Io ed una mia amica con la sua famigliola di tre bimbi di 2, 4 e 9 anni abbiamo fatto domenica pomeriggio un giro in montagna, con destinazione Balme.
La giornata non particolarmente bella lasciava ogni tanto intravedere uno squarcio fra le nuvole nere e dietro il sole.
Passeggiando per Balme, dopo la visita alla chiesetta dedicata alla S. Trinità, siamo state attirate dall’indicazione per la Gorgia di Balme, una cascata di una decina di metri, visibile con poco sforzo da un ponticello arrivando dal centro del paese.
Seguendo infatti l’indicazione dalla strada principale bastano effettivamente poche decine di metri per raggiungere il ponte e godere di uno spettacolo che affascina grandi e piccini.
I bambini della mia amica infatti erano assolutamente entusiasti all’idea di vedere da vicino la cascata, questo spettacolo della natura.
Peccato che seguita l’indicazione ci siamo trovati a percorrere un sentiero che costeggiava una recinzione lunga circa 7 metri non troppo robusta contro la quale tre cani di grossa taglia si scagliavano abbaiando incazzosi come non mi era mai capitato di vederne.
Vi assicuro che l’abbaiare di questi cani e la violenza con la quale si lanciavano verso la rete in direzione di noi che percorrevamo il sentiero era davvero angosciante e vi lascio immaginare lo spavento dei bambini che non ne hanno più voluto sapere di vedere la cascata obbligandoci a tornare indietro fra pianti e strilli di paura.
Ora mi chiedo, come è possibile che si permetta a qualcuno di tenere tre cani così arrabbiati in un recinto a ridosso di un sentiero segnalato dalla regione piemonte quale percorso escursionistico?
Nessun commento:
Posta un commento