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venerdì 6 aprile 2012

Grandinata su Torino ... interrompe anche la partita

Siamo ad Aprile, pochi giorni da Pasqua ma al clima caldo dei giorni scorsi, caldo record per il periodo, questa sera è arrivata la doccia fredda... o meglio la grandinata.
Guardate come si presentava il mio balcone!!!
E i miei poveri narcisi tete-a-tete!!!!

La grandinata ha anche interrotto la partita Torino-Reggina...pensate un po'!

giovedì 5 aprile 2012

Tempo di colomba pasquale - 2^ fase

Oggi ho provveduto a fare il secondo impasto con i seguenti ingredienti:

100 g di zucchero
60 g di acqua
200 g farina 00
100 g burro
280 g di canditi
3 tuorli
aroma di mandorla
sale

Si scioglie lo zucchero nell'acqua e lo si unisce al primo impasto e a questo si uniscono i  tuorli, si mescola con il frullatore con ganci e si unisce la farina setacciata. Lavorare il tutto  a lungo in modo che risulti tutto ben amalgamato, aggiungere un pizzico di sale, una fialetta di aroma alla mandorla (ma se preferite potete usare la vaniglia o il limone, questo dipende dai vostri gusti), aggiungete il burro ammorbidito e continuate ad amalgamare sino ad ottenere un composto cremoso al quale aggiungerete i canditi.





A piacere potete usare cedro candito o arancio o canditi misti e anche uvetta. Io ho preferito cedro e arancio. Amalgamate ancora con il frullatore a ganci e a questo punto occorre far riposare l'impasto per agevolare la seconda lievitazione.
Ed ecco come appare dopo un'ora di lievitazione:
A domani per la terza ed ultima fase ...

tempo di colomba pasquale - 1a fase

Anche quest'anno non comprerò la colomba. Basta con questi prodotti industriali, olii vegetali, olii di palma e chissà che altro! Come l'anno scorso la faccio da me.
La mia colomba è fatta in più fasi.
La prima fase prevede un impasto che al termine risulta così, vellutato, elastico ma non appiccicoso.


Ingredienti usati nella prima fase dell'impasto:
20 g di lievito di birra
4 tuorli d'uovo
125 g di acqua tiepida
125 g di burro ammorbidito
90 g di zucchero
100 g di farina 00
400 g di farina manitoba

Iniziamo con lo sciogliere il lievito in acqua tiepida e nel frattempo separare i tuorli dagli albumi e tenerli a parte.
Aggiungere al lievito una parte dei tuorli e lo zucchero mescolando con una impastatrice o con un frullatore con i ganci.
Unire un po alla volta la farina setacciandola in modo che non si formino grumi.Quando questa si è amalgamata nell'impasto unire i restanti tuorli, e il burro ammorbidito e impastare, impastare, impastare. Il segreto è impastare a lungo  fino a quando si ottiene un impasto morbido ma non appiccicoso.
A questo punto lo si fa riposare a temperatura ambiente, magari coprendo il contenitore con la stagnola o la pellicola per alimenti.
Io ho terminato la prima fase alle 21, e ora siccome non inizierò la seconda prima di domani pomeriggio, ho riposto il contenitore in frigorifero affinchè non lieviti troppo.... e vi assicuro che è già cresciuto di molto.











mercoledì 4 aprile 2012

Risotto alle fragole

Ho un po' di post arretrati da proporvi....su consiglio della mia collega Loredana ho sperimentato il riso alle fragole, piatto che è un cavallo di battaglia della figlia Sara, e che gentilmente mi ha passato la ricetta.

un piatto che ha decisamente un sapore di primavera!!!

E adesso vi propongo la ricetta, un po' modifica rispetto all'originale, o perchè  faccio qualche ritocco nelle dosi o perchè mi trovo in casa qualche ingrediente diverso ma affino.

Ingredienti per 4 persone:
240 g Riso per risotti
250 g di fragole
50 g di burro
1 cipolla media
1 bicchiere di vino rosso
40 g di parmigiano reggiano
brodo vegetale q.b.

Pulire e lavare le fragole, tagliare a tocchetti risparmiandone 4 che lascerete intere per decorare quando alla fine impiatterete.
Pulire e tritare la cipolla, e farla rosolare a fuoco basso con il burro. Io di solito la faccio appassire in poco meno di un dito d'acqua e poi aggiungo o l'olio o il burro per rosolarla.
Quando la cipolla si è dorata aggiungete il riso che deve tostare per alcuni minuti avendo l'accortezza di mescolarlo per far sì che tutto il riso venga tostato. La tostatura del riso consente a questo di prendere subito il bollore senza rilasciare troppo amido.
A questo punto versiamo il bicchiere di vino rosso, io ho usato quello che di norma beviamo pasteggiando ovvero del grignolino. Fatelo evaporare  ed iniziate a versare un mestolo di brodo sul riso. Ne aggiungerete un'altro quando questo sia stato assorbito  e via di questo passo, un mestolo alla volta, a cottura quasi ultimata aggiungete le fragole a fettine  e mescolando delicatamente continuate la cottura. Le fragole conferiranno un bel colore al riso e anche un piacevole profumo. A cottura ultimata, a fuoco spento aggiungete il parmigiano grattugiato e mantecate. Lasciate riposare qualche minuto e impiattate decorando  i piatti con le fragole tenute da parte.
Un piatto di realizzazione semplice ma d'effetto sofisticato. Vi farà fare bella figura!

martedì 3 aprile 2012

Nuova collaborazione - Caseificio Spadi Enzo

Sono molto contenta di presentarvi una nuova collaborazione, questa volta con il Caseificio Spadi Enzo di Roccastrada in provincia di Grosseto che mi ha gentilmente inviato i suoi prodotti.
Ho ricevuto quattro tipi diversi  di formaggio:
il Grotta - pecorino stagionato in grotta
Pecorino stagionato Dop
Caciotta mista alta Maremma
Ricotta salata


Grazie al Caseificio Spadi Enzo

Naturalmente non ho resistito alla curiosità e alla golosità, perchè a me i formaggi piacciono davvero molto, e questi vi assicuro sono davvero eccellenti!!!
Del resto non poteva che essere così considerando l'esperienza di quest'Azienda, infatti la Famiglia Spadi è legata alla lavorazione del latte e del formaggio da tempo ormai immemorabile. Gli antenati Spadi, originari di Marradi, un paesino nell'appennino toscano  tra Firenze e Faenza, facevano quella che veniva chiamata "la transumanza", ovvero in inverno raggiungevano le coste tirreniche in maremma, dove il clima più mite permetteva pascoli più verdi ed in estate tornavano verso le fiorite montagne dell'appennino. Erano circa due settimane di cammino a piedi, con tutti i pericoli e le difficoltà che si potevano incontrare sulle strade rurali dell'Italia antica. Negli anni ‘40 Angelo Spadi trovò moglie a Roccastrada, un pittoresco paesino medioevale  sulle colline tra Siena e Grosseto, dove decise di stabilirsi sfruttando il mestiere che aveva praticato fin da bambino ovvero fare il formaggio.
    Il primo "caseificio" non si può neanche chiamare tale: era una soffitta in cui venivano portati a braccio secchi di latte, versati poi in un pentolone gigante dove avveniva la cagliata. Il piccolo Enzo Spadi allora bambino guardava con ammirazione suo padre Angelo che come per magia trasformava  il latte, in qualcosa di solido, il formaggio. Le delizie prodotte in questa piccola "fucina" dei sapori andavano a ruba nel paesino di Roccastrada e presto la voce si sparse nelle zone limitrofe tanto che a comprare "formaggio Spadi" arrivava pure gente da Siena o da Grosseto. Spadi Angelo decise quindi di dedicare tutto a questo mestiere e portare l'attività in un fabbricato per aumentare la produzione. Per un ex-pastore questo era un investimento enorme ma i fatti gli dettero ragione.
Nel 1977 Enzo Spadi prese in mano le redini dell'attività continuando con la stessa passione il vecchio mestiere del casaro lasciatogli dal padre. Nel 1997 il Caseificio Spadi Enzo si è trasferito in un nuovo stabilimento più grande, destinando il vecchio alla produzione della ricotta e si è dotato di un sistema moderno di produzione che non esclude, anzi, migliora l’arte delle mani esperte del casaro.
In totale l’area coperta del reparto produzione è di 1500 mq con 22 addetti fissi più alcuni stagionali.
Nel corso degli anni il caseificio si è specializzato nella produzione di formaggi di latte ovino, formaggi a base di latte misto ovino/bovino e di ricotta ottenuti sempre con lavorazioni seppure molto standardizzate con forte richiamo alla tradizione.



Invito tutte/i voi a visitare il loro sito e a scoprire i prodotti
http://www.caseificio-spadi.it
e anche  la loro pagina facebook, cliccando su "mi piace"
http://it-it.facebook.com/pages/Caseificio-Spadi-Enzo/347241325415

lunedì 2 aprile 2012

La speranza che va oltre la fine - Poesia di Carol WojtYla

In occasione del settimo anniversario della morte di Carol Wojtyla vi propopngo una sua meditazione:


La speranza che va oltre la fine

Sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra,
in mezzo corrono macchine, partono razzi interplanetari...
dappertutto un moto centrifugo,
(l'uomo... sola scheggia di mondo che abbia un moto diverso...)
questo moto non giunge al nucleo immortale,
non libera dalla morte -
(l'uomo... sola scheggia di mondo che abbia un moto diverso...)
sono un viandante sullo stretto marciapiede della terra,
e non distolgo il pensiero dal Tuo Volto
che il mondo non mi svela.
                           -
                 Carol Wojtyla

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Award...

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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