Eccomi qui per continuare il racconto della visita ad Asti per fine anno. Come vi stavo dicendo nel post precedente, una volta visitato Palazzo Mazzetti ci siamo spostati nel complesso di S. Anastasio. Questo museo nacque nel 1981 nel luogo ove sorgeva la chiesa di S. Anastasio di cui rimangono i muri perimetrali e le basi di alcune colonne.
Le campagne archeologiche del 1996, hanno rivelato che la chiesa di Sant'Anastasio faceva parte dell'omonimo monastero femminile benedettino risalente al 1500. Intorno ai primi decenni del 1600
la chiesa venne quasi completamente demolita e fu eretta una nuova chiesa in stile barocco.
Nel periodo napoleonico il convento venne acquistato dai conti Cotti Ceres, che lo donarono al comune di Asti.Dopo alcuni anni di utilizzo per attività didattiche, il comune decise di demolire i fabbricati erigendo il nuovo liceo classico. È proprio in seguito a quest'ultima demolizione che avvenne il ritrovamento dei primi resti archeologici. E' possibile ora visitare la cripta dell'originaria chiesa di S.Anastasio oltre ad una raccolta di capitelli ornati e frammenti di colonne.
la chiesa venne quasi completamente demolita e fu eretta una nuova chiesa in stile barocco.
Nel periodo napoleonico il convento venne acquistato dai conti Cotti Ceres, che lo donarono al comune di Asti.Dopo alcuni anni di utilizzo per attività didattiche, il comune decise di demolire i fabbricati erigendo il nuovo liceo classico. È proprio in seguito a quest'ultima demolizione che avvenne il ritrovamento dei primi resti archeologici. E' possibile ora visitare la cripta dell'originaria chiesa di S.Anastasio oltre ad una raccolta di capitelli ornati e frammenti di colonne.
un piccolo museo nascosto piacevole da visitare, adatto a grandi e bambini.
La nostra visita di Asti è poi proseguita spingendoci sino alla Torre Rossa
questa torre a base quadrata ha la caratteristica di avere alla base delle sostruzioni piramidali angolari per poi crescere in altezza con una struttura a 16 lati. La tradizione riconosce in questa torre la prigione di S. Secondo prima del suo martirio.
La torre sorge alle spalle della chiesa barocca di Santa Caterina all'interno della quale ho immortalato un presepe di cui vi presento alcuni particolari
Ci siamo poi diretti alla volta della Cattedrale di Asti
una grandiosa costruzione in cotto in stile gotico piemontes dedicata a Maria Assunta e a San Gottardo. L'interno è a croce latina, con navate ampie e colonne cruciformi, interamente dipinta
all'interno nella navata sinistra la Pietà un gruppo di otto grandi figure in terracotta
mentre nella navata destra un bel dipinto di Gandolfino da Roreto
Molto interessante è l'altare della cappella dedicata a san Filippo Neri oltre che i dipinti della cupola e il pavimento a mosaico del presbiterio che risale ai primi anni del '200.
Altra tappa della nostra visita è stata la collegiata di San Secondo
con navata a croce latina e tre navate divise da pilastri in cotto. All'interno si può ammirare un un polittico con Gabriele, l'Annunziata, Epifania, Santi, Cristo e apostoli opera di Gandolfino da Roreto esponente della pittura piemontese nel periodo '400-'500.
All'interno della collegiata di San Secondo vengono conservati i drappi del palio che i cittadini astigiani offrono alla collegiata, in quanto San Secondo è il patrono della città.
La visita di Asti non poteva non comprendere infine il complesso del battistero di San Pietro sorto intorno al 1100 e che attualmente è composto di tre fabbricati in cotto, la chiesa di San Pietro in Consavia , la Rotonda e il chiostro. La Rotonda fu edificata nel XII sec come Chiesa del Santo Sepolcro ad imitazione della chiesa di Gerusalemme e che poi dal 1750 venne usata come Battistero.
Termina qui la visita alla città di Asti, una giornata per visitare le principali attrattive di questa località che se vi trovate in zona vi consiglio di vedere.
Buon Anno!!!1
2 commenti:
Grazie per averci reso partecipi di questa tua meravigliosa gita ad Asti. Deve essere stupenda da visitare.
Un abbraccio e BUON ANNO.
Ciao Stefania, sì è una città che vale la pena vedere. Grazie del tuo commento e buon anno anche a te.
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