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mercoledì 27 agosto 2025

LANUVIO....E IL GATTO BARISTA

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Questa che vedete è la torre di porta romana di Lanuvio, ossia la torre meglio conservata che faceva parte del castello trecentesco, ma venne impiegata anche come carcere sino al 700, anche se la sua funzione originaria  era di torre di avvistamento per difendere la città dai Saraceni.
Non tutti conoscono Lanuvio, un piccolo gioiello dei Castelli Romani che sembra sospeso nel tempo.
Siamo arrivati in auto e abbiamo parcheggiato in una piazzetta accolti da strade lastricate, le mura antiche e i vicoli fioriti: un borgo ancora poco toccato dal turismo di massa.



Pochi passi e siamo giunti di fronte alla chiesa Collegiata di santa Maria Maggiore, la chiesa principale del paese. Dando le spalle alle chiesa si può ammirare il palazzo Colonna dove nel 1535 nacque Marcantonio Colonna divenuto famoso per la battaglia di Lepanto.
Nella facciata di palazzo colonna si trova un sarcofago marmoreo romano adibito a fontana pubblica. Fu donato nel 1675 dal duca Filippo Cesarini a Lanuvio, venne rinvenuto in una sua villa presso la via Appia.


anche alla base della torre pretoria troviamo una fontana, sempre derivante da opere di abbellimento della città volute nel 1600 da Filippo Cesarini; anche per questa fontana era stato usato un sarcofago rimano oggi rimpiazzato da un vasca in peperino grigio in cui l'acqua sgorga dalla faccia di due leoni bronzei.



abbiamo concluso la nostra passeggiata nella piazza e ci siamo fermati per un capuccino in una caffetteria.
Cercavamo un caffè, ma abbiamo  trovato qualcosa di molto più curioso: Adagiato con sovrana indifferenza sotto un tavolino del bar, c’era un gatto. Un bellissimo gatto a pelo lungo, dagli occhi color cielo. Non era un randagio: lo si capiva da come si comportava. Era a casa sua. La ragazza del bar, che a casa aveva un cane,  avrebbe voluto che lo prendessimo per dargli una casa ed evitare i pericoli della strada, ma per noi non era possibile, eravamo a 800 km da casa, all'inizio dellanostra vacanza   e soprattutto i nostri due gatti, padroni di casa, sicuramente non avrebbero accettato di buon grado il nuovo inquilino. Peccato, perchè il gatto era veramente bello e buono, e così a Lanuvio ho lasciato un pezzetto del mio cuore. Ciao Gatto barista!


lunedì 25 agosto 2025

BUGIARDE SI DIVENTA....

 


Quest'estate ho letto con piacere questo romanzo di Felicia Kingsley. Ne avevo già letti altri e devo dire che non mi ha deluso, anzi ho ritrovato la scrittura leggera e scorrevole dei precedenti, l'inventiva per le situazioni e le battute dei personaggi, la trama giustamente ricca di colpi di scena. insomma, un mix di romanzo rosa, giallo e di ilarità, insomma il giusto equilibrio per un libro che permette di svagarti e di sognare, pur essendo attenta ai problemi sociali odierni.

La protagonista questa volta è Charlotte Taylor  una architetto  trentenne amica di Jerry, una ereditiera londinese, con cui dovrebbe trascorrere il capodanno ad una festa in un noto locale , ma lei non risulta fra gli invitati e allora... si intrufola sotto falso nome e conosce un famoso attore ma anche un affascinante e misterioso uomo.  La bugia di una sera diventa un ossessione, Charlotte Taylor ora Bea Beaufort viene travolta  dai fatti, indicata dalla stampa come la nuova fidanzata del giovane attore conosciuto alla festa, il quale  per ovvi motivi non smentisce affatto la relazione. Ma non basta, anche lo sconosciuto uomo fascinoso ricompare, si chiama Sebastian ed è....vabbè, una bugia tira l'altra, e Charlotte/Bea, la brava ragazza che non farebbe mai nulla di sconveniente  si ritrova con la vita rivoluzionata.

Insomma, non vi racconto di più perchè vi rovinerei la sorpresa, perchè questo di Felicia Kingsley è un libro che ti leggi tutto d'un fiato  per scoprire il finale. Quindi vi auguro una buona lettura!



P

venerdì 22 agosto 2025

un giro sui colli Albani e il quasi incontro con il Papa

 Come ho avuto modo di spiegarvi nel post precedente quest'anno le mie vacanze si sono svolte  nel Lazio, visitando i paesi dei colli Albani. 

La prima località visitata è stata Albano Laziale. 

Albano, che si trova a circa 25 km da Roma, è uno dei comuni più affascinanti di questa zona collinare conosciuta come i Castelli Romani. Questa località offre vedute panoramiche sul Lago di Albano, un lago vulcanico immerso nei boschi. 

Non mi aspettavo che un posto così vicino a Roma potesse offrire così tanto in termini di storia, natura e relax. Albano mi ha sorpreso  con i suoi vicoli silenziosi, le piazzette  e quell’atmosfera tipica dei borghi italiani, dove il tempo sembra rallentare, un ritmo lento, umano e reale, niente stress e niente folla, nonostante la giornata in cui abbiamo deciso di andarci era una giornata speciale. E già, l'abbiamo capito dopo il nostro arrivo , guardandoci intorno, manifesti di benvenuto per Papa Leone, transenne e volontari che presidiavano il centro città, blindato, polizia, carabinieri e troupe televisive della radio vaticana. 

Un incontro sfiorato il nostro con il nuovo Papa, un incontro sfiorato come quelli dei film romantici dove i protagonisti si incrociano alla stazione e non si riconoscono. Siamo giunti alla Cattedrale di san Pancrazio che Papa Leone l'aveva appena lasciata dopo aver celebrato la messa domenicale. Le delegazioni religiose giunte da ogni parte del mondo, si stavano anch'esse allontanando  tenendo fra le mani le bandierine bianche e gialle.

Entrati nella chiesa abbiamo visitato le sei cappelle laterali  abbellite da dipinti 


mentre le troupe televisive si accingevano a smontare apparecchiature e cavi.

Abbiamo fatto un giro nella via principale di Albano sino a raggiungere la porta pretoria.

Avremmo voluto vedere anche i cisternoni dell'ipogeo, ma non erano aperti al pubblico forse vista la giornata speciale. 

Insomma un giro nel paese, un caffè e poi ci siamo spostati ad Ariccia.

Non avevo grandi aspettative, ma quello che abbiamo trovato  ad Ariccia ci ha sorpresi. Appena arrivati siamo rimasti colpiti dal ponte monumentale che collega Ariccia a Genzano, ma la vera sorpresa ci aspettava nel borgo: Palazzo Chigi. Un palazzo storico progettato dall'architetto Bernini che attualmente ospita il museo del Barocco. Camminando fra le sue sale affrescate, gli arredi originali e l'antica biblioteca sembra davvero di fare un salto nel tempo.

Forse non tutti sanno che tantissime scene del Gattopardo di Luchino Visconti sono state girate proprio in questo palazzo. Una delle scene più importanti era quella del pranzo che fu allestito nella sala da pranzo d'estate, mentre lo studio del principe di Salina  è stato girato nella stanza delle belle.


sala da pranzo d'estate


stanza delle belle

Palazzo Chigi ad Ariccia fu usato come location per parecchi film, anche L'Avaro con Alberto Sordi , la notte di Pasquino con Nino Manfredi e L'ombra di Caravaggio con Michele Placido

Ma ad Ariccia oltre che la cultura abbiamo dato spazio anche  al palato. Infatti, ad Ariccia non si può non fermarsi in una delle celebri fraschette, le tipiche osterie del paese. Ce ne sono una accanto all'altra lungo la via del centro
Abbiamo deciso di cenare proprio in una di queste e di provare i piatti tipici della zona, la famosa cacio e pepe e la pasta con la gricia. 



Decisamente siamo stati molto soddisfatti: Ariccia è il luogo perfetto per una gita fuori porta, regala il piacere dell'arte,  la bellezza dl paesaggio e la tradizione gastronomica.



mercoledì 20 agosto 2025

l'estate sta finendo....

 L'estate sta finendo, e un anno se ne va...

Ammettetelo, l'avete letto a suon di musica, quella musica di "qualche" anno fa!

E si Agosto sta volgendo verso il termine, il caldo opprimente dei giorni scorsi è stato rotto qua e là da qualche temporale.

Un po per volta si inizia a sentire che quella spensieratezza data dalle giornate estive e dalle tanto agognate vacanze via via tende a sfumare. E già, perchè in questo periodo le giornate iniziano ad accorciarsi e anche le serate  non sono più quelle estive  che ci permettono di rimanere fuori quasi senza accorgerci dell'orario e degli impegni del giorno seguente. E' questo il momento dei bilanci di fine estate....la mia estate 2025?

Mi è piaciuta un sacco! 

Intanto perchè ho staccato dal solito tran tran lavoro/casa, mi son presa i miei tempi, ed ho assaporato maggiormente i momenti passati insieme ad Oreste, mio marito. Poi ho visto posti nuovi, ricchi di bellezze naturali, di storia e di cultura. e poi questa estate è stata l'occasione per ritrovare amici vecchi e nuovi.

Ma andiamo con ordine, un po' per volta ve la racconterò.

Inizierò a dirvi che quest'anno siamo andati nel Lazio alla scoperta dei paesi conosciuti come i castelli romani, una serie di paesi nei colli Albani, a sud di Roma. e piano piano ve li mostrerò...

Cori

castello di Bracciano




Lanuvio

venerdì 18 luglio 2025

UNA PICCOLA FORMALITA'

 Oggi vi parlo di un romanzo che ho letto da poco. si tratta di "una piccola formalità" il romanzo di Alessia Gazzola



Rachele Braganza, è una giovane giornalista milanese esperta di moda e gossip. Un giorno  riceve una notizia che sconvolge la sua vita: un suo misterioso zio è morto, e il padre non intende accettare l'eredità, quindi rifiutando,  Rachele diventa la nuova erede.  Ma perché mai dovrebbe fare come vuole suo padre e rinunciare, anche lei, a  scatola chiusa all'eredità dello zio?  Spinta dalla curiosità., Rachele chiede aiuto al notaio Manfredi Malacarne, ex compagno di liceo con cui non ha più rapporti, per sciogliere il mistero. Nel frattempo, il suo fidanzato Alessio, con cui stava da anni, decide di lasciarla per inseguire la propria autenticità. Milano, con la sua vita sociale effervescente, fa da sfondo perfetto alla vicenda e Rachele cresce lungo il racconto: scopre segreti famigliari, mette in discussione le proprie certezze, affronta l'amore e il confronto con il passato. Il romanzo  alterna toni di giallo famigliare e momenti di romanticismo con una  scrittura frizzante che fa scorrere fluido il racconto regalandoci una risoluzione imprevedibile.


giovedì 12 giugno 2025

riflessioni estive sull'AMICIZIA

l'amicizia dipinta da Picasso


Questa sera complice forse un po' la serata cittadina afosa, mi sento un po Marzullo con le sue riflessioni notturne, e stasera tutto gira intorno all'amicizia. 

E' già, proprio di quel legame profondo tra due persone con cui c'è sintonia, affinità, fiducia,  interessi e passioni  reciproche e condivisioni di esperienze e valori.

Per ognuno di noi di certo le prime amicizie risalgono all'infanzia, magari alla scuola dove abbiamo imparato a confrontarci con gli altri e a conoscere altre persone, anche se a volte si era ancora immaturi e quindi si poteva a volte pretendere di essere sempre al centro dell'attenzione. 

Nell'adolescenza l'amicizia diventa veramente importante, un punto di riferimento, o almeno così si crede a quell'età. 

Si giunge poi all'età adulta  e qui si dovrebbe arrivare a trovare il giusto equilibrio, a non idealizzare troppo l'amico, ma a vivere una certa reciprocità che ci garantisce  che il rapporto sia equilibrato, maturo e che entrambe le persone si sentano valorizzate e apprezzate. 

Tuttavia può accadere che  le delusioni prima o poi arrivino, ma servono anche quelle per aiutarci a maturare e a capire ben presto quali sono i valori dell'amicizia, e gli amici sinceri.

Devo dire che io sono una persona che crede molto nel valore dell'amicizia, e per questo   penso di avere molte conoscenze, anche da lungo tempo,  ma sempre meno amiche. 

Perchè questa convinzione? 

Perchè sono obiettiva: spesso ho dovuto ammettere con me stessa che la mia idea di amicizia era  solo mia e non ugualmente sentita e partecipata da altre persone. 

L'amica per me è la persona alla quale confido le mie emozioni più personali, che mi racconta i suoi dispiaceri e le sue gioie, è quella persona che cerco di coltivare dedicandole tempo e disponibilità, pur  rispettando i suoi spazi,  quindi è davvero un misto di stima e rispetto. 

Una persona con cui non dovrebbe esserci competizione  ma complicità, empatia, un completamento di noi stessi. Insomma, per me mantenere un'amicizia richiede impegno  ma  sopratutto reciprocità.

Quindi  se reputo una  persona amica e questa mi ferisce magari allontanandosi da me senza motivo è chiaro che ci rimango male e mi sento usata, perchè magari l'ho ascoltata per ore al telefono, ho sprecato tempo ed energie a consolarla   e improvvisamente non sai neppure perchè ce l ha con te.  

Devo dire che l'esperienza però insegna, ad ogni età, infatti se una volta rincorrevo la persona "persa" ora non lo faccio più, non ho più voglia di farlo, sono una assertrice del principio che il mio tempo è ugualmente prezioso come  quello delle altre persone e che merito di impiegarlo in cose più costruttive e allettanti. 

Questo  anche perchè ho realizzato che spesso le persone "fanno amicizia" solo per non essere sole, e questo non è corretto nei confronti dell'altro perchè l'amicizia dovrebbe essere un condividere, un dare e ricevere, "io ascolto te, i tuoi problemi, i tuoi progetti e poi tu dai lo stesso spazio a  me" invece sempre più comunemente  è un rapporto utilitaristico unilaterale, che a lungo andare esaspera e non porta a nulla se non alla lacerazione del rapporto.

Anche perchè, arrivata all età di 58 anni ho capito da mo' che

1) la persona che ti ha deluso una volta, molto probabilmente lo farà ancora;

2) se una persona non ti cerca più è perchè non ha interesse a volerti nella sua vita e allora perchè perder tempo a cercarla

Così, col tempo, ho imparato da loro stesse, a "tagliare": a  tagliare quelle persone che non mi danno alcun valore aggiunto. 

Quindi morale della serata: Circondiamoci solo di persone che, come noi faremmo  per loro, loro ci sono sempre per noi!

E voi cosa ne pensate? siete stati delusi/e da pseudo amicizie ? come avete reagito? cosa avete cambiato?

 Aspetto i vostri commenti e vi auguro buona notte



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