Quest'estate rifugiati in montagna per sfuggire alla calura, allettati da un offerta
interessante per una cena alternativa, siamo andati a Fenestrelle da Taja e gusta.
L’offerta valida solo per il
martedì a cena comprendeva una pizza a scelta tra prosciutto, margherita, 4
formaggi e 4 stagioni + una bibita in lattina da 33 cl a scelta fra cola e
birra + caffè, il tutto a 7 euro.
Incuriositi decidiamo di provare
anche se ci chiediamo dove sia la fregatura.
Erano circa le 18.50 quando siamo
entrati nell’area tavoli di Taja e gusta, un’area con 6 tavoli all’aperto e
altri sotto un tendone di nylon.
Entriamo e pensiamo di sederci e ordinare ad un cameriere come accade in
tutte le pizzerie che non siano solo da
asporto …. E invece Zac … prima anomalia: un ragazzo ci dice che dobbiamo prima
andare in un negozio a circa 100
metri dall’area tavoli per scegliere le pizze.
Obbedienti andiamo nel negozio e ci mettiamo in fila, ci sono altri clienti.
Quando tocca a noi ordiniamo una margherita e una 4 stagioni e 2 birre,
paghiamo e in piedi nel piccolo negozio attendiamo che i pizzaioli preparino le
pizze. Durante l’attesa arrivano altri
clienti interessati all’offerta e in questo frangente capiamo anche la
dinamica di questa pizzeria:
1 – in negozio si ordinano pizze
e bibite
2 – in negozio si paga al momento
dell’ordine
3 – in negozio si attende la
pizza
4 – la pizza viene consegnata al
cliente in una scatola come fosse un take away insieme al biglietto che indica
le bibite scelte
5 - il cliente con la scatola
delle pizze e il biglietto delle bibite esce dal negozio e dopo una passeggiata
nella via principale di Fenestrelle raggiunge l’area tavoli
6 – una volta sistemato al tavolo,
un ragazzo prende il foglietto e
consegna le bibite.
7 – si mangia.
Peccato che la signora che alla
cassa del negozio prende gli ordini sia un po’ confusionaria, peccato che i due
pizzaioli non siano coordinati fra loro ed ognuno voglia fare a modo suo.
Mettiamo insieme queste due anomalie
e cosa succede?
Che al cliente che ci precede la
signora cassiera consegna le pizze che
questi aveva ordinato (una prosciutto e una 4 formaggi) ma anche il nostro foglietto pizze, così i pizzaioli
si trovano nuovamente il foglietto del cliente precedente e sfornano nuovamente
una prosciutto e una 4 formaggi che
vorrebbero consegnare a noi. Facciamo presente l’accaduto e i pizzaioli insistono risentiti che loro
hanno eseguito l’ordine trasmesso (che però non è il nostro), così spieghiamo
che è stata la signora a consegnare al cliente precedente il biglietto
sbagliato.
Signora e pizzaioli si guardano
bene dallo scusarsi anzi la signora sbraita “ e va bene abbiamo sbagliato e
allora?”
I pizzaioli irritati ci rispondono “ e che volete che sia! ve le facciamo subito, questione di un minuto”,
al che mio marito fa notare che stiamo aspettando già da 20 minuti e che nel
frattempo anche clienti arrivati dopo di noi si stavano avviando già con la
loro pizza in mano, verso l’area tavoli, occupando forse tutti i tavoli
all’aperto e lasciando disponibili olo i tavoli sotto tendone di nylon (è agosto
e anche se sono ormai le 19.30, sotto il
tendone che si è riscaldato durante il giorno fa sicuramente caldo). Inoltre il
mio temerario marito sottolinea che un accenno di scusa e un tono più pacato sarebbero anche stati
graditi visto che come dice il detto “il cliente ha sempre ragione”…
soprattutto quando l’esercente sbaglia. La risposta del pizzaiolo filosofo non
si fa attendere e con tono alterato dichiara“ il cliente ha sempre ragione
quando non rompe! ” e la signora, che ormai chiamare così è farle un
complimento, aggiunge “che se siamo
agitati meglio che ci diamo una calmata” e
seccata e con tono di sfida si affretta a dire “che se non vogliamo più
le pizze ci ridà indietro i soldi”.
Questo è davvero troppo: fila per
ordinare, fila per la pizza poi rivelatasi sbagliata, mancanza di scuse e in
più l’arroganza… non ce lo facciamo dire due volte, le pizze se le possono
tenere invece i soldi ce li facciamo ridare.
Lasciamo Fenestrelle e ci
dirigiamo verso Pragelato dove mangiamo un’ottima pizza con una birra media
alla spina comodamente seduti in una bella pizzeria in centro paese, con un
piacevole sottofondo musicale ed un cameriere attento e cordiale…. Pagando
qualcosa di più di 7 euro ma la cortesia non ha prezzo.