Per terminare al meglio l'anno io e mio marito abbiamo deciso di fare un giro a Vigevano. Un giro all'insegna dello slow living, ovvero del vivere senza fetta. Abbiamo infatti deciso di prendercela comoda, di lasciare l'auto a casa e usare il treno che dalla nostra città a Vigevano ci ha costretto a due cambi di cui uno su una carrozza/motrice unica che da Vercelli ci ha portato a Mortara, dove abbiamo finalmente cambiato per Vigevano. Diciamo che abbiamo apprezzato la lentezza come occasione per ammirare dai finestrini il paesaggio invernale, le risaie gelate, gli alberi spogli, le cascine etc etc.
Di origine longobarda Vigevano nacque come luogo fortificato corrispondente all'attuale cortile del Castello. Successivamente si sviluppò il borgo esterno, le cui case ed edifici sorsero sul luogo oggi occupato dalla famosa Piazza Ducale.
Divenne Comune a partire dal 1198, ma solo a partire dal 1277 si lega alla storia delle potenti famiglie milanesi dei Visconti prima e degli Sforza poi.
Il castello divenne residenza estiva, e poi adibito a dimora di prestigio grazie all'opera di artisti come Bramante.
E' infatti la sua famosa torre a svettare sulla piazza Ducale. Purtroppo non siamo stati fortunati e abbiamo trovato il castello chiuso alle visite, in parte in restauro, così abbiamo dovuto accontentarci di visitare il Duomo e le chiese di San Francesco e san Dionigi. Nel collage di foto la piazza ducale, la facciata del Duomo, la torre del bramante e un caratteristico lampione, un particolare di un presepe napoletano, e la fontana dedicata a San Francesco d'Assisi che si trova di fronte all'omonima Chiesa.
Il colpo d'occhio della piazza Ducale vale comunque la pena per i suoi porticati dalle facciate dipinte, la facciata concava del duomo, i numerosi comignoli, i lampioni ed ora, in periodo natalizio, è stata abbellita da un bell'abete e dalla capanna con il presepe: peccato che qualcuno abbia rapito il bambinello, notizia che è stata pubblicata non solo sui locali quotidiani.
La gita non poteva concludersi con uno sguardo ai negozi sotto i portici di piazza Ducale, e con un salto in uno dei caffè, il Caffè Commercio, che all'ombra del biscione visconteo ci ha servito una favolosa cioccolata calda.
1 commento:
Ciao, cara!
Ti lascio qui gli auguri di buon anno!
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