Da un po di tempo io e mio marito avevamo intenzione di visitare Villa Grock e finalmente ci siamo riusciti. La villa, il giardino e il museo che si trovano sulla collina di Oneglia sono stati riportati al loro antico splendore per affascinare i visitatori grandi e piccoli.
La villa in stile eclettico orientale è immersa in un giardino incantato, le fontane ed il laghetto col ponticello orientale completano una scenografia fiabesca.
La villa era stata fatta costruire da Grock un grande clown e dedicata ai professionisti del circo, un viaggio nella creatività della battuta, con riferimenti musicali, stanze in cui ci si riflette in specchi magici o la stanza del baule dove si presenta al pubblico la vestizione del clown, la sua trasformazione
attraverso gli abiti di scena, il trucco.
Adrien Wettach, il clown Grock, era figlio di un orologiaio che la sera si esibiva in una birreria anche accompagnato dal figlio di sei anni che suonava una fisarmonica. La passione per
il circo gli venne proprio dal genitore il
quale, verso il 1880, aveva fatto parte, per brevissimo tempo, del Circo
Martinelli.
A quattordici anni Adrien entrò nella carriera circense come illusionista,
funambolo e uomo-serpente. Dopo qualche tempo abbandonò l’ambiente e
si dedicò a vari mestieri, quindi espatriò e, in Ungheria, si unì a un clown,
chiamato Alfredo e successivamente imparò a suonare una moltitudine di strumenti musicali.
Fu poi a Parigi all'Olimpia e a Londra al Coliseum con spettacoli sempre più lunghi e divertenti, tanto da diventare il clown più famoso ed apprezzato di tutti i tempi.
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