Se non vuoi perdere nessun post del mio blog clicca su segui

Benvenuti nel mio blog!

Welcome! ... Bienvenue chez moi! ... Willkommen!... dobrodošli! ... Bienvenida! ...

Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità

This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...


Per vedere tante altre mie foto clicca qui http://scattipercuriosita.blogspot.it

mercoledì 2 febbraio 2011

Scarpette per bebè


Queste scarpette le ho sferruzzate per un bimbo, per tener caldi i suoi piedini, pensate che gli piaceranno?

Le ho lavorate col filato Baby Star di Laines du Nord, 100% lana Merino irrestringibile colore 71.

Le scarpine vanno bene per un piedino di circa 9 cm, hanno la soletta a punto legaccio, la tomaia davanti a trafori e il gambaletto a coste. Le ho poi legate con un nastro di organza in tinta.

borse di plastica bye-bye

Con il nuovo anno è entrata in vigore la direttiva CEE che ha decretato la fine della produzione delle borse in plastica. Dal 2011 infatti dovrebbero essere usate le borse biodegradabili, dico dovrebbero perchè intanto le vecchie borse di plastica possono ancora essere distribuite ed usate fino all'esaurimento delle scorte presenti al 31 dicembre 2010 negli esercizi commerciali a condizione che vengano date gratuitamente alla clientela.
Il condizionale è anche d'obbligo perchè sembra che il consorzio di riciclo plastica "CARPI" continui ad opporsi all'entrata in vigore del comma 1130 L. 296/06 opposizione che non è finalizzata al mantenimento della produzione di borse monouso in plastica, bensì alla progressiva introduzione di borse riutilizzabili in materiale riciclato e a loro volta riciclabili.
In base alla direttiva europea, infatti sembra che un imballaggio possa stare sul mercato se soddisfa almeno uno di quattro requisiti: essere riutilizzabile, recuperabile per via energetica, riciclabile, biodegradabile. A differenza del sacchetto di bioplastica che deriva da materie vegetali e che è solo biodegradabile, il sacchetto in polietilene non biodegradabili ha tutte le altre caratteristiche, e può essere usato più volte. Cos' il vecchio sacchetto di plastica soddisferebbe ben tre requisiti dei quattro richiesti, e siccome sarebbe sufficiente un requisito solo il consorzio non si spiega perchè l'uso dei sacchetti di plastica debba essere vietato.
Nel frattempo il garante della concorrenza e del mercato è intervenuto in quanto sembra che siano comparsi falsi sacchetti biodegradabili, ovvero borse di normale plastica ma "arricchita" con un additivo chiamato ECM che ne faciliterebbe la disgregazione senza eliminarne gli inquinanti. Il garante ha stabilito che questi sacchetti non possono essere nè pubblicizzati nè commercializzati come biodegradabili e compostabili perchè non lo sono.
Anche i sacchetti biodegradabili al mais non sarebbero interamente realizzati in "mater bi" la sostanza ricavata dal mais, ma conterrebbero anche una buona percentuale di poliestere per renderli maggiormente resistenti ma non coerenti con la normativa europea che indica come compostabili se presentano una permanenza di tre mesi a 50 gradi e un residuo finale non biodegradato non superiore al 10%.
Tuttavia le borse biodegradabili sono fragili, si rompono facilmente, ed hanno anche un cattivo odore. Quali sono allora le alternative? Possiamo usare le borse di carta, oppure in stoffa.
La foto sotto vi mostra una borsa che ho realizzato per contenere il pane e che sostituisce sia il sacchetto di carta sia la shopper. Realizzarla è stato veramente semplice, economica e veloce.
Economica perchè ho acquistato al mercato su una bancarella una federa per cuscino della fantasia che mi piaceva di più pagandola solo 1 euro. Nella parte chiusa a sacco ho fatto due pieghe, ognuna ad un lato in modo da ottenere un fondo piatto di circa 10 cm di larghezza, ho fatto delle cuciture tutt'intorno per rifinire meglio il fondo. All'apertura della federa ho realizzato una coulisse, piegando il bordo per un'altezza circa di tre cm nella quale far passare un cordino di nylon o di cotone che serve a chiudere e aprire la borsa arricciando la stoffa.
Appena al di sotto della coulisse ho cucito i manici, ricavati ritagliando la stoffa in eccesso della federa e rinforzandoli con due cuciture per tutta la loro lunghezza. Ed ecco la mia borsa porta pane!

Febbraio

Febbraio
E' febbraio un monellaccio
 molto allegro e un po' pagliaccio; 
ride, salta, balla e impazza .
 per le vie forte schiamazza;
 per le piazze e per le sale 
accompagna il Carnevale. 
Se fra i mesi suoi fratelli 
ve ne sono di più belli,
 il più allegro e birichino
 sempre è lui,
 ch'è il più piccino.
-
Manfredo Vanni

sabato 29 gennaio 2011

Ortrugo...questo sconosciuto

Ortrugo: chi è costui? L'Ortrugo è un vino! Per essere precisi è un vino bianco piacentino, come il più noto Gutturnio. Tuttavia è solo dagli anni settanta che il vitigno dell'Ortrugo ha ricevuto una rivalutazione, sino ad allora l'Ortrugo era considerato un vino da taglio. Il vino ha un gusto gradevole, secco, un poco sapido, che ben si accompagna con antipasti, salumi, primi piatti leggeri, piatti di verdura e di pesce. Ortrugo... ma cosa significa? Deriva dal dialetto Ortr ug che significa altra uva. Io l'ho usato sia per la cottura del risotto valdostano sia per accompagnarlo durante il pranzo. e' risultato un ottimo abbinamento.

venerdì 28 gennaio 2011

Risotto valdostano

Questo è il risotto che ho preparato domenica scorsa.
300 g di riso
1 l di brodo
1/2 bicchiere di vino bianco secco
prezzemolo
parmigiano
burro
2 scalogni
Rosolate gli scalogni tagliati a fettine sottili in alcuni cucchiai d'olio e, non appena saranno diventati dorati, versate il riso e mescolatelo per alcuni istanti nel condimento, in modo da farlo leggermente tostare. Versare il vino, io ho usato un Ortrugo, e lasciarlo evaporare, poi aggiungere un mestolo di brodo e portaare il riso a cottura aggiungendo a mano a mano altro brodo. Quando il riso è quasi cotto aggiungere il prezzemolo lavato, asciugato e tritato. Incorporare il parmigiano, mantecare col burro. Imburrare uno stampo, io ne ho usato uno per plum cake, e versarvi il riso compattandolo. Mantenerlo caldo e sformarlo sul piatto da portata.
A parte si prepara la fonduta con
200 g di fontina
150 g di latte meglio se intero
2 tuorli d'uovo
30 g di burro
Tagliare la fontina a fettine sottili e metterla a bagno nel latte per un paio d'ore, poi aggiungere il burro e mettere il tutto in pentola a cuocere a fuoco basso mescolando continuamento con una frusta metallica sino a quando il formaggio è completamente fuso. Aggiungere i tuorli d'uovo e continuare a cuocere mescolando finchè inizia ad addensare. Quando inizia ad essere cremoso spegnere e versare sul riso.

lunedì 24 gennaio 2011

ADDIO MONDO CRUDELE

No, non sto per fare un insano gesto! Vi sto invece per raccontare l'ultimo spettacolo teatrale a cui ho assistito. Si tratta di una commedia tragicomica che ironizza sul ricorso alla psicologia contemporanea e ai suoi approcci sbagliati. La commedia inizia con una donna di nome bianca decide di buttarsi dal cornicione dello studio della propria psicologa.
La scena si svolge tutta sul cornicione dove Bianca inizia a raccontare le sue disavventure, il tradimento del marito, la delusione dalla terapia psicoanalitica,
Ma sul cornicione non è sola: gli aspiranti suicidi diventano due, entrambi pazienti della psicologa, ed entrambi stanchi della vita di coppia e così si susseguono colpi di scena e gag a non finire. Mentre risultano inutili i tentavi di dissuasione della dottoressa, giungono anche i rispettivi coniugi ed ovviamnte le forze dell'ordine. Il testo teatrale è opera di Tobia Rossi, precoce talento che nel 2003 con "Addio mondo crudele" vinse a Velletri il premio Nazionale Teatrale Eduardo de Filippo. A portarlo in scena la compagnia teatrale Affetti Collaterali, che ha saputo rendere l'ironia e strappare applausi e risate.

traduci translate traduire

Award...

Award...
assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

Avviso

Questo Blog è un luogo virtuale in cui condividere le mie passioni con persone che hanno gli stessi miei interessi: lettura, uncinetto, pittura, cucina, etc etc; Viene aggiornato quando l'autore riesce a ritagliarsi un po' di tempo libero e quindi senza alcuna periodicità, non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della Legge n. 62 del 7/3/2001. Le fotografie inserite nei post sono di proprietà dell'autore del Blog e pertanto non è consentita alcuna riproduzione senza il suo esplicito consenso.

L'autore del seguente blog NON percepisce alcun commissione dalle aziende dei prodotti rappresentati per realizzare recensioni, usare o mostrare tali prodotti e non ha alcun legame lavorativo o personale con esse.
Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

bolle