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domenica 4 settembre 2011

Provenza per golosi

Vi parlo ancora di Provenza, ma stavolta un post goloso. Nel post su Sault vi raccontai che ebbi modo di assaggiare un gelato alla lavanda. Non ne fummo molto entusiasti, ma vi era un motivo, non aveva il sapore e il profumo della lavanda. Il gelato alla lavanda l'avevamo già mangiato ben tre anni fa quando, venuti in Provenza, avevamo scoperto tra i colli e i boschi del Luberon un angolo incantato: l'Art Glacier. Un Mas, non confondetelo con un pes de sas un po' gros :-), ma un'abitazione rurale provenzale ad un solo piano, è stata trasformata in una gelateria: laboratorio, bancone di vendita, una sala denominata Favola per lo stile dell'arredamento che ricorda un'atmosfera romantica e favolosa, e un ampio dehors con vista panoramica sulla vallata.

Noi ci siamo stati tre anni fa e ci siamo tornati: qui il gelato può competere con quello italiano senza sfigurare, dal dehors si può ammirare un bellissimo tramonto e la sera si illumina di mille luci, creando un'atmosfera festosa.
Qui potrete trovare circa 70 gusti fra gelati e sorbetti, dai tradizionali cioccolato, fragola, vaniglia, caffè ai più originali rosmarino, timo, peperoncino, miele, pera, lavanda, rosa, mughetto, pan speziato...

Io ho provato timo, rosmarino, lavanda e pistacchio.... buoni, davvero buoni!!! Non vi viene l'acquolina?

venerdì 2 settembre 2011

Sault: il miraggio di un campo di lavanda fiorita

Il secondo giorno di vacanza l'abbiamo dedicato alla visita di Sault. Sault è un paese a circa 800 metri sul livello del mare, sempre nel dipartimento del Vaucluse. Perchè andare a Sault? perchè la volta precedente che siamo stati in Provenza, ovvero tre anni fa, era fine agosto e non abbiamo potuto ammirare le distese fiorite di lavanda perchè viene raccolta a fine luglio. Quest'anno anche se le nostre vacanze hanno avuto inizio il 14 agosto siamo riusciti a trovare un paese "di montagna" dove la lavanda viene raccolta a metà agosto, ma non solo, il 15 di agosto di ogni anno si svolge la "festa della lavanda", una fiera in cui ci sono tante bancarelle, sfilate di gruppi folcloristici, ma soprattutto il campionato di taglio della lavanda. Siamo arrivati a Sault la mattina verso le 10, parcheggiata l'auto un po' distante da dove in realtà si teneva la manifestazione, ma non c'era modo di avvicinarci di più, le strade erano transennate e vi era un servizio d'ordine. Ci siamo così incamminati a piedi seguendo la fiumana di visitatori che come noi erano diretti all'ippodromo di Sault; una lunga camminata sotto il sole (neppure un alberello a farci ombra) e poi finalmente un boschetto che si apriva su una miriade di gazebo che ospitavano le bancarelle, ovviamente il tema conduttore era la lavanda. Seguendo la voce che sottolineava i momenti della gara di taglio, già iniziata, siamo giunti ad un campo di lavanda fiorita, appena in tempo per vedere la gara dei tagliatori professionisti. Avete presente come sono i campi di lavanda? le piantine sono messe tutte in fila allineate, bene, ciascuna fila era assegnata ad un tagliatore che con falcetto in mano e sacco di juta sulle spalle attendeva il via. Naturalmente essendo una gara vi era anche una giuria che posizionata alle spalle dei tagliatori predeva delle annotazioni. Dato il via i tagliatori di lavanda procedevano tagliando decisi mazzi di lavanda con gambi di una trentina di centimetri, e man mano li infilavano nel sacco sulle spalle. quando il sacco diventava troppo pieno stendevano sui cespugli di lavanda più avanti rispetto a dove stavano tagliando un telo di iuta e vi deponevano sopra il tagliato fino a quel momento portato sulle spalle. La gara durava circa 15-20 minuti. Allo stop i tagliatori dovevano fermarsi e riunirsi intorno ai giudici che provvedevano a pesare la lavanda tagliata da ciascun partecipante. Al termine della gara intorno alle 12, il campo era per metà ancora intatto con tutti i bei cespugli di lavanda fioriti e si poteva raccogliere liberamente le profumate spighette, così anche noi ci siamo immedesimati nei tagliatori di lavanda.... Guardate che bel mazzo di lavanda mi sono portata a casa!
E non vi dico il profumo, com'era intenso!!!
Terminata la gara, raccolta la lavanda, abbiamo fatto un giro per le bancarelle, acquistato qualche souvenir, assaggiato il gelato alla lavanda (una boulle 2 euro, ma non sapeva di lavanda, era insipido) ma soprattutto assistito all'esibizione di un gruppo folcloristico e alla sfilata con biciclette d'epoca. Bellissimo!!!

Se volete assistere ad una fiera paesana che abbia il sapore di quelle di una volta e venir inebriati dal profumo di lavanda, beh andate a Sault il 15 agosto!
Nel pomeriggio abbiamo lasciato la fiera e ripreso il nostro viaggio alla scoperta dei paesi provenzali, coadiuvati dal nostro fido navigatore satellitare di nome Silvia, abbiamo percorso una strada che ci ha riservato un'altra sorpresa: un campo di lavanda ancora da tagliare ma questa volta con un sistema diverso, ovvero il taglio a macchina. Il trattore guidato dall'uomo passava sopra ai cespugli di lavanda, li tagliava e li legava in piccole fascine.
Sault: le mirage d'un champ de lavande La deuxième journée de vacances, nous sommes été à Sault. Sault est un village situé à environ 800 mètres d'altitude,dans le département du Vaucluse. Pourquoi aller à Sault? car la dernière fois nous avons été en Provence, ou il ya trois ans, c'était la fin d'août et nous avons pu voir l'étendue de fleurs de lavande à la fin de Juillet, car il est recueilli. Cette année, nos vacances ont commencé le 14 août donc nous avons été en mesure de trouver un pays de "montagne" où la lavande est récolté à la mi-août, mais ne se limite pas au 15 août de chaque année accueille la fête "du Lavande », un spectacle où il ya de nombreux stands, des défilés de groupes folkloriques, mais surtout la lavande coupée ligue. Nous sommes arrivés à Sault le matin autour de 10 heures, la voiture parking un peu plus 'loin du lieu où l'événement est effectivement tenues, mais il n'y avait aucun moyen de se rapprocher, les rues étaient bouclés. Nous avons donc commencé à marcher en suivant le flux de visiteurs vers le Sault hippodrome, une longue marche au soleil (pas même un arbre pour nous donner ombre) et enfin un bosquet qui a ouvert sur une myriade de gazebo, des stands, bien sûr, le thème était la lavande. Suite à l'entrée qui a souligné les moments de la coupe de course, déjà commencé, nous sommes arrivés à un champ de fleurs de lavande, juste à temps pour regarder la course de la coupe professionnelle. Vous savez comment ils sont des champs de lavande? les plantes sont placées en rangées alignées, ainsi, chaque ligne a été affecté à un cutter avec faucille à la main et sac de jute sur le dos d'attente pour le vert. Bien sûr, être une course il y avait aussi une coupe du jury placé derrière les dossiers proie. Depuis le début de la lavande a procédé tailleurs coupés bouquets de lavande a décidé avec des tiges d'un pied, et comme ils ont rampé dans le sac sur ses épaules. lorsque le sac est trop plein répartis sur les buissons de lavande avance l'endroit où ils ont été de couper un morceau de jute et vous le mit sur la coupure jusque-là porté sur ses épaules. La course a duré environ 15-20 minutes. Au stop coupeurs devaient s'arrêter et se rassemblent autour des juges chargés de peser la lavande à chaque participant.

A la fin de la course à environ 12heures, la moitié du terrain était encore intact avec tous les arbustes à fleurs magnifiques de lavande et odorantes pourraient se rassembler librement, de sorte que nous nous identifions avec les coupeurs de lavande .... Regardez ce beau bouquet de lavande que j'ai apportés à la maison!
Après la course, nous avons marché acheté quelques souvenirs, glaces parfumè à la lavande (un 2 boulle d'euros, mais ne savait pas de lavande, il était fade), mais aussi témoin de l'exposition d'un groupe folklorique et le défilé avec des vélos d'époque. Magnifique!

giovedì 1 settembre 2011

Vaucluse

Il Vaucluse è una zona della Francia che può essere definita la Provenza nella sua espressione più pittoresca: con i paesini che si riempiono di vita nei giorni di mercato, con le campagne colorate dalle tonalità della lavanda e dei vigneti. La capitale di questa regione è Avignone, ma anche altri centri sono interessanti: Orange col suo teatro romano, Carpentras famosa per la sua antica comunità ebraica, Fontaine de Vaucluse, Gordes, Roussillion e tanti tipici paesini provenzali. Facendo base a Pernes abbiamo visitato la città di Carpentras.
Questa città che fu un centro commerciale al tempo dei greci e capitale del territorio papale del Comtat Venaissin nel 1300, divenne il rifugio degli ebrei espulsi dai territori governati dalla corona francese, linguadoca e provenza, dove poterono vivere protetti dal papa. Interessante, anche se noi risiamo riusciti a vederla solo di fuori è la cattedrale dedicata a St. Siffrein, in stile gotico. La città ha tanti angoli interessanti e ricchi di storia: fontane, l'antica sinagoga, il municipio, l'hotel de Dieu....
Caratteristica golosa: a Carpentras trovate i Berlingots che sono una specialità tipica. Si tratta di caramelle di pasta di zucchero di vari colori e ai vari gusti (menta, melone, mandarino, limone, anice), striate di bianco e la pasticceria più rinomata che li produce (specializzata anche in frutta candita) è Clavel in Avenue du Marché. Successivamente la nostra giornata è continuata con la visita della città di Orange.
Se non fosse stato per i romani Orange sarebbe rimasta una città piuttosto ordinaria, però del passaggio dei romani ci è rimasto un bel teatro progettato per contenere fino a 10.000 persone, visitabile a pagamento, e nel quale nel periodo estivo si tengono delle manifestazioni quali concerti di musica classica ed operistica. Molto bello è l'arco di trionfo in ottime condizioni, adornato con bassorilievi che ricordano le vittorie di giulio Cesare sui Galli del 49 aC Ad una trentina di chilometri da Orange abbiamo visitato Vaison la Romane. Ci siamo arrivati in pieno giorno di mercato e non è stato facile trovare parcheggio per l'auto. Mentre il maritino cercava di sistemare l'auto io ne ho approfittato per gironzolare tra le bancarelle. C'era un po' di tutto, fischietti e richiami per animali, originali giochi in legno per bambini, cappelli e coloratissime borse di paglia intrecciata, tessuti provenzali, ceramiche nei colori tipici della zona, solari e caldi. Parcheggiata l'auto abbiamo visitato la cittadina che ha la caratteristica di avere un centro medioevale, in alto sulla collina dove si trova il castello e il tipico campanile provenzale in ferro battuto, ma anche un borgo sul fiume Ouveze raggiungibile attraversando il ponte romano. Nel borgo lungo il fiume, attraversato tutto il mercato, abbiamo raggiunto i siti dove si possono ammirare le rovine. Questo doveva essere una zona commerciale ai tempi dei romani, è possibile vedere come i locali nei quali venivano vendute le merci fossero tutti simili ed affacciati sulla via, c'erano le terme ed anche la palestra.
La giornata è terminata rientrando a Pernes Les Fontaines dove abbiamo cenato nella pizzeria della piazzetta e con una passeggiata alla ricerca delle sue 40 fontane.

domenica 28 agosto 2011

provenza e Camargue

Eccomi qui a raccontarvi le mie vacanze... quest'anno Francia: Provenza e Camargue. Sono sempre dell'idea che l'Italia sia molto bella dal punto di vista naturalistico ed interessante oltre che ricca di siti culturali, ma sono le strutture alberghiere che non funzionano, pochi servizi dietro la richiesta di tanti euro.
La nostra è stata una vacanza itinerante: due giorni qua, tre giorni là, altri due giorni là.... Partiti da Torino in auto la nostra prima meta è stata Pernes Les Fontaines nella regione della Provenza, dipartimento del Vaucluse, praticamente ai piedi del monte Ventoux.
A Pernes abbiamo alloggiato in un gradevole B&B all'interno di un ampio giardino coltivato a ulivi. Avevamo a disposizione una sala verandata per la colazione, una stanza con servizi e una terrazza privata. La casa era arredata in stile provenzale raffinato con una particolare attenzione a piccoli particolari.

mercoledì 10 agosto 2011

X Agosto

San Lorenzo, io lo so perché tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade, perché sì gran pianto nel concavo cielo favilla. Ritornava una rondine al tetto: l'uccisero: cadde tra spini: ella aveva nel becco un insetto: la cena dei suoi rondinini. Ora è là, come in croce, che tende quel verme a quel cielo lontano; e il suo nido è nell'ombra, che attende che pigola sempre più piano. Anche un uomo tornava al suo nido: l'uccisero: disse: Perdono; e restò negli aperti occhi un grido: portava due bambole in dono... Ora là, nella casa romita, lo aspettano, aspettano in vano: egli immobile, attonito, addita le bambole al cielo lontano. E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni, infinito, immortale, oh! d'un pianto di stelle lo inondi quest'atomo opaco del Male!
-
Giovanni Pascoli

lunedì 1 agosto 2011

la lentezza del bradipo

Lo so care amiche/i che nel postare le mie avventure vacanziere e gitarole sono lenta come un bradipo, ma solo ora sono tornata nel pieno possesso del pc, non prima di averlo portato in assistenza e aver sostituito il disco rigido. Ma non disperate, un po' per volta posterò le foto dei posti che visito. Leggo nei commenti di molte di voi che i racconti di gite e di viaggi sono letti volentieri, come spunto per visite o come un viaggiare ad occhi aperti, quindi non vi posso deludere. A presto

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assegnatomi dal blog "l'incantesimo dello zucchero" di Rocco

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Ci sono giorni memorabili nelle nostre vite in cui incontriamo persone che ci fanno fremere come ci fa fremere una bella poesia, persone la cui stretta di mano è colma di tacita comprensione e il cui carattere dolce e generoso dona alle nostre anime desiderose e impazienti una pace meravigliosa. Forse non le abbiamo mai viste prima e magari non attraverseranno mai più il sentiero della nostra vita; ma l'influsso della loro tranquillità e umanità è una libagione versata sul nostro malcontento, e sentiamo il suo tocco salutare come l'oceano sente la corrente della montagna che rinfresca le sue acque salate. Helen Keller
by Renata

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