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giovedì 12 giugno 2025

riflessioni estive sull'AMICIZIA

l'amicizia dipinta da Picasso


Questa sera complice forse un po' la serata cittadina afosa, mi sento un po Marzullo con le sue riflessioni notturne, e stasera tutto gira intorno all'amicizia. 

E' già, proprio di quel legame profondo tra due persone con cui c'è sintonia, affinità, fiducia,  interessi e passioni  reciproche e condivisioni di esperienze e valori.

Per ognuno di noi di certo le prime amicizie risalgono all'infanzia, magari alla scuola dove abbiamo imparato a confrontarci con gli altri e a conoscere altre persone, anche se a volte si era ancora immaturi e quindi si poteva a volte pretendere di essere sempre al centro dell'attenzione. 

Nell'adolescenza l'amicizia diventa veramente importante, un punto di riferimento, o almeno così si crede a quell'età. 

Si giunge poi all'età adulta  e qui si dovrebbe arrivare a trovare il giusto equilibrio, a non idealizzare troppo l'amico, ma a vivere una certa reciprocità che ci garantisce  che il rapporto sia equilibrato, maturo e che entrambe le persone si sentano valorizzate e apprezzate. 

Tuttavia può accadere che  le delusioni prima o poi arrivino, ma servono anche quelle per aiutarci a maturare e a capire ben presto quali sono i valori dell'amicizia, e gli amici sinceri.

Devo dire che io sono una persona che crede molto nel valore dell'amicizia, e per questo   penso di avere molte conoscenze, anche da lungo tempo,  ma sempre meno amiche. 

Perchè questa convinzione? 

Perchè sono obiettiva: spesso ho dovuto ammettere con me stessa che la mia idea di amicizia era  solo mia e non ugualmente sentita e partecipata da altre persone. 

L'amica per me è la persona alla quale confido le mie emozioni più personali, che mi racconta i suoi dispiaceri e le sue gioie, è quella persona che cerco di coltivare dedicandole tempo e disponibilità, pur  rispettando i suoi spazi,  quindi è davvero un misto di stima e rispetto. 

Una persona con cui non dovrebbe esserci competizione  ma complicità, empatia, un completamento di noi stessi. Insomma, per me mantenere un'amicizia richiede impegno  ma  sopratutto reciprocità.

Quindi  se reputo una  persona amica e questa mi ferisce magari allontanandosi da me senza motivo è chiaro che ci rimango male e mi sento usata, perchè magari l'ho ascoltata per ore al telefono, ho sprecato tempo ed energie a consolarla   e improvvisamente non sai neppure perchè ce l ha con te.  

Devo dire che l'esperienza però insegna, ad ogni età, infatti se una volta rincorrevo la persona "persa" ora non lo faccio più, non ho più voglia di farlo, sono una assertrice del principio che il mio tempo è ugualmente prezioso come  quello delle altre persone e che merito di impiegarlo in cose più costruttive e allettanti. 

Questo  anche perchè ho realizzato che spesso le persone "fanno amicizia" solo per non essere sole, e questo non è corretto nei confronti dell'altro perchè l'amicizia dovrebbe essere un condividere, un dare e ricevere, "io ascolto te, i tuoi problemi, i tuoi progetti e poi tu dai lo stesso spazio a  me" invece sempre più comunemente  è un rapporto utilitaristico unilaterale, che a lungo andare esaspera e non porta a nulla se non alla lacerazione del rapporto.

Anche perchè, arrivata all età di 58 anni ho capito da mo' che

1) la persona che ti ha deluso una volta, molto probabilmente lo farà ancora;

2) se una persona non ti cerca più è perchè non ha interesse a volerti nella sua vita e allora perchè perder tempo a cercarla

Così, col tempo, ho imparato da loro stesse, a "tagliare": a  tagliare quelle persone che non mi danno alcun valore aggiunto. 

Quindi morale della serata: Circondiamoci solo di persone che, come noi faremmo  per loro, loro ci sono sempre per noi!

E voi cosa ne pensate? siete stati delusi/e da pseudo amicizie ? come avete reagito? cosa avete cambiato?

 Aspetto i vostri commenti e vi auguro buona notte



lunedì 12 maggio 2025

Alessandro Perissinotto _ le colpe dei padri

 


Mi è stato prestato da un'amica, il romanzo di Alessandro Perissinotto "le colpe dei Padri".

L'ho letto facilmente, l ho trovato scorrevole. E' ambientato a Torino, in una Torino attuale ma con richiami al passato,  nonostante tocchi  temi che lo rendono un qualcosa di ibrido, vorrebbe essere forse un giallo psicologico  con dei risvolti sociali  e storici.

L'autore racconta attraverso se stesso, come intervistatore del protagonista,  la storia dell'ingegner Guido Marchisio dirigente di una multinazionale, che separatosi dalla moglie convive ora con Carlotta una giovane, molto più giovane di lui e molto bella. 

Marchisio è un uomo in carriera che gode della stima all'interno dell 'azienda, ma nell'autunno del 2011 succede qualcosa che stravolgerà la sua vita. incontra un uomo che lo scambia per un vecchio amico d'infanzia, un compagno di giochi nelle umili strade della Falchera. Ci deve essere un errore, Marchisio proviene da una famiglia bene del centro di Torino e non ha mai frequentato il quartiere di periferia, ma sembrerebbe proprio che quest'uomo abbia conosciuto un suo sosia, tale Ernesto Bolle.

A poco a poco, giorno dopo giorno Marchisio torna col pensiero sull'accaduto e si insinua in lui un dubbio: chi è Ernesto Bolle?

Inizia ad indagare e così risale al passato, alla sua mancanza di ricordi e di foto di un certo periodo che i genitori giustificano con una scusa banale, e così il lettore viene catapultato nella Torino industriale degli anni 70 in cui Guido Marchisio è cresciuto , con gli scioperi e le contestazione nelle fabbriche  fino alle azioni terroristiche  delle brigate rosse. 

Il protagonista scoprirà una verità amara, un bambino, Ernesto, che aveva vissuto nel quartiere povero della Falchera, figlio di due giovani idealisti simpatizzanti del terrorismo del tempo e scopre che la sua vita è stata finora piena di inganni: nell'incidente stradale in cui morirono i genitori  Ernesto perse la memoria e la sua famiglia adottiva si inventò una nuova realtà.

Ma oltre ai dubbi sulla sua identità Guido Marchisio vive una situazione nuova anche dal punto di vista lavorativo, l'azienda è in fase di ristrutturazione e Marchisio è ora un dirigente, non integerrimo,  succube del suo capo dottor Morani, e  che deve scegliere chi mettere dei suoi dipendenti in cassa integrazione e per questo è logorato dai sensi di colpa e oggetto di minacce. Gli avvenimenti lo obbligheranno a rivedere le sue convinzioni e a prendere una decisione.

Il romanzo di Perissinotto pur essendo una lettura scorrevole, non banale e mai noiosa, è un romanzo duro e drammatico, in cui l'autore è capace di disegnare scenari temporali molto dettagliati. A me è piaciuto molto per l'originalità della storia e  per la sua capacità di comunicare gli stati d'animo dei vari personaggi. Lo consiglio a tutti.








domenica 4 maggio 2025

MAGGIO IL MESE DELLA FESTA DELLA MAMMA E DELLE ROSE

 

Il mese di maggio è sempre stato speciale per me, non solo perchè è il mese della festa della mamma, ma anche perchè è il mese in cui le rose sono in piena fioritura.

E quest'anno non fa eccezione! sul mio balcone, una splendida rosa arancione  dai grandi fiori sfumati è appena sbocciata, e non posso fare a meno di ammirarne la bellezza e di assaporarne il delicato profumo.


in questo mese di maggio voglio augurare a tutte le mamme una giornata speciale piena di amore e di fiori, di poter godere della bellezza delle rose e della gioia che portano. Questa rosa arancione è davvero uno spettacolo, e non vedo l'ora di vedere come si svilupperà nel corso del mese. 

Spero che anche voi possiate godere della magia del mese di maggio!



giovedì 1 maggio 2025

15 anni....un blog adolescente

 Ebbne sì, sembra ieri ma son passati giusto 15 anni dal mio primo  post!

Da quel momento in cui, spronata da mio marito "dai provaci!" mi è balenato in testa di iniziare un blog.

I primi sono stati anni in cui sono riuscita ad essere alquanto presente e a scrivervi dei miei hobby, delle ricette di cucina, delle letture, del mio amore per la pittura della porcellana...le collaborazioni con importanti aziende italiane che mi han dato modo di conoscere i loro prodotti.. poi un po per volta gli impegni e la salute mi hanno obbligata a periodi di assenza ma, i miei lettori più affezionati, sono ancora qua ed è a loro, e agli eventuali nuovi lettori, che dico grazie e vi invito a festeggiare con me questi 15, dico QUINDICI, anni! 

GRAZIE per la compagnia , le chiacchiere e il tempo che ognuno  di voi mi ha dedicato. e allora BUON COMPLEANNO AD  ALI  ALLA  FANTASIA'




domenica 20 aprile 2025

BUONA PASQUA!!!

 




UNA BUONA PASQUA A TUTTI VOI
con l'augurio sincero che, qualunque possa essere il vostro credo, sia un momento di riflessione per ritrovare sè stessi.

AUGURI!

venerdì 21 febbraio 2025

MAOMAO MICIO MICIO... I MIEI AMORI


Eccoli qui i miei miciotti. Il tigrottino è Patatino per gli amici Tato, e vicino a lui Birba, per gli amici sua altezza l'illustrissimo Pascià.

E sì perchè i miei due amici pelosi sono dei veri principini, padroni di casa, serviti e riveriti, tanto tanto viziati. Ma potremmo, io e mio marito, fare a meno di loro? assolutamente no, rallegrano le nostre giornate con le loro pose strambe, i musetti espressivi, i ron ron da trattorini amorosi e a loro tutto si perdona, anche se in realtà sono due gatti di indole tranquilla e molto buoni, dormono molto ma quando decidono vengono in cerca di pappa o di coccole.

Tatino ha compiuto 3 anni nel luglio del 2024, non sappiamo la data precisa perchè ha una storia un po complicata, nato in casa da una gatta di un signore anziano quando questi è passato a miglior vita la gatta e i cuccioli sono stati messi in strada in un paese delle Langhe. Fortunatamente una signora li ha raccolti e  a ciascuno ha trovato  una famiglia ed è così che Tato è con noi dal febbraio 2022. 

Birba invece è nato il 3 aprile 2017 per cui ha 7 anni e mezzo. E stato voluto fortemente da mia mamma per darle compagnia ma siccome a 4 mesi era davvero un cucciolo vivace, una birba,  mia mamma se ne pentì presto, così un bel giorno me lo portai a casa. 

I due miciotti non sempre vanno d'accordo, il più giovane vorrebbe sempre giocare con l'altro ma Birba ama di più la tranquillità e così quando non si trovano sulla stessa lunghezza d'onda si accapigliano e volano ciuffetti di pelo....ma dopo la tempesta c'è comunque sempre il sole!
 

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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