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giovedì 28 aprile 2011

1 maggio 2011 - Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II

Il prossimo 1° maggio, nella domenica in Albis, avverrà la beatificazione di Papa Wojtyla. Il processo di beatificazione si è chiuso lo scorso gennaio ed era stato aperto in seguito alla guarigione dal morbo di Parkinsons di una suora francese Marie Simon Pierre. Giovanni Paolo II è stato il 264° (263°Successore di Pietro), nacque a Wadowice il 18 maggio 1920 e fu eletto il 16 ottobre 1978. Nel suo Pontificato ha compiuto 146 visite pastorali in Italia e 104 i suoi viaggi apostolici nel mondo. Ha scritto 14 encicliche, 15 esortazioni apostoliche, 45 lettere apostoliche e 5 libri, ha celebrato 147 cerimonie di beatificazione nelle quali ha proclamato 1338 beati e 51 canonizzazioni per un totale di 482 santi. Considerando anche quello di san Pietro, il Pontificato di Giovanni Paolo II, lungo 26 anni, 5 mesi e 17 giorni, è al terzo posto tra i Pontificati più lunghi della storia, dopo appunto san Pietro,e dopo papa Pio IX. Alla vigilia della beatificazione tanti sono i libri che sono stati dedicati a Papa Wojtyla quali ad esempio Vivi dentro di noi di Aleksandra Zapotoczny che raccoglie le testimonianze che hanno portato alla sua beatificazione, Perchè Santo,di Slawomir Oder e Saverio Gaeta ovvero la testimonianza del postulatore della sua beatificazione, Papa Wojtyla scrive che raccoglie le lettere che scrisse ai bambini, ai giovani, alle donne, agli anziani, alle famiglie e poi ancora 99 domande su Wojtyla del vaticanista Marco Tosatti che rivela invece episodi del pontificato poco noti, e infine ciao Karol, contiene lettere, pensieri preghiere, messaggi di fiducia, di ringraziamento e disegni dei fedeli dedicati a papa Wojtyla e raccolti dai Papaboys. In ultimo una curiosità: a Paliano in provincia di Frosinone, per la beatificazione, la diocesi di Palestrina allestirà in strada un fumetto di mille tavole da un metro l'uno, ovvero un fumetto lungo un chilometro, sui momenti più importanti della vita di Giovanni Paolo II.

eventi mediatici, tra sacro e profano

Questa settimana sono previsti due importanti eventi di natura diversa ma che comunque sono molto attesi e che interesseranno ed emozioneranno molti.
Il matrimonio di William e Kate che avverrà domani nell'Abbazia di Westminster e la beatificazione di Giovanni Paolo II che verrà celebrata nella Basilica di San Pietro in Roma domenica 1 maggio.
In entrambi i casi si tratterà di eventi mediatici, infatti per entrambi saranno previsti collegamenti televisivi e sicuramente si tratterà di notizie che monopolizzeranno le due giornate.

mercoledì 20 aprile 2011

Dall'uovo di Pasqua Dall'uovo di Pasqua è uscito un pulcino di gesso arancione col becco turchino. Ha detto: "Vado, mi metto in viaggio e porto a tutti un grande messaggio". E volteggiando di qua e di là attraversando paesi e città ha scritto sui muri, nel cielo e per terra: "Viva la pace, abbasso la guerra".
- Gianni Rodari

sabato 16 aprile 2011

Thissenkrupp - la sentenza

Oggi ho seguito con interesse il servizio giornalistico con cui veniva data la notizia della condanna a 16 anni di carcere per l'amministratore delegato della Thissenkrupp per la morte di 7 operai nel dicembre 2007 a Torino. Una sentenza che se passerà in giudicato è importante perchè introduce per la prima volta nel diritto del lavoro il reato di omicidio volontario con dolo in quanto l'amministratore sapeva dei pericoli nell'acciaieria ma decise di ignorarli e di rinviare l'adozione di alcuni provvedimenti perchè lo stabilimento di Torino sarebbe stato chiuso a breve. E' così che a seguito di un'incendio 7 uomini del turno di notte del 6 dicembre 2007 morirono chi sul posto chi dopo giorni di lenta agonia in ospedale, un unico sopravvissuto. Una sentenza importante che però, come ha sottolineato il pm Raffaele Guariniello, non è una vittoria, infatti chi non c'è più non può essere restituito ai propri cari. Una sentenza che è anche stata resa in tempi brevi, segno che quando i giudici non sono impegnati in questioni di lana rubyna riescono anche a dare soddisfazione ai cittadini in tempi accettabili.

giovedì 14 aprile 2011

meritate vacanze...

Eccomi ci sono...
sono tornata dopo alcuni giorni di vacanza.
che cos'ho fatto? Beh prima di tutto sono stata lontana dal lavoro per qualche giorno, mi sono rilassata, mi son goduta questo anticipo d'estate, sono stata all'aperto a passeggiare all'aria aperta, ho visto posti nuovi, curiosi, interessanti, e in ultimo, ma non d'importanza, sono stata col mio maritino in una romantica vacanza. Vi racconterò....

lunedì 28 marzo 2011

Di che colore è il cavallo bianco di Garibaldi?

Di che colore è il cavallo bianco di Garibaldi?
Così recita un indovinello tranello della mia gioventù.... e la risposta parrebbe semplice e banale: bianco. Ma ne siamo certi?
Ci raccontano gli storici che, sbarcato a Marsala nel maggio 1860, Garibaldi ricevette in dono da un marchese locale una cavalla bianca che chiamò come la città siciliana. Marsala, la cavalla, lo accompagnò nelle sue avventure sino nel 1876 quando questa morì all'età di circa 30anni. Ora, come mai nelle raffigurazioni dello storico incontro di Garibaldi e Vittorio Emanuele II avvenuto presso Teano il 26 ottobre 1860, Garibaldi monta un cavallo nero/fulvo?

Qui invece il dipinto di Carlo Ademollo, L'incontro di Teano.

What color is the white horse of Garibaldi? So says a trick riddle of my youth .... and the answer would seem simple and obvious: white. But are we sure? Historians tell us that landed at Marsala in May 1860, Garibaldi received a gift from a local Marquis a white horse named as the Sicilian town. Marsala, the horse, accompanied him in his adventures until it died in 1876 at the age of about 30 years. Now, why in the representations of the historic meeting of Garibaldi and Vittorio Emmanuele II took place at Teano October 26, 1860, Garibaldi riding a black/reddish horse? In the pictures painting by Pietro Aldi in Palazzo Pubblico in Siena, and the painting of Charles Ademollo.

domenica 27 marzo 2011

c'est typique italienne....

Vi racconto un episodio accadutomi ieri... percorrevo con mio marito via Garibaldi, via pedonale del passeggio, dello shopping, e di collegamento con i vari punti di interesse turistico del centro città. Alle mie spalle un gruppo di turisti francesi attira la mia attenzione quando una voce di donna esclama "c'est typique italienne ce n'est pas bon!" indicando un fast food self service nato sulla scia del più famoso mc americano. E vabbè, è un fast food con tutti i pro e tutti contro che questo tipo di locale ha ma ci sarebbero almeno due punti da chiarire. Principalmente il concetto che questo tipo di ristorazione è tutt'altro che tipico italiano ma nasce negli anni cinquanta in California e i piatti proposti nulla hanno a vedere con la tradizione italiana, quindi l'affermazione corretta sarebbe stata non è tipico italiano, ed eventualmente aggiungere, non è buono. Il secondo punto da chiarire è questa continua presunzione francese di essere migliori: nei formaggi, nel vino, ed ora anche nella cucina.... presunzione molto discutibile.
Se è vero che l'Unesco ha riconosciuto il pasto francese come patrimonio dell'Umanità con la motivazione "stare bene insieme, il piacere del gusto", è anche vero che nel novembre 2010 la Dieta Mediterranea è divenuta anch'essa Patrimonio mondiale dell’umanità premiando il nostro stile alimentare (il termine "dieta" deriva dall'etimo greco "stile di vita") basato essenzialmente su prodotti puri, ovvero, olio extravergine d’oliva, cereali, pesce, vino e verdure e frutta di stagione. Aggiungiamo poi che la cucina italiana è apprezzata e imitata in tutto il mondo grazie ai suoi prodotti genuini e alla sua grande varietà di piatti nati dai diversi contributi delle culture e dei popoli che nei diversi periodi storici vi si sono succeduti come celti, greci, etruschi, romani, longobardi, arabi, normanni, austriaci, spagnoli... E allora evviva l'Italia non solo per il suo 150à anniversario dell'Unità ma anche per il fritto misto alla piemontese, brasato al barolo, Bagna caoda, agnolotti, finaziera piemontese, gnocchi al castelmagno, vitello tonnato, gorgonzola, stracchino, taleggio, tortelli di zucca, agoni incarpione, panettone, cassoeula, canederli, risi e bisi, fegato alla veneziana, sarde in saor, focaccia di recco, trenette al pesto, torta pasqualina, prosciutto crudo di Parma, anolini, tortellini, vincisgrassi, olive all'ascolana, maccheroni alla chitarra, abbacchio alla cacciatora, coda alla vaccianara, saltinbocca alla romana, baccalà in guazzetto, bucatini all'amatriciana, la pastiera napoletana, pizza, impepata di cozze, spaghetti allo scoglio, anguilla marinata, sanguinaccio, strufoli, zeppole, sfogliatelle, morzeddu, frittole, orecchiette, taralli, cannoli siciliani, cassata, pasta alla norma, arancini di riso, caponata, malloreddus, porchetta, e si potrebbe continuare per ore. ... bon appétit

venerdì 25 marzo 2011

bye bye ufficio... ci si rivede lunedì

... E anche questo venerdì è arrivato, la settimana di lavoro in ufficio è terminata e mi aspetta un week end pieno di tante cose: acquisti, pulizie, ma anche incontri con gli amici e un po' di tempo per il mio amore... no stavolta non intendo il ricamo, ma proprio il mio adorato maritino.
Vi lascio la foto della veduta che ho dal mio ufficio, un giardino fiorito nel centro città.
Buon week end!

giovedì 17 marzo 2011

Fratelli d'Italia

Tutti, o quasi, sanno che l'inno italiano è "Fratelli d'Italia" e che fu scritto da Goffredo Mameli... ma quanti conoscono il nome di chi lo ha musicato?
Fratelli d'Italia venne scritto nell'autunno del 1847 da un giovane genovese, Goffredo Mameli appunto, ma fu musicato da Michele Novaro, che nato a Genova dopo gli studi di composizione si trasferì a Torino per lavorarvi come tenore al teatro regio.
Sotto i portici di via Barbaroux sul calpestio dell'ingresso di un negozio al numero civico 4, in occasione delle olimpiadi invernali del 2006 è stata posta la lapide della foto che ricorda il maestro Michele Novaro.
*** Presque tous sait que l'hymne italien est "Fratelli d'Italia» et a été écrit par Goffredo Mameli ... mais combien connaissent le nom de la personne qui a ecrit la musique? "Fratelli d'Italia" a été écrit par un jeune Génois, Goffredo Mameli précisément, dans l'automne de 1847, mais il a été mis en musique par Michele Novaro, qui était né à Gênes, après avoir étudié la composition, il s'installe à Turin pour travailler comme un ténor au Théâtre Royal. Sous les arcades de Via Barbaroux sur le trottoir à l'entrée d'une boutique au numéro 4, à l'occasion des Jeux olympiques d'hiver de 2006 a été posée la plaque commémorant le professeur Michele Novaro. *** The Italian hymn "Fratelli d'Italia" was written by Goffredo Mameli ... but how many know the name of the person who wrote the music? "Fratelli d'Italia" in the autumn of 1847 was written by a young Genoese, Goffredo Mameli, but was set to music by Michele Novaro, who was born in Genoa, after studying composition, he moved to Turin to work as a tenor at the Theatre Royal. Under the arcades of Via Barbaroux on the pavement of the entrance of a shop at number 4, on the occasion of the 2006 Winter Olympics has been given the commemorating plaque of the teacher Michele Novaro.

sabato 12 marzo 2011

adolescenti in gita scolastica

Marzo è iniziato, la primavera si avvicina.... per molte scuole è tempo di visite didattiche, le vecchie gite scolastiche tanto attese dai ragazzi. Anche Torino, soprattutto quest'anno, è meta di queste gite. Infatti ecco che passando per la centralissima piazza Castello scorgo un gruppo di ragazze, zainetto in spalla e macchina fotografica a portata di mano. Sorridono, ammiccano e poi si mettono in posa mentre una di loro si dispone a fotografarle. Quale sfondo avranno scelto, mi domando. Il palazzo Madama con la juvarriana facciata, o forse il lato medioevale del castello degli Acaja o la facciata di palazzo reale racchiuso della cancellata con le statue equestri dei dioscuri Castore e Polluce? ... no nulla di tutto questo, a fare da sfondo un cartellone pubblicitario di una nota marca di profumi che sfoggia un marinaio muscoloso e tatuato. chissà cosa riferiranno di aver visto nella capitale sabauda!

mercoledì 9 marzo 2011

mercoledì delle ceneri - inizia il tempo di Quaresima

Con l'espressione Le Ceneri, nella chiesa cattolica si indica il primo giorno della Quaresima, in preparazione alla Pasqua. In questo giorno il sacerdote sparge un pizzico di cenere benedetta sulla fronte dei fedeli per ricordare loro la caducità della vita terrena e per spronarli all'impegno penitenziale della Quaresima. Il gesto è accompagnato da una formula di ammonimento, scelta fra due possibilità: «Ricordati che sei polvere e polvere ritornerai» oppure «Convertiti e credi al Vangelo». E' attraverso queste formule che si rivela il significato spirituale delle Ceneri,ovvero un invito a percorre il tempo quaresimale come un'immersione più comsapevole nel mistero pasquale, nella morte e risurrezione di Cristo. Veniamo infatti rimandati alle origini della storia umana, quando il Signore disse ad Adamo dopo il peccato originale: “Con il sudore del tuo volto mangerai il pane, finché non ritornerai alla terra, perché da essa sei stato tratto: polvere tu sei e in polvere ritornerai!” (Gen 3,19). La parola di Dio richiama la nostra fragilità, la nostra morte, che ne è la forma estrema, invitandoci al realismo e alla saggezza, ma spingendoci anche a comprendere che l’uomo ritornerà polvere, ma una polvere preziosa agli occhi di Dio, perché Dio ha creato l’uomo destinandolo all’immortalità. Grazie a Gesù che ha voluto condividere con ogni uomo la sorte della fragilità, attraverso la sua morte in croce; morte che è stata la via per la risurrezione, attraverso la quale Cristo è diventato sorgente di una grazia donata a quanti credono in Lui e vengono resi partecipi della stessa vita divina.

mercoledì 2 febbraio 2011

borse di plastica bye-bye

Con il nuovo anno è entrata in vigore la direttiva CEE che ha decretato la fine della produzione delle borse in plastica. Dal 2011 infatti dovrebbero essere usate le borse biodegradabili, dico dovrebbero perchè intanto le vecchie borse di plastica possono ancora essere distribuite ed usate fino all'esaurimento delle scorte presenti al 31 dicembre 2010 negli esercizi commerciali a condizione che vengano date gratuitamente alla clientela.
Il condizionale è anche d'obbligo perchè sembra che il consorzio di riciclo plastica "CARPI" continui ad opporsi all'entrata in vigore del comma 1130 L. 296/06 opposizione che non è finalizzata al mantenimento della produzione di borse monouso in plastica, bensì alla progressiva introduzione di borse riutilizzabili in materiale riciclato e a loro volta riciclabili.
In base alla direttiva europea, infatti sembra che un imballaggio possa stare sul mercato se soddisfa almeno uno di quattro requisiti: essere riutilizzabile, recuperabile per via energetica, riciclabile, biodegradabile. A differenza del sacchetto di bioplastica che deriva da materie vegetali e che è solo biodegradabile, il sacchetto in polietilene non biodegradabili ha tutte le altre caratteristiche, e può essere usato più volte. Cos' il vecchio sacchetto di plastica soddisferebbe ben tre requisiti dei quattro richiesti, e siccome sarebbe sufficiente un requisito solo il consorzio non si spiega perchè l'uso dei sacchetti di plastica debba essere vietato.
Nel frattempo il garante della concorrenza e del mercato è intervenuto in quanto sembra che siano comparsi falsi sacchetti biodegradabili, ovvero borse di normale plastica ma "arricchita" con un additivo chiamato ECM che ne faciliterebbe la disgregazione senza eliminarne gli inquinanti. Il garante ha stabilito che questi sacchetti non possono essere nè pubblicizzati nè commercializzati come biodegradabili e compostabili perchè non lo sono.
Anche i sacchetti biodegradabili al mais non sarebbero interamente realizzati in "mater bi" la sostanza ricavata dal mais, ma conterrebbero anche una buona percentuale di poliestere per renderli maggiormente resistenti ma non coerenti con la normativa europea che indica come compostabili se presentano una permanenza di tre mesi a 50 gradi e un residuo finale non biodegradato non superiore al 10%.
Tuttavia le borse biodegradabili sono fragili, si rompono facilmente, ed hanno anche un cattivo odore. Quali sono allora le alternative? Possiamo usare le borse di carta, oppure in stoffa.
La foto sotto vi mostra una borsa che ho realizzato per contenere il pane e che sostituisce sia il sacchetto di carta sia la shopper. Realizzarla è stato veramente semplice, economica e veloce.
Economica perchè ho acquistato al mercato su una bancarella una federa per cuscino della fantasia che mi piaceva di più pagandola solo 1 euro. Nella parte chiusa a sacco ho fatto due pieghe, ognuna ad un lato in modo da ottenere un fondo piatto di circa 10 cm di larghezza, ho fatto delle cuciture tutt'intorno per rifinire meglio il fondo. All'apertura della federa ho realizzato una coulisse, piegando il bordo per un'altezza circa di tre cm nella quale far passare un cordino di nylon o di cotone che serve a chiudere e aprire la borsa arricciando la stoffa.
Appena al di sotto della coulisse ho cucito i manici, ricavati ritagliando la stoffa in eccesso della federa e rinforzandoli con due cuciture per tutta la loro lunghezza. Ed ecco la mia borsa porta pane!

lunedì 3 gennaio 2011

Anno nuovo... buoni propositi e progetti

Eccoci, abbiamo lasciato alle spalle il vecchio anno, e come ogni nuovo inizio si fanno progetti e propositi.
Da cosa iniziamo?
Beh non c'è che l'imbarazzo della scelta, ma da qualcosa bisogna pur partire...un bel proposito sarebbe quello di mettere ordine nelle varie cose, in particolare mi servirebbe mettere ordine nei miei ferri da maglia che ho seminato un po’ in giro per casa: un paio in un cassetto, un paio in una scatola, un paio infilzati in un lavoro in corso. Mi servirebbe un bel porta ferri e da qualche giorno sto pensando a come farlo. Lo immagino morbidoso, quindi un tessuto imbottito, colorato e che sia comodo da riporre e sia da sfilare i ferri che mi servono. Così giorni fa in giro al mercato ho visto un paio di scampoli che erano l'ideale per questo lavoretto.

venerdì 8 ottobre 2010

Uomini in coda...

Gli italiani, si sa, sono noti per non rispettare le code, ma sono soprattutto gli uomini, esseri umani di genere maschile a non amare le file ordinate. Vi è capitato mai di essere alle poste, o al supermercato e un uomo di mezza età con nonchalance, ostentando indifferenza, si accosta e piano piano guadagna il posto davanti a voi? Se poi osiamo fare rimostranze i tipi sono due: uno tace e finge di non sentire, nessuna nostra protesta lo scalfisce. L'altro tipo invece è quello che si finge offeso ma accondiscendente e ci "concede" di passare avanti... praticamente "ci fa un favore" ridandoci la nostra posizione in coda.
a me è successo oggi, in un negozio tipo bazar, di quelli che vendono un po' di tutto, dai quaderni alle saliere, dai fiori finti ai deodoranti. Arrivo alla cassa e mi metto in coda: davanti a me una donna che chiede informazioni su qualcosa che non trova nel negozio. Un tipo, cinquantanni circa o poco più arriva, mi sorpassa e posa sul bancone un colluttorio e una confezione di lampadine. Sarà insieme alla donna, mi dico.... e invece no, la donna si allontana e lui allunga la sua merce, mi schiarisco la voce per rendere chiaro che non mi sono persa le sue "grandi manovre" ma la nonchalance non è acqua... in questo caso è un verde colluttorio e due lampadine ahimè neppure a basso consumo.
Ah gli uomini... in coda!!!

mercoledì 1 settembre 2010

IL CIELO E' DI TUTTI, di Gianni Rodari

Qualcuno che la sa lunga mi spieghi questo mistero:
il cielo è di tutti gli occhi di ogni occhio è il cielo intero.
E' mio, quando lo guardo.
E' del vecchio, del bambino, del re, dell'ortolano, del poeta, dello spazzino.
Non c'è povero che non ne sia il padrone.
il coniglio spaurito ne ha quanto il leone.
Il cielo è di tutti gli occhi, ed ogni occhio, se vuole,
si prende la luna intera, le stelle comete, il sole.
Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente.
Spiegatemi voi dunque, in prosa od in versetti, perchè il cielo è uno solo e la terra è tutta a pezzetti.

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Award...

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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