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venerdì 21 maggio 2010

matrimonio... risparmio e fai da te per il giorno del sì

Per chi, come me, amando il ricamo e non disdegnando il cucito, ama far da sè, anche il matrimonio può essere un'occasione per personalizzare oggetti che verranno utilizzati nel giorno del sì... e perchè no, per risparmiare.

Uno di questi oggetti è il cuscino portafedi, ossia un piccolo cuscino quadrato, rettangolare o a cuore, di raso o di seta, sul quale vengono adagiate le fedi per essere portate all'altare.

Qualche volta viene omaggiato con l'acquisto dell'abito della sposa, talvolta viene regalato da un'amica e magari fatto a mano dalla nonna o dalla zia, ricamato o all'uncinetto.

Per il mio matrimonio ho scelto di farlo io stessa. Ho preferito la forma a cuore per cui ho preparato un modello basandomi su un quadrato di 22 cm all'interno del quale ho disegnato un cuore ed ho calcolato un centimetro in più per la cucitura. A questo punto avevo il modello a forma di cuore; in merceria ho acquistato del raso del colore più simile possibile al mio abito, del pizzo macramè e un nastro di organza sempre in tinta. Ho passato una filza sul bordo sia del pizzo sia del nastro in modo da arricciarli un po' e poi li ho cuciti insieme. Ho appoggiato il modello a forma di cuore sul raso, assicurandomi di averlo piegato in modo da avere diritto contro diritto, ed ho tagliato il cuore. Su uno di essi, nella parte in basso ho ricamato a punto croce le iniziali mie e dello sposo e poco sopra ho cucito due nastrini di raso. A questo punto ho unito i due cuori sempre diritto contro diritto ed ho inserito fra di essi il pizzo unito al nastro di organza ed ho cucito il tutto lasciando però circa 5 cm di apertura. Ho rivoltato il cuore, ho inserito l'imbottitura e poi ho provveduto a cucire a mano a punto nascosto l'apertura. Peccato che quest'ultima cucitura l'abbia terminata la notte prima del matrimonio intorno alle 4.... sfido che la mattina amici e parenti mi dicevano "ma come sei tranquilla... non sei per nulla agitata..." per forza, avevo dormito sì e no tre ore!!! Però ne è valsa la pena, sono stata molto contenta del risultato ed in molti si sono complimentati... ecco dunque il mio portafedi.

mercoledì 19 maggio 2010

due teneri gattini ...


Per la serie fatti da me ecco un cuscino in seta dipinto a mano. Ho fissato il colore a caldo e quindi reso resistente ai lavaggi. Un gattino schiaccia un sonnellino all'ombra di una capanula osservato da un altro micino. non sono teneri?

Torta di mele

Siccome poi nel mio ufficio è tradizione che si festeggiano i compleanni perchè non fare una bella torta di mele per fare colazione tutti insieme? La foto è della torta per il mio compleanno. Semplicissima! 150 gr di farina, 50 grammi di nocciole tritate fini fini, 80 gr di zucchero, 80 gr di burro, 3 uova, una bustina di lievito sciolta in un po' di latte, 4 o 5 mele tagliate a fettine, scorza di limone o un pizzico di cannella secondo i gusti e poi in forno ed il gioco è fatto.

martedì 18 maggio 2010

ELEMENTARE, RANDOLPH, Englert J. F.

Prima di riprendere Firmino, mi sono dedicata alla lettura di questo giallo dal protagonista alquanto singolare, un labrador , sì un cane ma che ama leggere Dante, che ragiona e che grazie al suo fiuto ed intuito canino si rivela un ottimo investigatore. Randolph vive con il suo padrone, un pittore trentenne la cui fidanzata è scomparsa da circa un anno senza spiegazioni catapultando il giovane nella disperazione e nella ricerca della verità attraverso delle sedute spiritiche. Il romanzo si dipana attraverso misteriose uccisioni e apparizioni di svariati personaggi fra i quali un’insegnante di arti marziali. Chiaramente sarà Randolph con il suo sesto senso in grado di fiutare la colpa e la paura che risolverà il mistero, comunicando indizi e suggerendo piani al suo padrone con scritte di cereali sul tavolo che si concretizzano durante la notte, facendo così credere al giovane pittore che si tratti di fenomeni di spiritismo e salvaguardando il suo segreto. Libro piacevole ed intrigante.

Un po’ di piante …alcune in erba

Ho trovato il tempo di scaricare delle foto ad una fetta del mio balcone.

Ecco gerani, davanti a loro un vaso con la lavanda (ora ha solo le foglioline e già profuma), a destra un vaso con due pennacchietti che diventeranno dei lilium rossi, poi accanto alla lavanda un vaso con dei tronchetti, sono dei germogli che diventeranno un'altra varietà di lilium, bianca, e alle loro spalle un vaso con delle piantine che stanno crescendo e che diventeranno degli anemoni... chissà che colore saranno...sono curiosa.

Questa è solo una parte delle piante, alcune di quelle che tengo ancora al riparo nel balcone verandato...

più in là, quando farà più caldo, le trasferirò sul balcone dall'altro lato dell'appartamento dove già ho messo un ciotolone con una bell'aloe.

UNA MENTE PER UCCIDERE, di P.D. James

E’ uno dei primi romanzi di Phyllis Dorothy James, ambientato in una clinica per malattie mentali, la clinica Steen. Nel seminterrato adibito a più usi, archivio, gabinetto per trattamenti psichiatrici, guardaroba, nonché sala per le attività creative, viene ritrovata assassinata una donna, Enid Bolam, impiegata amministrativa dell’Ospedale. Sul caso viene chiamato ad investigare l’ispettore Adam Dagliesh, il protagonista di molti libri di P.D. James, il quale scoprirà che tra il personale e i frequentatori della clinica erano in molti ad odiare la donna e quindi ad avere un movente per il suo assassinio. Tuttavia Dalgliesh è un esperto investigatore che sa tendere le sue trappole e grazie al suo intuito e all’aiuto di un gatto riuscirà a scoprire il colpevole. Il romanzo mi è stato regalato da mio marito quando avevo messo da parte Firmino e confesso che non conoscevo l'esistenza di questa autrice, Phyllis Dorothy James, prima di leggerlo. Se vi era in me un po' di scetticismo mi sono dovuta ricredere. Un romanzo dalla lettura piacevole, un intreccio emozionante che invoglia ad arrivare fino in fondo, molto interessanti i profili dei personaggi delineati dalla scrittrice e il dipanarsi della trama. Assolutamente consigliabile.

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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