Se non vuoi perdere nessun post del mio blog clicca su segui
Questo è il mio blog: troverete i miei hobbies, ricami, pittura su porcellana, maglia, uncinetto, lettura, cucina, giardinaggio, vacanze ...recensioni, consigli e curiosità
This is my blog. You will find my hobbies with pictures of embroidery, painting porcelain, a few recipes, plants and flowers, my holidays ...
lunedì 25 luglio 2011
terremoto...
martedì 19 luglio 2011
Pomeriggio a Issogne
Raggiunta la biglietteria nella dependance, siamo arrivati sul filo di lana, appena in tempo per la visita guidata. Ci accompagna una ragazza, giovane ma preparata, che ci introduce all’interno del cortile.
Se di fuori il castello appare come un palazzo spoglio e anonimo all’interno è una vera sorpresa.
Il castello occupa tre lati, mentre il quarto si affaccia su un giardino all’italiana. La guida ci fa notare come sulle facciate del cortile si trovi il “mirroir puor les enfants” affreschi raffiguranti i rami della famiglia Challant con le alleanze matrimoniali allo scopo di trasmetterle ai posteri. Al centro della corte la fontana del melograno, una vasca ottagonale con al centro un albero di melograno in ferro battuto dove l’acqua fuoriesce da piccoli draghetti. La fontana voleva rappresentare la fertilità (il melograno) e la forza (le foglie di quercia) della casata Challant.
L’edificio presenta al piano cortile un porticato con volte a crociera nelle cui lunette si trovano affreschi raffiguranti scene di vita quotidiana, ad esempio il fornaio inforna il pane appena impastato, il sarto misura le pezze di tessuto mentre le guardie sedute al tavolo giocano a carte; affreschi che oltre a decorare servivano a celebrare l’abbondanza e la pace che regnavano grazie alle capacità diplomatiche del signore del castello.
A metà del porticato una porta conduce alla sala da pranzo comunicante con la cucina tramite un passavivande. La cucina è divisa in due parti da un’arcata e caratterizzata da tre grandi camini. Accanto i locali destinati alla dispensa e alla scala principale vireè, ossia una scala a chiocciola in pietra, a lato della quale si trova la sala d’onore del castello.
Si accede alla sala di giustizia tramite una bussola in legno, la bussola è una porta doppia che si trova anche in altri locali per creare una sorta di anticamera tra ambienti che si aprono su spazi più freddi in modo da ridurre la dispersione di calore. Nella salle basse l’arredamento è costituito da stalli in legno i cui originali si trovano nel Museo di Torino,le pareti sono decorate con motivi che imitano stoffe e paesaggi di caccia e di vita cortese visti attraverso un colonnato.
Salendo al primo piano si entra nella camera di Marguerite de La Chambre che comunica con un piccolo ambiente quadrato voltato a crociera, l'oratorio di Marguerite, affrescato con scene della vita della Vergine. Sempre al primo piano si trova la stanza di René di Challant che comunica con la cappella. Una cancellata in legno separa l'ambiente della cappella in una parte destinata ai signori del castello e in una destinata al personale di servizio. L'altare è arricchito da un bel trittico fiammingo.
Al secondo piano si trova la stanza di Giorgio di Challant arredata come quella sottostante appartenuta a Marguerite de la Chambre, comprende cioè un letto a baldacchino del XVI secolo (più corto dei nostri letti perché pare che a quel tempo si dormisse seduti per agevolare la digestione), una credenza e una sedia in stile tardogotico.
Dalla camera di Giorgio di Challant si accede al suo oratorio privato, un piccolo locale quadrato, completamente affrescato con scene della crocifissione ad opera di un anonimo artista autore anche degli affreschi dell’oratorio di Marguerite de La Chambre.
Accanto vi è la "sala del re di Francia", che deve il suo nome dall'aver probabilmente ospitato il re di Francia Carlo VIII durante il suo passaggio in Italia nel 1494.
Terminata la visita ci soffermiamo ancora nel giardino, per riposarci un po sulle panche all’ombra e fare qualche foto dell’esterno, da qui oltre la cinta del castello spingendo lo sguardo più in là si ammira il castello di Verres.
Come prima giornata è stata abbastanza impegnativa, ci avviamo al B&B per rinfrescarci e cambiarci per la sera. La nostra meta è Cervinia, dove ci fermiamo per la cena. Evidentemente questo periodo è ancora considerato bassa stagione perché nel parcheggio sostano appena quattro auto compreso la nostra e nella via pedonale del passeggio solo qualche anima. Scendiamo dall’auto e dopo pochi passi ci rendiamo conto del perché di tanto deserto: un vento gelido spazza la via centrale e il termometro digitale accanto all’insegna di un negozio segna 11 gradi nonostante siano le ore 19e30 del 24 giugno. Del resto abbiamo lasciato la nostra città per scappare dall’afa e dunque di che ci lamentiamo? Passeggiamo un po’ infreddoliti e giunti al termine della via ci appare l’imponenza del monte Cervino che nasconde un po’ la sua cima dietro una bella nuvoletta.
venerdì 15 luglio 2011
Valle d'Aosta - castello di Verres
Scalinata di piazza Chanoux
mulattiera
Torrente Evançon
mercoledì 13 luglio 2011
mercoledì 6 luglio 2011
Un giardino medievale in centro città
lunedì 4 luglio 2011
Nozze fiabesche nel Principato di Monaco
Si è celebrato sabato scorso nel principato di Monaco il matrimonio religioso tra Charlene Wittstock e il principe Alberto. Il rito religioso si è svolto il giorno dopo a quello civile nel cortile d'onore del Palazzo Reale alla presenza di 850 invitati. Tra gli ospiti Carlo e Camilla di Borbone, Mario Pescante vice presidente del Comitato Olimpico, Umberto Tozzi, Roberto Cavalli, Giorgio Armani, Karl Lagerfeld, Roger Moore, Naomi Campbell, Nicola Sarkozy e molti altri.
La sposa bellissima indossava un abito creato da Giorgio Armani, veramente spettacolare eppure semplice, dritto con un lungo strascico questo abito si dice che abbia richiesto 2500 ore di lavoro per confezionarlo e ricamarlo con circa 40 mila cristalli Swaroski e perle che creavano fantasie floreali.
Molti hanno paragonato il matrimonio del Principe monegasco con quello reale inglese, e qualche malelingua lo ha definito il più noioso dell'anno. Personalmente non lo ritengo tale e credo che questa mia idea venga ampiamente condivisa anche da altri. La cerimonia religiosa sicuramente ha di per sè un certo tono serioso, come del resto deve essere, in quanto il matrimonio cattolico ha dei valori più profondi di quello civile (per chi è credente, ovviamente). Tuttavia la cerimonia è stata resa leggera dalle musiche: Celebration di PAul McCartney, dall' interpretazione di Andrea Bocelli che ha intonato l'Ave Maria di Schubert , sino a 'Click Song', una canzone tradizionale sudafricana interpretata da Pumez Matshilkiza.
Altro che noioso! Bellissima l'emozione degli sposi, la dolce espressione di Charlene, le complici ma romantiche strizzatine d'occhio fra Charlene e il suo Principe. Piuttosto bisognerebbe stendere un pietoso velo sulla cronaca che Rai1 ha trasmesso, in quanto il giornalista Franzelli e le sue ospitihanno parlato sopra ai momenti più importanti e solenni della cerimonia raccontando pettegolezzi, anedotti sportivi e politici fuori luogo.
Come nel matrimonio reale inglese non sono mancate signore con mise eccentriche, e soprattutto cappellini curiosi... eccone alcuni
Grazie a Dio a Monaco non ci sono state Pippe a rubare la scena alla sposa e neppure lati B a turbare i sonni ..... solo l'emozione di due sposi per il loro futuro e le loro responsabilità.
Quindi speriamo che come nelle belle favole Charlene e il suo PRincipe possano vivere felici e contenti.
traduci translate traduire
Avviso
L'autore del seguente blog NON percepisce alcun commissione dalle aziende dei prodotti rappresentati per realizzare recensioni, usare o mostrare tali prodotti e non ha alcun legame lavorativo o personale con esse.

