qualche temporale.

Un po per volta si inizia a sentire che quella spensieratezza data dalle giornate estive e dalle tanto agognate vacanze via via tende a sfumare. E già, perchè in questo periodo le giornate iniziano ad accorciarsi e anche le serate  non sono più quelle estive  che ci permettono di rimanere fuori quasi senza accorgerci dell'orario e degli impegni del giorno seguente. E' questo il momento dei bilanci di fine estate....la mia estate 2025?

Mi è piaciuta un sacco! 

Intanto perchè ho staccato dal solito tran tran lavoro/casa, mi son presa i miei tempi, ed ho assaporato maggiormente i momenti passati insieme ad Oreste, mio marito. Poi ho visto posti nuovi, ricchi di bellezze naturali, di storia e di cultura. e poi questa estate è stata l'occasione per ritrovare amici vecchi e nuovi.

Ma andiamo con ordine, un po' per volta ve la racconterò.

Inizierò a dirvi che quest'anno siamo andati nel Lazio alla scoperta dei paesi conosciuti come i castelli romani, una serie di paesi nei colli Albani, a sud di Roma. e piano piano ve li mostrerò...

Cori

castello di Bracciano




Lanuvio

venerdì 18 luglio 2025

UNA PICCOLA FORMALITA'

 Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto da poco. si tratta di "una piccola formalità" il romanzo di Alessia Gazzola



Rachele Braganza, è una giovane giornalista milanese esperta di moda e gossip. Un giorno  riceve una notizia che sconvolge la sua vita: un suo misterioso zio è morto, e il padre non intende accettare l'eredità, quindi rifiutando,  Rachele diventa la nuova erede.  Ma perché mai dovrebbe fare come vuole suo padre e rinunciare, anche lei, a  scatola chiusa all'eredità dello zio?  Spinta dalla curiosità., Rachele chiede aiuto al notaio Manfredi Malacarne, ex compagno di liceo con cui non ha più rapporti, per sciogliere il mistero. Nel frattempo, il suo fidanzato Alessio, con cui stava da anni, decide di lasciarla per inseguire la propria autenticità. Milano, con la sua vita sociale effervescente, fa da sfondo perfetto alla vicenda e Rachele cresce lungo il racconto: scopre segreti famigliari, mette in discussione le proprie certezze, affronta l'amore e il confronto con il passato. Il romanzo  alterna toni di giallo famigliare e momenti di romanticismo con una  scrittura frizzante che fa scorrere fluido il racconto regalandoci una risoluzione imprevedibile.


giovedì 12 giugno 2025

riflessioni estive sull'AMICIZIA

l'amicizia dipinta da Picasso


Questa sera complice forse un po' la serata cittadina afosa, mi sento un po Marzullo con le sue riflessioni notturne, e stasera tutto gira intorno all'amicizia. 

E' già, proprio di quel legame profondo tra due persone con cui c'è sintonia, affinità, fiducia,  interessi e passioni  reciproche e condivisioni di esperienze e valori.

Per ognuno di noi di certo le prime amicizie risalgono all'infanzia, magari alla scuola dove abbiamo imparato a confrontarci con gli altri e a conoscere altre persone, anche se a volte si era ancora immaturi e quindi si poteva a volte pretendere di essere sempre al centro dell'attenzione. 

Nell'adolescenza l'amicizia diventa veramente importante, un punto di riferimento, o almeno così si crede a quell'età. 

Si giunge poi all'età adulta  e qui si dovrebbe arrivare a trovare il giusto equilibrio, a non idealizzare troppo l'amico, ma a vivere una certa reciprocità che ci garantisce  che il rapporto sia equilibrato, maturo e che entrambe le persone si sentano valorizzate e apprezzate. 

Tuttavia può accadere che  le delusioni prima o poi arrivino, ma servono anche quelle per aiutarci a maturare e a capire ben presto quali sono i valori dell'amicizia, e gli amici sinceri.

Devo dire che io sono una persona che crede molto nel valore dell'amicizia, e per questo   penso di avere molte conoscenze, anche da lungo tempo,  ma sempre meno amiche. 

Perchè questa convinzione? 

Perchè sono obiettiva: spesso ho dovuto ammettere con me stessa che la mia idea di amicizia era  solo mia e non ugualmente sentita e partecipata da altre persone. 

L'amica per me è la persona alla quale confido le mie emozioni più personali, che mi racconta i suoi dispiaceri e le sue gioie, è quella persona che cerco di coltivare dedicandole tempo e disponibilità, pur  rispettando i suoi spazi,  quindi è davvero un misto di stima e rispetto. 

Una persona con cui non dovrebbe esserci competizione  ma complicità, empatia, un completamento di noi stessi. Insomma, per me mantenere un'amicizia richiede impegno  ma  sopratutto reciprocità.

Quindi  se reputo una  persona amica e questa mi ferisce magari allontanandosi da me senza motivo è chiaro che ci rimango male e mi sento usata, perchè magari l'ho ascoltata per ore al telefono, ho sprecato tempo ed energie a consolarla   e improvvisamente non sai neppure perchè ce l ha con te.  

Devo dire che l'esperienza però insegna, ad ogni età, infatti se una volta rincorrevo la persona "persa" ora non lo faccio più, non ho più voglia di farlo, sono una assertrice del principio che il mio tempo è ugualmente prezioso come  quello delle altre persone e che merito di impiegarlo in cose più costruttive e allettanti. 

Questo  anche perchè ho realizzato che spesso le persone "fanno amicizia" solo per non essere sole, e questo non è corretto nei confronti dell'altro perchè l'amicizia dovrebbe essere un condividere, un dare e ricevere, "io ascolto te, i tuoi problemi, i tuoi progetti e poi tu dai lo stesso spazio a  me" invece sempre più comunemente  è un rapporto utilitaristico unilaterale, che a lungo andare esaspera e non porta a nulla se non alla lacerazione del rapporto.

Anche perchè, arrivata all età di 58 anni ho capito da mo' che

1) la persona che ti ha deluso una volta, molto probabilmente lo farà ancora;

2) se una persona non ti cerca più è perchè non ha interesse a volerti nella sua vita e allora perchè perder tempo a cercarla

Così, col tempo, ho imparato da loro stesse, a "tagliare": a  tagliare quelle persone che non mi danno alcun valore aggiunto. 

Quindi morale della serata: Circondiamoci solo di persone che, come noi faremmo  per loro, loro ci sono sempre per noi!

E voi cosa ne pensate? siete stati delusi/e da pseudo amicizie ? come avete reagito? cosa avete cambiato?

 Aspetto i vostri commenti e vi auguro buona notte



lunedì 12 maggio 2025

Alessandro Perissinotto _ le colpe dei padri

 


Mi è stato prestato da un'amica, il romanzo di Alessandro Perissinotto "le colpe dei Padri".

L'ho letto facilmente, l ho trovato scorrevole. E' ambientato a Torino, in una Torino attuale ma con richiami al passato,  nonostante tocchi  temi che lo rendono un qualcosa di ibrido, vorrebbe essere forse un giallo psicologico  con dei risvolti sociali  e storici.

L'autore racconta attraverso se stesso, come intervistatore del protagonista,  la storia dell'ingegner Guido Marchisio dirigente di una multinazionale, che separatosi dalla moglie convive ora con Carlotta una giovane, molto più giovane di lui e molto bella. 

Marchisio è un uomo in carriera che gode della stima all'interno dell 'azienda, ma nell'autunno del 2011 succede qualcosa che stravolgerà la sua vita. incontra un uomo che lo scambia per un vecchio amico d'infanzia, un compagno di giochi nelle umili strade della Falchera. Ci deve essere un errore, Marchisio proviene da una famiglia bene del centro di Torino e non ha mai frequentato il quartiere di periferia, ma sembrerebbe proprio che quest'uomo abbia conosciuto un suo sosia, tale Ernesto Bolle.

A poco a poco, giorno dopo giorno Marchisio torna col pensiero sull'accaduto e si insinua in lui un dubbio: chi è Ernesto Bolle?

Inizia ad indagare e così risale al passato, alla sua mancanza di ricordi e di foto di un certo periodo che i genitori giustificano con una scusa banale, e così il lettore viene catapultato nella Torino industriale degli anni 70 in cui Guido Marchisio è cresciuto , con gli scioperi e le contestazione nelle fabbriche  fino alle azioni terroristiche  delle brigate rosse. 

Il protagonista scoprirà una verità amara, un bambino, Ernesto, che aveva vissuto nel quartiere povero della Falchera, figlio di due giovani idealisti simpatizzanti del terrorismo del tempo e scopre che la sua vita è stata finora piena di inganni: nell'incidente stradale in cui morirono i genitori  Ernesto perse la memoria e la sua famiglia adottiva si inventò una nuova realtà.

Ma oltre ai dubbi sulla sua identità Guido Marchisio vive una situazione nuova anche dal punto di vista lavorativo, l'azienda è in fase di ristrutturazione e Marchisio è ora un dirigente, non integerrimo,  succube del suo capo dottor Morani, e  che deve scegliere chi mettere dei suoi dipendenti in cassa integrazione e per questo è logorato dai sensi di colpa e oggetto di minacce. Gli avvenimenti lo obbligheranno a rivedere le sue convinzioni e a prendere una decisione.

Il romanzo di Perissinotto pur essendo una lettura scorrevole, non banale e mai noiosa, è un romanzo duro e drammatico, in cui l'autore è capace di disegnare scenari temporali molto dettagliati. A me è piaciuto molto per l'originalità della storia e  per la sua capacità di comunicare gli stati d'animo dei vari personaggi. Lo consiglio a tutti.








domenica 4 maggio 2025

MAGGIO IL MESE DELLA FESTA DELLA MAMMA E DELLE ROSE

 

Il mese di maggio è sempre stato speciale per me, non solo perchè è il mese della festa della mamma, ma anche perchè è il mese in cui le rose sono in piena fioritura.

E quest'anno non fa eccezione! sul mio balcone, una splendida rosa arancione  dai grandi fiori sfumati è appena sbocciata, e non posso fare a meno di ammirarne la bellezza e di assaporarne il delicato profumo.


in questo mese di maggio voglio augurare a tutte le mamme una giornata speciale piena di amore e di fiori, di poter godere della bellezza delle rose e della gioia che portano. Questa rosa arancione è davvero uno spettacolo, e non vedo l'ora di vedere come si svilupperà nel corso del mese. 

Spero che anche voi possiate godere della magia del mese di maggio!



giovedì 1 maggio 2025

15 anni....un blog adolescente

 Ebbne sì, sembra ieri ma son passati giusto 15 anni dal mio primo  post!

Da quel momento in cui, spronata da mio marito "dai provaci!" mi è balenato in testa di iniziare un blog.

I primi sono stati anni in cui sono riuscita ad essere alquanto presente e a scrivervi dei miei hobby, delle ricette di cucina, delle letture, del mio amore per la pittura della porcellana...le collaborazioni con importanti aziende italiane che mi han dato modo di conoscere i loro prodotti.. poi un po per volta gli impegni e la salute mi hanno obbligata a periodi di assenza ma, i miei lettori più affezionati, sono ancora qua ed è a loro, e agli eventuali nuovi lettori, che dico grazie e vi invito a festeggiare con me questi 15, dico QUINDICI, anni! 

GRAZIE per la compagnia , le chiacchiere e il tempo che ognuno  di voi mi ha dedicato. e allora BUON COMPLEANNO AD  ALI  ALLA  FANTASIA'




domenica 20 aprile 2025

BUONA PASQUA!!!

 




UNA BUONA PASQUA A TUTTI VOI
con l'augurio sincero che, qualunque possa essere il vostro credo, sia un momento di riflessione per ritrovare sè stessi.

AUGURI!

venerdì 21 febbraio 2025

MAOMAO MICIO MICIO... I MIEI AMORI


Eccoli qui i miei miciotti. Il tigrottino è Patatino per gli amici Tato, e vicino a lui Birba, per gli amici sua altezza l'illustrissimo Pascià.

E sì perchè i miei due amici pelosi sono dei veri principini, padroni di casa, serviti e riveriti, tanto tanto viziati. Ma potremmo, io e mio marito, fare a meno di loro? assolutamente no, rallegrano le nostre giornate con le loro pose strambe, i musetti espressivi, i ron ron da trattorini amorosi e a loro tutto si perdona, anche se in realtà sono due gatti di indole tranquilla e molto buoni, dormono molto ma quando decidono vengono in cerca di pappa o di coccole.

Tatino ha compiuto 3 anni nel luglio del 2024, non sappiamo la data precisa perchè ha una storia un po complicata, nato in casa da una gatta di un signore anziano quando questi è passato a miglior vita la gatta e i cuccioli sono stati messi in strada in un paese delle Langhe. Fortunatamente una signora li ha raccolti e  a ciascuno ha trovato  una famiglia ed è così che Tato è con noi dal febbraio 2022. 

Birba invece è nato il 3 aprile 2017 per cui ha 7 anni e mezzo. E stato voluto fortemente da mia mamma per darle compagnia ma siccome a 4 mesi era davvero un cucciolo vivace, una birba,  mia mamma se ne pentì presto, così un bel giorno me lo portai a casa. 

I due miciotti non sempre vanno d'accordo, il più giovane vorrebbe sempre giocare con l'altro ma Birba ama di più la tranquillità e così quando non si trovano sulla stessa lunghezza d'onda si accapigliano e volano ciuffetti di pelo....ma dopo la tempesta c'è comunque sempre il sole!
 

mercoledì 19 febbraio 2025

BUON COMPLEANNO... A ME!

Oggi è il mio compleanno....in questi giorni di solito mi fermo a riflettere, a guardarmi indietro cercando di ricostruire piano piano quello che ho fatto  nell'ultimo anno perchè ho sempre la sensazione che il tempo sia volato troppo in fretta e mi chiedo spesso dove sia finito e in che modo l'ho impiegato. E' stato un anno lungo, intenso, faticoso, punteggiato da momenti di incertezza per la salute, fragilità e vulnerabilità, ma ora ripensandoci preferisco ricordare i momenti lieti e le persone che nonostante tutto mi sono sempre vicine.
Quindi tanti auguri a  me, e grazie a tutti coloro che ci sono stati qui e altrove, grazie a mio marito che mi ha sostenuta, supportata e spesso sopportata.
Immagino di trovarmi davanti ad una torta con le sue candeline accese e se devo esprimere un desiderio, allora chiudo gli occhi e spero che la vita mi riservi ancora tanta strada in buona compagnia, e tanta salute che è la più grande ricchezza.




martedì 18 febbraio 2025

CARNEVALE DI BRANDIZZO

Febbraio è il mese del Carnevale, il periodo più trasgressivo dell'anno  che introduce la primavera segnando il passaggio alla Quaresima e che porterà alla Pasqua.

Il carnevale è sinonimo di allegria  e di adesione alle tradizioni regionali con i dolci tipici e le sfilate mascherate.

E' proprio ad una di queste che abbiamo partecipato la scorsa domenica a Brandizzo.

Carro di Brandizzo

Gruppi mascherati si sono esibiti in allegre coreografie che hanno accompagnato la sfilata dei carri allegorici e il corteo storico dei personaggi di ciascun paese partecipante


Gruppo carnevalesco di Brandizzo

Tra tanta allegria anche l'esibizione dei pifferi di Baio Dora


I pifferi di Baio Dora


Carro dei tre ciochè di Livorno Ferraris

e poi tante persone, adulti e bambini, in costume










Carro del gruppo Moncravot




la bela lavandera e al sindich dal carlevè con la corte della città di Settimo Torinese

CArro dela Cusotera e del gran giardiniere di Brandizzo



Carro di Rondissone - Cavulera e Mulinè


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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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